Vinilmania puntata 14
Dire Straits
Artista
Dire Straits
Anno
1978
Genere
Rock/Blues
Formazione
Mark Knopfler Voce e Chitarre
David Knopfler Chitarre
John Illsley Basso
Pick Withers Batteria
Prefazione
Sicuramente Dire Straits è stato un album di quelli che alla sua uscita mi ha stupito , avevo 17 anni ed iniziavo ad ascoltare prevalentemente tutto ciò che era rock-progressive , ma questo disco aveva sin dalle prima note un fascino particolare , le chitarre di Knopfler incantano , per non parlare poi di quelle influenze blues che sanno emozionare l’ascoltatore, oltre a questi due fattori vi è anche la tecnica chitarristica di * Mark Knopfler*.
Quello che più mi rattrista e la loro breve carriera , secondo il mio parere potevano dominare le scene musicali e scalare ancora per decenni le hit mondiali , purtroppo è andata com’è andata e si sono sciolti forse prematuramente.
Comunque hanno lasciato stupendi lavori come questo ed il successivo Communiquè , degno di nota anche Making Movies.
Title Track
Down To The Waterline
Water Of Love
Setting Me Up
Six Blade Knife
Southbound Again
Sultans Of Swing
In The Gallery
Wild West End
Lions
Recensione
Quest’album di debutto dei Dire Straits è davvero stupendo , l’apertura del disco spetta a Down to the Waterline e qui tutti gli amanti del rock non possono che apprezzare la semplicità ed il classicismo con cui le chitarre ci trasportano in un ottimo rock.
Water Of Love è decisamente un revival del miglior rock e country fine anni 60 dove fanno da contorno le percussioni , pezzo semplice ma di grand’effetto.
Il terzo brano è Setting Me Up uno stupendo Boogie dove come sempre le chitarre la fanno da padrone.
Six Blade Knife è un brano dolcissimo , il suo swing è basato da ritmiche di batteria e dal solito soud blues dei fratelli Knopfler alle chitarre.
Credo che Southbound Again non a caso sia inserita nel disco prima del capolavoro assoluto ed è un assaggio delle capacità tecniche della band , quello che ne salta fuori è un bellissimo pezzo di stampo decisamente blues.
Eccolo il capolavoro dell’intero disco , il brano che all’età di 17 anni ascoltandolo non ho potuto fare a meno di correre a comprare il disco , parlo di Sultans Os Swing , c’è poco da aggiungere se non il consiglio di ascoltarlo e di gustarsi l’assolo finale di chitarra che è da brividi , fidatevi.
In the Gallery ci riporta ad un suono più soft ma pur sempre di ottima qualità , forse quello che presenta di più di tutti gli altri l’enorme influenza blues.
Con il penultimo brano Wild West End i Dire Straits ci avvolgono di dolcezza è anche il brano più lento con dalle sfumature romantiche , questo sempre grazie alle stupende chitarre di quel mostro di Knopfler
Lions è il brano di chiusura ed è anche secondo me il filo conduttore che collega questo lavoro con il successore Communiquè
Conclusioni
Sicuramente un disco che non deve mancare ad un amante del rock , ne è la conferma di oltre 14 milioni di copie vendute è anche l’album di debutto di una band più venduto nella storia del rock.
Quindi se per caso avete questo buco musicale è il caso che lo copriate subito !!!
Sono anch'io un vinilappassionato (non proprio maniaco). Leggo solo ora tuo argomento. Bello. Uno dei miei vinilamori è "Ummagumma" dei Pink Floyd, ma sicuramente ne avrai parlato.
Stai parlando della storia del rock e di un gruppo che per me é unico ed irraggiungibile ... i grandi Pink Floyd
Sultans Of Swing
è veramente una canzone bellissima, la sentivo in macchina con mio padre quando ero piccolino.....bel post
Si un brano davvero bellissimo @ran.koree
Hello @niccolini, thank you for sharing this creative work! We just stopped by to say that you've been upvoted by the @creativecrypto magazine. The Creative Crypto is all about art on the blockchain and learning from creatives like you. Looking forward to crossing paths again soon. Steem on!