Giorno 2: Passo di Viamaggio-La Montagna (14,5 km)
Eccoci al secondo giorno della mia avventura. Sveglia alle 05:45 con il buon proposito di partire alle 06:30, peccato per la lentezza cosmica nel preparare zaino e colazione che alla fine mi fa esser pronta alle 7:00.
Pazienza, oggi i km non sono molti (per l'esattezza 14,5), per cui posso permettermi un leggero ritardo nella partenza. Un pò di stretching e sono pronta per la camminata. Mi ricordo del consiglio della sera prima di Alfredo (il proprietario della casetta), che mi aveva suggerito una "scorciatoia" che mi avrebbe fatto riunire direttamente al sentiero tracciato del mio cammino. Perchè no?
Mi avventuro dunque sulla collinetta che trovo all'uscita della stradina, alla cima della quale avrei dovuto trovare il famoso passaggio. Il "sentiero" non è davvero un sentiero, ma si riesce a seguire la traccia lasciata da precedenti coraggiosi che avevano tentato la salita, probabilmente anche loro incoraggiati da Alfredo. Peccato che ad un certo punto gli indizi si disperdano e, non scorgendo nessuna indicazione per il "passaggio", decida di improvvisare percorrendo l'intero perimetro del bosco che per tutta la lunghezza è circondato da filo spinato e arbusti invalicabili. Il tutto completamente immersa fino al busto in boscaglia bagnata, causa temporale del giorno prima, e senza assoluta cognizione sulla strada da percorrere.
Insomma "la sorciatoia" di Alfredo non era stata un'ottima idea, e così, presa dallo sconforto e dalla stanchezza (eh si, di già, avevo praticamente perso un'ora là in mezzo) decido di tornare indietro per riprendere la strada convenzionale.
Sono le ore 8:00, sono di nuovo al punto di partenza e completamente bagnata, non male.
Vuoi il destino o vuoi la provvidenza, alla fine della discesa mi imbatto in un gruppo di ragazzi che stavano per avventurarsi proprio sullo sfortunato sentiero, anche loro avevano avuto lo stesso disastroso esito i giorni precedenti ma adesso, forti dell'esperienza acquisita, sono pronti a guidarmi nuovamente alla ricerca del "passaggio".
Senza pensarci troppo li seguo e ripercorro ancora la salita della collinetta. Il passaggio effettivamente c'era, peccato che, oltre ad essere nascosto e poco segnalato, prevedeva anche un percorso fianco a fianco al già menzionato filo spinato ed un discreto grado di incoscienza nel percorrerlo.
Ma l'entusiasmo è troppo grande per preoccuparmene, per cui procedo soddisfatta, dopo essere stata largamente superata dal gruppetto di ragazzi, sicuramente molto più a loro agio di me là in mezzo. Grazie a quest’incontro però riesco a guadagnarmi una foto in cima ad una radura panoramica, dove mi fermo per concedermi un attimo di riposo.
Foto in cima alla radura conquistata con tanta fatica
La camminata prosegue poi sempre nei boschi, attraversa la Riserva Naturale dell’Alpe della Luna dove, nel più assoluto silenzio della vegetazione, potrebbe capitarti di imbatterti in daini, cervi o caprioli. Qui c’è un rifugio di montagna in cui sono tentata di fermarmi per la notte, ma con buona volontà resisto e proseguo verso la mia meta: la località Montagna.
Riesco ad arrivare verso le due in questo luogo fuori dal mondo, una piccola frazione a pochi chilometri da Sansepolcro, a ridosso dell’appennino tosco-marchigiano, la cui popolazione nel 2008 ammontava a 70 abitanti e oggi, a distanza di 10 anni, credo decisamente meno.
Ad accogliermi nel BnB che avevo prenotato c’è Luigino, un simpatico signore dalla vivace parlantina e dai modi gentili. Non potevo assolutamente sperare in meglio, sono ancora una volta l’unica ospite del BnB e posso usufruire di una meravigliosa stanza con vista, in un posto che sembra quasi finto per quanto è bello.
Insomma il pomeriggio prosegue nel totale relax, tra il meritato riposo sulle sdraio del giardino e chiacchiere con Luigino, che mi porta nel suo orto a raccogliere insieme le fragoline più succulente.
Relax nel giardino del BnbB "Alla Battuta"
La sera conosco anche la moglie del proprietario, Ofelia, deliziosa signora che, con il suo fare materno e la sua gentilezza, mi fa sentire letteralmente a casa.
Rimango sinceramente colpita dall’accoglienza di questa famiglia che, a prezzi decisamente irrisori, apre la propria casa a pellegrini e viandanti, a chiunque voglia godere di un po' di pace in un angolo di mondo dove il tempo sembra essersi fermato.
La meravigliosa vista dalla finestra
Vado a letto decisamente soddisfatta e felice, ma prima che possa addormentarmi sento Luigi che mi chiama dal piano inferiore per ricordarmi di affacciarmi alla finestra, è infatti la sera dell’eclissi lunare.
Con quest’immagine vi lascio oggi, la luna rossa che splende in un cielo blu, montagne e silenzio.
Ricerche correlate:
https://it.wikipedia.org/wiki/Montagna
(tutte le foto pubblicate sono di proprietà dell'autore)
189 km di felicità: post precedenti
1)La prima tappa
Che argomento affascinante quello dei pellegrinaggi e dei cammini in generale! Fino a qualche settimana fa ero ossessionato dall'idea di voler fare "il francese" di Santiago (Quello da saint Jean Pied de Port che hai fatto anche tu, se non mi sbaglio).
Adesso non ci penso più tanto, le paranoie di quella pigrona di mia moglie mi stanno smontando... Quando ne parlo mi viene all'orecchio e mi sussurra 26... 26... 26... Che sarebbe la media dei chilometri da percorrere giornalmente... Vuole spaventarmi ma non ci riuscirà mai! :)
Il francese penso sia il miglior primo cammino da fare, dopo avrai l'imbarazzo della scelta, il mondo ne è pieno! Anche in Italia ci sono dei bellissimi percorsi assolutamente da fare! Non perdere questa bellissima ossessione!😝
E l'avventura continua! Bravissima @rosemery a risentirci presto!
Ehe mancano ancora un sacco di tappe da raccontare😜😜grazie @nicola71!