Capitolo III - La collana blu
Capitoli precedenti:
Capitolo I
Capitolo II
Erano passati giorni da quando io e Stephan avevamo avuto quella conversazione. Ci vedevamo ogni mattina al suo bar, ci scambiammo anche i numeri di telefono, nell'eventualità che l'amico lo contattasse.
Intanto, per tenere la mente impegnata, avevo organizzato i miei vestiti nell'armadio, avevo anche fatto un dolce, semplice, con i pezzi di cioccolata all'interno. Avevo comperato un accappatoio e un tappetino da mettere sotto la vasca a doccia. Presi l'abitudine di svegliarmi presto e andare a correre nel piccolo parco comunale che distava due passi sia dal bar che da casa.
Quella mattina preparai un bagno caldo.
Nel mentre che la vasca si riempiva, mi feci una tazza di cioccolata calda che posai sul bordo della vasca.
Mi sfilai le scarpe e sbottonai la camicia bianca poggiandola sul letto, poi tolsi il pantalone.
Mi toccai il ciondolo al collo, lo accarezzai.
Le sue urla iniziarono a martellarmi la mente, la sentivo di nuovo piangere.
La mia mente mi ripeteva:" NO, NO, BASTA, smettila di ricordare!"
Aprii gli occhi, sentivo l'acqua della vasca ancora scendere, corsi a chiudere il rubinetto. Ero arrivata giusto in tempo per non far allagare il bagno. Rimasi un attimo a guardare il mio riflesso e il ciondolo a forma di cuore avvolto in un blu splendente.
Scuotei la testa, presi poi il cellulare, riponendolo sul davanzale della finestra sopra di me, e nuda entrai tra le braccia scivolose dell'acqua. Un brivido caldo colpì la pelle, mi sentivo leggera. Venni nuovamente risucchiata nelle stanze più profonde della mia mente.
Due figure apparvero, sorridevano. Nella vasca vi era una donna molto bella e sul bordo della vasca vi era un uomo alto che le accarezzava i capelli, parlavano animatamente.
Poi lei, improvvisamente, si girò verso di me un po' stupita.
Non si poteva non osservare i suoi occhi verde acqua. Risaltavano molto sulla sua pelle bianca come il latte.
Li chiuse per un attimo e mi fece un sorriso dolcissimo.
I suoi denti sembravano porcellana.
Allungò il braccio verso di me, come per invitarmi ad avvicinarmi. La mia visuale iniziò ad avvicinarsi a lei, come se avessi una telecamera in mano e stessi riprendendo.
Fui accarezzata dalla sua morbida mano sulla guancia, la sensazione fu estremamente reale.
Portava al collo una collana... Molto simile alla mia... Troppo simile... Era la mia!
Il suono squillante del mio smartphone mi strappò, bruscamente, da quella scena e mi fece piombare nella vasca tiepida dove ero immersa.
Risposi, era Stephan:
Stephan: Allora, sei pronta stasera per una cena di lavoro?
Giulia: Cosa? Davvero? Ora? Ma mica solo io e lui ? Non sono mai uscita con un uomo e sinceramente mi sento un po'... Impaurita...
Stephan: Cosa??? Ma a chi vuoi darla a bere! Una dolce donzella come te sai quanti pretendenti ha? Non ci credo che non sei mai uscita con nessun uomo... Comunque, se proprio ti senti a disagio posso venire anch'io, il tuo cavaliere dall'armatura luccicante!
Giulia: Stephan,non prendermi in giro...Davvero, non sono mai uscita con nessun uomo... Ora addirittura mi proponi di uscire con due uomini? Sul serio?
Comunque non è che "la dolce donzella" non abbia avuto dei "pretendenti", è che non sono mai stata interessata ad uscire con qualcuno,ecco.
Stephan: Ok, ok allora facciamo così: porterò mia sorella, va bene ?
Giulia: Hai un sorella?
Stephan: Sì ed è una graaaan rompiscatole, proprio come te! Siete donne in fin dei conti, siete tutte un continuo lamentarsi!
Mossi il capo a destra a sinistra, come per dire: "Gli uomini pensano sempre questo di noi, ingenui"
Stephan: Allora a stasera Giulia. Non vedo l'ora di vederti indossare un completino carino. Ti ho sempre visto o in tuta o con jeans e camicetta.
Alzai il sopracciglio destro. Però la sua voce mi divertiva.
Giulia: E chi ti dice che indosserò un vestito? Non è un concorso di bellezza, ma una cena di lavoro, Stephan. Capito, razza di scemo?
Stephan: Ho capito, ho capito. Scusa. Sei un'esaurita, che ti urli? Insopportabile...
Le mie labbra non potettero far altro che disegnare un sorriso amorevole.
Chiusa la telefonata ripensai a ciò che mi era capitato prima che Stephan mi chiamasse. Chi sa se era frutto della mia immaginazione... Oppure faceva parte di un ricordo di un'esperienza realmente vissuta...
Beh ora non avevo il tempo di rifletterci sopra, avevo un colloquio, dovevo mettercela tutta per essere assunta!
Ho divorato anche questo capitolo.
Chissà cosa nasconde Giulia nel suo passato, sicuramente un uomo.. magari violento? Chissà, staremo a vedere.
Questo ragazzo invece sembra essere ció di chi lei ha bisogno: leggerezza e spontaneità. 💪
Un saluto❤️
Grazie mille. Spero che anche il prossimo capitolo, con la comparsa di un altro personaggio, vi faccia divertire e incuriosire. Che poi se avete notato la padrona di casa non l'ha ancora conosciuta. Chi sa come la incontrerà? Cosa succederà?
Siii manca la padrona di casa all’appello!!!!
:-p
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