GLI EROI ITALIANI: Niccolò Scatoli

in #ita6 years ago (edited)

L'anno scorso abbiamo celebrato il centenario dalla conclusione della Grande Guerra: il primo conflitto mondiale che ha portato grande distruzione in Europa ed ha visto l'Italia grande vittima; pur avendo vinto infatti, l'Italia, sotto molti aspetti sembrò non aver controbilanciato equamente le grande perdite di soldati sul fronte in seguito all'armistizio che dichiarò fine alla Prima Guerra Mondiale, tanto che da sempre quella è definita una Vittoria Mutilata.
Ciò che comunque risulta essere sempre molto bello e suscita in me grandi emozioni è parlare, oggi, di quei personaggi, di quegli eroi che sul fronte hanno saputo fare la differenza, hanno fatto la Storia e si sono dimostrati esempio di coraggio ed amore della patria. Purtroppo non sempre queste figure ritornano alle proprie case alla fine della guerra ed è quindi per questo motivo che la memoria è lo strumento migliore per far rivivere quegli eroi che hanno portato in alto il nome "Italia". Tempo fa parlai di Alessandro Tandura, primo paracadutista della Grande Guerra a lanciarsi dietro le linee nemiche.
Ed oggi vorrei replicare, con un personaggio che ho scoperto casualmente alcune settimane fa, dialogando con un conoscente più anziano di me: l'eroe al centro del nostro dialogo rispondeva al nome di Niccolò Scatoli.

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CC0 Creative Commons

Chi era Niccolò Scatoli?
Prima di tutto era un senese e quindi per me, senese DOC, poter parlare di un mio concittadino, divenuto famoso per le sue gesta fuori da Siena è ancora più un onore. E' divenuto famoso nella Storia Italiana quando il 20 Settembre del 1870, nel pieno del Risorgimento, con un'Italia in completo tumulto da nord a sud per raggiungere l'unità d'Italia, fu il primo ad entrare a Roma in seguito alla famosissima Breccia di Porta Pia.
Il primo, tra tutti, a penetrare per la prima volta nel cuore dello Stato Pontificio: una data, quel 20 settembre, che viene ancora oggi legata ad un evento che segnò la fine del dominio del Papa su tutto il regno del centro-sud Italia. Tale gesto fu ritenuto così importante che la capitale venne spostata da Firenze a Roma e per addirittura 60 anni quel giorno divenne festa nazionale, fino a quando con i Patti Lateranensi il Fascismo non decretò la fine di questa festività, riconoscendo parzialmente anche un atto di sottomissione e dispiacere quello accaduto 6 decadi prima.

Ad ogni modo, Scatoli per quegli anni fu uno dei primi grandi bersaglieri che muniti di forte coraggio, decise di lanciarsi all'interno della fortezza nemica e svolgendo insieme ai suoi compagni l'importante ruolo di longa mano del generale Raffaele Cadorna, presero il completo controllo di quella che fu in un passato ancora più antico la caput mundi.1.
Egli non era effettivamente nato a Siena, ma in un piccolo borgo a sud della città di nome Chiusdino, ma si era trasferito per lavoro presso proprio la città di Siena: ciò che però aveva da sempre contraddistinto la sua vita era stato il profondo patriottismo per l'Italia come Paese unito sotto un'unica bandiera. All'età di soli 14 anni aveva tentato di infiltrarsi tra i soldati per la II guerra di Indipendenza, ma ovviamente, vista la sua giovane età, fu respinto.
Già nel 1864 però tornò alla carica e decise di arruolarsi nel bersaglieri, dove dopo poco divenne il caporale di tromba nel 34mo Battaglione.2

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CC0 Creative Commons

La storia di Scatoli raggiunge il suo culmine proprio nel 1870 quando varcò per primo le mura presso Porta Pia, ma ovviamente le sue gesta divennero famose già prima, quando con un gesto di puro altruismo da ferito, salvò la vita al suo compagno bersagliere Giuseppe Partini, ferito a terra, nella battaglia di Custoza.
Spesso gli eroi si riconoscono proprio per riuscire a portare il proprio fisico oltre i limiti umani: certe volte è giusto riconoscere comunque che anche un po' di incoscienza svolge il suo ruolo chiave e senza di quella forze oggi di non assoceremmo il nome di Scatoli alla parola "eroe".
Ad ogni modo, Nicolò Scatoli fece ritorno a Siena dopo l'episodio romano e torno a svolgere quell'occupazione che fino a qualche anno prima aveva portato avanti: negli uffici dell'Archivio di Stato, dove era stato assunto circa 8 anni prima.3

Bibliografia
1 La breccia di Porta Pia
2 La storia di Nicolò Scatoli
3 Il riconoscimento senese alla tomba di Scatoli

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Un grande esempio di valore e coraggio da Bersagliere e da Italiano

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Grazie @mikevml per il commento e la lettura!

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Grazie a te per questo interessante contenuto e per aver rispolverato la memoria di questo esempio di Italiano e Bersagliere

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Anche se poi Siena è terra di paracadutisti😂

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