Buongiorno cryptomaniaci!
Torniamo ad immergerci nel cryptowolrd quest'oggi con il mio consueto aggiornamento settimanale sulle novità riguardanti questo universo digitale. Buona lettura!
Il mercato
Mercato delle cryptovalute in caduta libera questa settimana: Bitcoin ha sfondato il muro dei 7'000 dollari ed era sceso qualche giorno fa sotto i 6'000, per poi risalire velocemente del 8% il giorno dopo. In negativo anche tutte le altre valute con cali fino al 20%. Ethereum è sceso sotto la soglia psicologica dei 400 dollari e Ripple è affondato sotto gli 0,5. Ieri si è avuta una leggera risalita generale con tutte le valute in positivo ed il Bitcoin arrivare poco sopra la soglia dei 7'000. Un altro dato interessante riguarda la market cap: è passata dagli 800 miliardi di gennaio ai 280 circa di adesso, un calo mostruoso del 65% in soli 2 mesi.
A quanto pare il BAN di Twitter e la notizia che MailChimp abbia bloccato alcuni account hanno creato una scia di FUD che sta avendo un effetto negativo sulla compravendita di monete digitali. Secondo alcuni esperti se il Bitcoin continuasse a scendere di valore, potremmo assistere ad un rimbalzo mostruoso che lo riporterebbe ai 12-13k. Il punto cruciale ovviamente sarà una eventuale regolamentazione globale: soltanto allora a mio avviso ci potrà essere un vero e proprio boom e una corsa all'acquisto come quella avuta a dicembre dell'anno scorso.
Elezioni e Blockchain
La blockchain è considerata da molti l'invenzione del secolo, quella che rivoluzionerà il mondo, non solo perché legata ad un nuovo concetto di moneta (vedi Bitcoin e compagni) ma anche perché applicabile in tantissime situazioni, tra cui le elezioni. Qualche settimana fa si era diffusa la notizia di un coinvolgimento di Agora, una start-up che sviluppa blockchain, nelle elezioni presidenziali della Sierra Leone. Secondo i media, la società avrebbe partecipato tramite la Blockchain allo spoglio dei voti: in realtà è stato scoperto che Agora ha semplicemente effettuato una dimostrazione parallela allo spoglio che dimostrasse le potenzialità di un eventuale utilizzo reale della blockchain.
Insomma la notizia era stata ingigantita come sempre dai giornalisti, che hanno approfittato dell'inesperienza con le pubbliche relazioni da parte del team di Agora. Un'inesperienza che ha rischiato di costare caro per la loro reputazione e per il futuro loro e dell'intero mondo blockchain. Per fortuna sono stati molto bravi a rimediare subito smentendo la falsa notizia e chiarendo il loro operato. Sembra averla presa piuttosto bene anche il governo della Sierra Leone, che ha dichiarato di voler continuare a collaborare in futuro con la start-up.
Questo ci deve far pensare quanto il pianeta blockchain sia ancora piccolo e indifeso in confronto al nostro mondo reale. Le società che si affacciano per la prima volta su questo palcoscenico devono fare molta attenzione al rapporto con i media: una piccola mossa falsa può significare la fine per loro, perché come ben sappiamo i media sono spietati e non guardano in faccia a nessuno.
Crypto-donazioni
I fondatori delle principali cryptocurrency stanno dimostrando di avere un cuore e di voler almeno in parte condividere gli enormi guadagni rilevati negli ultimi anni.
Ripple ha donato 29 milioni di dollari (in valuta XRP) alle scuole pubbliche statunitensi tramite il fondo di beneficenza DonorsChoose.
La società americana ha richiesto tuttavia di convertire al più presto i token in dollari per evitare che perdano valore.
Il denaro donato dovrebbe essere destinato all'acquisto di libri e materiale scolastico per facilitare e migliorare l'apprendimento di migliaia di studenti nei 50 stati federali.
Si tratterebbe della più grande donazione di cryptovalute di sempre, ma di certo non della prima.
Infatti anche Vitalik Buterin (co-fondatore di Ethereum) in collaborazione con OmiseGO ha recentemente donato un milione di dollari all'organizzazione benefica GiveDirectly.
