I grafici utilizzano da sempre la sovrapposizione di colori per creare effetti visivi, esplorando la solitudine di possibili tonalità offerte dalle quadricromia. Ammirare la combinazione di questi colori fino a formare nuove tonalità è qualcosa di rilassante o addirittura magico. Nel graphic design contemporaneo, intorno alla metà del Novecento, la sovrapposizione dei colori era una metafora comune, un qualcosa di “moderno”. A dar vita a questa rinascita del colore sarà forse stata la grigia austerità della guerra e dell’immediato dopoguerra?
Micheal Bieurt realizzo nel 2013 un logo per i produttori di carte speciali Moharwk è una M che intuitivamente suggerisci rotoli di carta in movimento, utilizzando uno stile modernista: sovrapposizione di colori trasparenti. Bierut spiega il suo approccio come liberatorio dalle presunte restrizioni di un marchio vintage che mostrava il ritratto di un nativo americano, un vincolo che ha comportato che il logo fosse sempre stampato in una sopra monocromia. Il nuovo logo invece è perfetto sia per lo schermo che per la stampa, consentendo alla grafica a colori di essere vibrante e variegata il necessario. Bierut utilizza come strumento il colore che cambia ad ogni applicazione del logo, facendolo quindi apparire sempre diverso ma allo stesso tempo riconoscibile.
La capacità di creare numerose colorazioni consenti ai grafici di giocare con più strumenti e modalità messe a disposizione. Il colore influisce su vari aspetti: umore, atteggiamento e ragionamento; e quindi questa tecnica aumenta il potenziale. C’è solo l’imbarazzo della scelta.