Ciao …
Oggi in questo post scrivo dell’ ANIMA.
Frequentando dal 2008 al 2012 l’ accademia di belle arti, ho seguito molte lezioni di filosofia estetica.
Mi appassionavo molto a questa materia perché non era la classica filosofia (storia della filosofia ), ma avendo un docente giovanissimo e singolare, si guardava alla filosofia in modo alternativo.
Era una materia fondamentale per chi (come me) studiava arte, perché ti apriva “mondi ” totalmente nuovi anche su cose banalissime che in realtà proprio perché sotto i nostri occhi, non hanno mai ricevuto la giusta attenzione, la giusta indagine e il giusto significato.
Si analizzava e si indagava sui concetti e sui dispositivi che orientano la sensibilità dell’ individuo, accrescendo il pensiero critico e ripristinando di fatto un
“analfabetismo filosofico ” di cui oggigiorno siamo tutti vittime.
Una lezione fra le tante mi colpì particolarmente e che tutt’ oggi mi ritorna continuamente in mente.
Si parlava di anima, di estensione dell’anima e più precisamente come filosofia dell’ esposizione al di là dei classici e tradizionali concetti e definizioni della stessa.
Si indagava sull’ anima analizzando la pittura, il ritratto e la fotografia e che venivano considerati dei modi per estendere l’ anima di chi era ritratto, condividendola con il fruitore e continuare così a “vivere ” nei suoi ricordi.
Basti pensare alle pitture antiche che ritraevano personaggi, oppure ai ritratti dei grandi nomi del passato (condottieri, monarchi, filosofi) o alle fotografie di artisti che “catturano l’ anima ”, tutti modi per documentare la personale esperienza di vita terrena lasciando tracce della propria esistenza consegnando alle generazioni future un volto che diventa una finestra sul passato del soggetto ritratto.
C’è da dire inoltre, che quando si parla di anima, si pensa sempre alla morte e a qualcosa di molto astratto e non visibile, a qualcosa di molto intimo, a qualcosa di informe, a qualcosa che ha a che fare con una certa trasparenza, a qualcosa di intoccabile, ad un fantasma insomma.
Invece, al di là di quello che si possa pensare, l’ anima è molto estesa ed esterna, ben visibile e alla portata di tutti.
L’anima la puoi vedere in ogni momento attraverso le emozioni che un volto esprime, oppure per esempio, la puoi toccare con una cattiveria o con un bel gesto (quando si dice mi hai toccato l’ anima) o ancora, l’ anima stessa, in diversi modi, può toccare a sua volta altre anime.
L’ anima insomma ha diverse sfaccettature e assume una “forma ” in base ai nostri personali concetti che abbiamo della stessa.
Anche questo dispositivo (Steemit) a mio modo di vedere, può essere inteso come un’ estensione dell’ anima, infatti ognuno di noi lascia tracce e testimonianze della propria esistenza attraverso immagini e scritti che mai potranno essere modificati secondo il sistema della blockchain.
Concludo ricordando che oltre ad "estendere la nostra anima " dovremmo imparare ad "estendere " anche il nostro PENSIERO e i nostri sensi.
Grazie per avermi letto.
Orontius
Per altri post interessanti clicca qui @orontius
(Immagine di proprietà dell’ autore)
Complimenti! Questo è un argomento molto interessante e sinceramente non ci ho mai riflettuto da questa prospettiva... complimenti! Io rifletto spesso sull'argomento ma in maniera diciamo spirituale e credo che l'anima sia esterna ma anche eterna... ci si legge! :)
Grazie.
Si potrebbe approfondire molto di più l'argomento ma volevo essere sintetico e diretto
Io penso che l 'anima sia il potere dell 'infinito ,ed ogni tal volta che la si cambia la si ritrova in un altro essere.
Presente nel passato e nel futuro ed ogni essere che la trova ne ricava una esperienza divina su questa terra.
bello...una dolce interpretazione.