Mi sono iscritta a Twitter nel lontano 2009.
Vi dirò la verità: non avevo idea di come funzionasse e mi iscrissi solamente per seguire Adriana Lima (sì, avete capito bene, Adriana Lima la supermodella di cui io sono - non poi così segretamente - innamorata alla follia), cosa che morì nel giro di una settimana perché il meccanismo di questo nuovo social non riuscivo proprio a comprenderlo.
Lo accantonai per un paio d'anni finché, spinta da non so cosa, a fine 2011 ci riprovai. E da lì, fu il buio.
Non lo negherò, Twitter ormai è diventata una costante della mia vita: un po' perché c'ho conosciuto tantissime persone (tra cui il mio attuale fidanzato), un po' perché mi aiuta ad evadere dalla noia lavorativa, un po' perché il non fare niente regna sempre sovrano.
Quello però di cui volevo parlarvi è un lato di Twitter: chi sta sulla piattaforma da tempo ormai, se ha un giro di follower con cui parla, vedrà che "tutti conoscono tutti". Da questa cosa è nata una serie di conseguenze, tra cui l'evoluzione degli account dell'utente medio. Abbiamo avuto la fase "team haters", poi c'è stato il periodo "flame" e quello "team estinzione" per finire, negli ultimi anni abbiamo la twitcronaca - molto molto molesta - di programmi trash di Maria De Filippi/serie tv e la "polemica del giorno".
Ovviamente, mi vorrei soffermare sull'ultimo periodo perché a) è quello che ricordo meglio b) c'ho delle cose da dire.
Senza manco fare una premessa, vi dirò che all'utente medio di Twitter piace lamentarsi. Qualsiasi cosa essa sia, l'utente medio tenderà a lamentarsene. Questo perché si è sviluppato un circolo vizioso per cui se sei altenativo e "anticonformista" (lo metto tra parentesi perché ormai pare che gli anticonformisti siano proprio i conformisti stessi) sei figo e fai tanti like e tanti retweet.
Di conseguenza abbiamo una sfilza di persone che:
- odiano il contatto fisico
- non sanno condividere i propri sentimenti
- schifano la qualunque
- non ascoltano la musica che sentono tutti in radio
- sono quasi sempre depressi (mai vero, almeno nel 90% dei casi)
- non li comprende manco il loro cane
- hanno alzato dei muri con il mondo perché il mondo fuori è cattivo
- non sono felici e ci tengono a ribadirti che "se sei felice che cazzo ci stai a fare su twitter?"
- sono stati bullizzati a scuola ma a loro volta bullizzano sconosciuti sul web (non hanno imparato, evidentemente... oppure dicono un sacco di bugie)
- dicono di sentirsi inadeguati e brutti ma spopolano link del loro instagram con il lato B o lato A in bella vita o pieno zeppo di selfie
- ci tengono a ribadirti che non scopano mai e sono sempre single perché incontrano solo casi umani
- tutte le sfighe ce l'hanno loro e il mondo ce l'ha con loro in particolare
- non hanno amici e quindi il sabato sera è party hard sul divano (ribadito dalle 10 alle 15 volte al mese)
- ti dicono "ma state sempre qui a non fare un cazzo" e poi passano tutto il giorno a commentare uno qualsiasi dei programmi trash (se non tutti) che ci propina la nostra amata TV nazionale.
- "MAI UNA GIOIA" è uno dei mantra dell'utente medio del twitter
- "NON MI LAUREREO' MAI" è un altro dei mantra dell'utente medio del twitter
Insomma, chi più ne ha più ne metta! (e davvero ho ridotto molto la lista, avrei potuto continuare per un bel po')
Per non parlare appunto dell'argomento del giorno. Esempio molto banale: utente medio A dice "basta vedere ragazze che girano senza reggiseno, copritevi i capezzoli" che genera una serie di utenti medi B, C, D [...] Z che inizieranno a dire la loro perché "Ma chi si crede di essere A per dirci che dobbiamo metterci il reggiseno", "Io vado in giro come mi pare non devo rendere conto a nessuno", "A ha ragione, copritevi quelle tette mosce che vi ritrovate" e via discorrendo che creano un flame immenso sulla tua timeline perché per la legge del "tutti conoscono tutti" hai sia lo schieramento pro-reggiseno sia contro-reggiseno (Ci tengo a sottolineare che questo esempio riprende fatti veramente accaduti, non è mia invenzione, purtroppo).
Al che le opzioni che ti si parano davanti sono due: o continui a farti i cavoli tuoi o (se hai tempo e ti annoi) ti infili nel flame e inizi a fare casino anche te.
Credo di essermi un po' persa il filo del discorso nel mentre scrivevo ma ho buttato giù quello che avevo in testa che molto spesso è una cifra contorto. Mi scuso quindi se ho saltato da un argomento all'altro.
La conclusione a cui volevo arrivare è che l'evoluzione dell'utente medio di twitter (e, per alcuni aspetti, mi inserisco anche io ovviamente) è andata prima migliorando, poi peggiorando sempre più. E' diventato un social dove è difficile dire la propria opinione se sai che sarà unpopular per paura che il branco prenda e ti attacchi in massa. E' diventato un social dove, più disagiato sei e mostri di essere, sarai apprezzato.
Io, dal canto mio (positivo, innamorato... felice, diciamo), inizio a trovarlo un tantino stretto.
(c) Hassan.Draws
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STOP
Proprio qualche giorno fa pensavo che potrei aprire un account su Twitter, ma onestamente non ho mai capito cosa avesse di più rispetto a facebook.
Beh, mi hai tolto ogni dubbio! ;-)
Ultimamente non molto. Io ormai lo uso come esperimento sociale hahahahah
Twitter serve soltanto alle persone famose per i follower. Per l'utente medio non ha alcuna utilità da come la vedo.
L'utilità che c'ho visto io finora è aver avuto la possibilità di conoscere nuove persone e scambiare bei confronti. Ultimamente non ha utilità, è svago.
Una cosa per cui mi piace molto Steemit è che quelle persone che usano i social network unicamente per lamentarsi qui hanno vita breve. Non perché qualcuno glielo impedisca, ma perché le lamentele non hanno valore...e quindi ben pochi upvotes!
Per fortuna non sono il tipo di persona che usa i social per lamentarsi, anzi. Come dicevo nel post io sono una di quelli che su twitter viene etichettata con "ma se non ti lamenti mai e sei sempre felice che ci stai a fare qui?".
Il post non vuol essere una lamentela, piuttosto una riflessione su come un social che ha fatto un salto di qualità (in negativo) negli anni e che probabilmente se continua così andrà a morire.
Sì, sì avevo capito perfettamente ciò che volevo dire. Ho solo aggiunto una ulteriore riflessione: Steemit riesce in qualche maniera ad essere un social differente perché tutti vogliamo aggiungere dei contenuti di valore. Sono contento che siamo qui a scrivere e non su Facebook!
Ah, ok! Pensavo ti riferissi al post che poteva sembrare una lamentela! :P
Comunque sì sono d'accordo. Soprattutto perché essendo in beta c'è ancora tanto di genuino secondo me e spero che rimanga così per molto e molto ancora.
Anche io! :-)
Ci sarebbe da scrivere l'infinito sull'utenza Twitter. Magari un giorno... 😏