Che brava!
Quando ero piccolina, la mia bisnonna mi insegnò la pratica della pazienza, per lei era importante saper fare e l'uncinetto era diventato il suo interesse principale, insieme all'orto e ai nipotini. Ricordo che realizzava tantissime calze di lana, con una tecnica riconoscibilissima e particolare (coi quadrati), in qualche modo portavano il suo marchio. Persino da vecchissima, intorno ai cent'anni, era cieca ma l'uncinetto era sempre tra le sue mani, non vedeva gli schemi ma li conosceva a memoria e realizzava i punti a tatto, incredibile. Passai estati intere al suo fianco, cercando di capire, mi insegnò la catenella, il punto basso e il punto alto. Lei amava lavorare con il cotone e l'uncinetto piccolo come un ago, come dici tu, ma negli ultimi anni usava solo la lana grossa, che l'aiutava a destreggiarsi meglio e a non sentirsi troppo frustrata, perché, appunto, era cieca come un talpone.
A distanza di una decina d'anni dalla sua morte, ho rassettato una vecchia collezione di ricordi e ho ritrovato un paio delle calze di lana che confezionava con estrema abbondanza; ho ricavato lo schema e le ho realizzate, per natale le ho distribuite a chi, come me, era un grande fan della super nonna, tra lacrime, ricordi e tanto tanto affetto.
L'uncinetto non è solo un lavoro, per me, non è solo un modo per dare sfogo alla mia creatività o per rilassarmi (sì mi rilassa tantissimo, è un momento di "fuga" dalle preoccupazioni del mono reale). È anche un modo per sentire mia nonna ancora vicina, la immagino lì a fissarmi, a sorridere per i miei errori...è un modo per farla rivivere in me!
Ps: la balena mi piace un sacco, poi è proprio perfetta per Steemit! Bravissima!
La tua storia é davvero bella , grazie di averla condivisa sotto al mio post . Hai un anima davvero sensibile , la tua nonna sará orgogliosa e felice di essere riuscita a lasciarti tutto il bello di lei in te e che tu lo trasmetta a tutti. Sono certa che ti protegge e veglia sul tuo grande cuore. Un abbraccio