Che rapporto avete con il tempo?

in #ita6 years ago

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(Foto dell'autore e l'autore non è in grado di ruotarla)

Voglio condividere con voi una riflessione su un tema apparentemente banale ma che in fin dei conti riguarda ognuno di noi.
Viviamo ingabbiati in routine che ci soffocano, ci districhiamo tra scadenze e impegni, e il calendario è spesso un nemico con cui combattere, ma il tempo per noi, quello è sempre troppo poco. Certo sto generalizzando, di sicuro non tutti vivono in questo modo, ma io personalmente ogni tanto mi chiedo se questo sia davvero il modo giusto di impiegare il mio tempo.
L’altra sera guardavo con mia moglie, attraverso una piattaforma di streaming, il sequel del film Indipendence Day. Non voglio fare alcun commento sull’opera, ma vi confesso che ho cominciato a guardarlo solo perché mi ricordavo del primo film.
Mentre la “pellicola”, sì sono un nostalgico, scorreva tra improbabili eventi conditi da una strana e crescente sensazione di dejavù, una parte della mia mente si è scollegata e ha cominciato a vagare per conto suo.
Mi sono improvvisamente destato solo quando ho cominciato a rendermi conto che tutti i personaggi del primo film venivano ritratti come molto vecchi. Al che mi sono domandato, “ma quanto vecchio potrà essere quel film”? Il tempo di recuperare il telefono, e il dato agghiacciante si è palesato in tutta la sua indissolubilità… 1996. A quel punto mi sono ricordato di aver comprato anche la VHS originale del film e di averlo visto chissà quante volte. Caspita avevo 16 anni!!
Ricordo ancora, quando ero al primo anno di Giurisprudenza, studiando il mattone di Istituzioni di Diritto Privato sul mitico Trabucchi mi ero imbattuto nell’istituto dell’usucapione, e all’epoca vedevo il tempo di 20 anni come qualcosa di lunghissimo. E Adesso?
Adesso confesso che la mia percezione del tempo è cambiata. Ora 10 anni o 20 anni non mi sembrano più un periodo così lungo.
Qualche volta ho occasione di riflettere su queste cose con alcuni amici del liceo. Non ci vediamo più tanto spesso, qualcuno è disperso chissà dove, altri tornano per i giorni di festa, però restiamo in contatto con i social e un paio di volte l’anno cerchiamo di incontrarci. Confesso che pensare al tempo trascorso, o meglio pensare da quanto tempo ci conosciamo, a volte fa quasi paura.
Ma, (per finire con una banalità), questa è la vita. Prendere o lasciare.
Ciò che voglio condividere è il pensiero che in ogni giorno, anche in quelli sempre uguali e noiosi, dobbiamo cogliere sempre qualcosa che possa arricchire la nostra esperienza. Perchè, (altra apparente banalità), la vita è un viaggio e solo noi possiamo renderlo il migliore possibile.
E voi cosa ne pensate?

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Prendo ad esempio la foto che non sei in grado di ruotarla: secondo me la foto che hai postato è proprio il significato o il senso che attribuisco al tempo, lo giri, lo ruoti, tenti di impostarlo, di plasmarlo ma è ineffabile, una condizione umana estremamente personale e non condivisibile con attribuzioni di valore. E' un vuoto che ha bisogno di contenuti, si svuota e si riempie di nuovo. Un abbraccio

Il tuo non è un commento, ma una poesia. Ti ringrazio.