La donazione ha permesso di aiutare migliaia di famiglie di sfollati in Uganda.
L'utilizzo delle cryptomonete come mezzo di donazione velocizza sensibilmente il processo, riducendo la dipendenza da intermediari e rendendo di fatto autonoma la donazione stessa.
Questo sarà in futuro uno dei tanti punti di forza di questo settore e contribuirà a mio parere alla scomparsa di molte organizzazioni benefiche famose che, seppur sono da ringraziare per l'immenso lavoro svolto e l'aiuto dato a milioni di persone, non agiscono in maniera totalmente trasparente.
Le nuove leggi sulla privacy dell'UE
Arrivano aggiornamenti dall'Unione Europea, che ha deciso di revisionare le leggi sulle privacy. Questo nuovo framework andrà molto probabilmente a cozzare contro la blockchain. Infatti esso prevede che da Maggio 2018 tutte le organizzazioni che gestiscono dati personali di cittadini e residenti dell'UE debbano attenersi a una serie di protocolli, ve ne cito alcuni:
- permettere agli utenti in qualsiasi momento di ritirare il consenso dato
- possibilità di cancellare dati personali (diritto all'oblio)
- assicurarsi che il trasferimento di dati al di fuori dell'UE avvenga rispettando gli standard imposti
L'intento è chiaramente quello di irrigidire le già presenti regole per tutelare le persone. Ora il punto è che in un sistema blockchain tutto ciò è impossibile: come puoi cancellare i dati presenti su una blockchain? E come puoi controllare i flussi di dati internazionali se la blockchain è decentralizzata?
Molti esperti ed informatici stanno lavorando per risolvere questi quesiti; ad esempio è stato pensato di archiviare i dati personali all'esterno della chain di modo che possano essere alterati se necessario.
Io credo che l'Unione Europea stia agendo correttamente perché la tutela dei dati personali è una cosa seria che negli ultimi anni è stata presa un po' alla leggera da molte istituzioni. L'incompatibilità di queste nuove norme con la blockchain non dovrebbe essere un grande problema nel momento in cui l'UE accetti il fatto che ci siano delle eccezioni. Tra l'altro loro ci tengono molto a questa nuova tecnologia e più volte hanno dimostrato di essere favorevoli ad una futura implementazione globale. Voglio essere ottimista e credere che nei prossimi mesi questo tema venga discusso a dovere per trovare un punto di incontro tra i due mondi.
Disclaimer: Questo articolo ha unicamente lo scopo di esprimere le mie personali opinioni e non va assolutamente interpretato come un consiglio finanziario. Il mercato delle cryptovalute è a rischio elevato ed ognuno è responsabile dei propri investimenti.
Fonte delle notizie: Cointelegraph.it
Interessante! Tutto questo ci dimostra solo che nonostante rumors e news, #blockchain e #bitcoins saranno il futuro.
Il vero cambiamento storico avverrà nei giorni in cui la community sarà concretamente in grado di influenzare governi e sistemi monetari in maniera democratica tramite questa tecnologia fantastica.
Si il problema è che per ora grandi possessori di crypto fanno il brutto e il cattivo tempo e i pesci piccoli e inesperti non sanno mantenere la calma e vendono al minimo soffio di vento, contribuendo alla buona riuscita della manipolazione
Vedila in questo modo allora: se i "pesci" piccoli vendono, in qualche misura contribuiscono a far diminuire il "costo" momentaneo del bitcoin; altri pescetti possono comprare più facilmente: del resto ognuno è libero di usare il proprio denaro come crede e anche di reagire come crede agli eventi. Se poi lo fanno solo per margine e trading, beh, facciano pure.
Quanto ai pesci grandi, avranno sempre bisogno della community per far si che questi mezzi vengano accettati e spesi nel commercio, possono comprare quanto vogliono, vero, ma se la situazione dovesse diventare insostenibile il popolo semplicemente si sposterà altrove, magari su altre valute o altri mezzi.
La blockchain comunque resterebbe per tanti altri aspetti della vita.
Nell'applicazione alle elezioni confido molto. Paradossalmente ci sarebbe più trasparenza che anonimato :)
Si certo sulla blockchain non c'è dubbio che venga adottata
Coins mentioned in post: