Oggi vorrei parlarvi di un'interessante vicenda di carattere storico, nota a ben poche persone, di cui sono venuta a conoscenza dopo la visione della serie tv “The Terror” in onda su Netflix. Tale serie infatti è ispirata a fatti realmente accaduti, raccontati prima nel libro di Dan Simmons “La scomparsa dell'Erebus” e poi messi recentemente su schermo.
La vicenda narra la disastrosa spedizione del 1845 di ben due flotte britanniche, guidate dal Capitano Sir John Franklin, alla ricerca di un passaggio a nord-ovest percorribile che collegasse Oceano Atlantico e Oceano Pacifico, attraverso l'arcipelago Artico Canadese. La scoperta di tale rotta infatti avrebbe portato un grosso vantaggio nelle rotte commerciali marine, permettendo di raggiungere l'Estremo Oriente risparmiando migliaia di chilometri.
La ricerca di questa via alternativa aveva origini più antiche, già dal 1500 diversi esploratori avevano tentato invano l'impresa e, anche dopo il fallimento delle navi di Sir Franklin, furono numerose le spedizioni che seguirono: tutti volevano conquistarsi il primato di aver scoperto una nuova rotta commerciale tanto ambita.
Ma i primi successi in tal senso si ebbero solo nel 1906 dall'esploratore norvegese Amundsen, il quale riuscì ad entrare a penetrare nella città di Circle in Alaska, oltrepassando i ghiacci.
Si susseguirono molte altre spedizioni vincenti che riuscirono a circumnavigare il Nord America, fino ad arrivare ai giorni nostri: nel 2012 la prima barca a vela con equipaggio italiano ha attraversato il famoso passaggio. Ovviamente tale impresa è stata facilitata dal riscaldamento globale che, nel 2008, ha determinato l’apertura naturale del passaggio tramite lo scioglimento dei ghiacci.
La spedizione di Sir Franklin nella realtà
La sventurata spedizione di Sir Franklin era formata da 128 uomini e due navi (la Erebus e la Terror); le due flotte, un anno dopo la partenza, rimasero intrappolate nei ghiacchi da cui non riuscirono mai a liberarsi. Inutili furono gli sforzi dell’equipaggio di dirigersi a piedi verso la salvezza, nessuno degli uomini trovò scampo al gelo dei ghiacci.
immagine cc3 creative commons
Mappa della probabile rotta dell'Erebus e della Terror durante la spedizione di Franklin
Autore: Like tears in rain
Il mistero che per anni ha circondato questa vicenda stava nel mancato ritrovamento delle due navi che per molto tempo sembrarono letteralmente “svanite” nel nulla. Ci vollero almeno 150 anni per ricostruire i fatti accaduti in quei terribili anni. Già nel 1848 infatti partirono le prime spedizioni alla ricerca dell’equipaggio scomparso, sotto la pressione della moglie di Sir Franklin; in quelle occasioni si rinvennero le prime tombe di uomini, ma i ritrovamenti e le ricerche andarono avanti incessantemente fino a tempi recenti.
Nel 1981 un gruppo di scienziati effettuò degli studi approfonditi sui cadaveri e i reperti rinvenuti, giungendo alle probabili cause di morte dell’equipaggio: principalmente fu un mix di cause come polmonite, scorbuto, avvelenamento da piombo (verosimilmente contenuto nella latta del cibo in scatola dei rifornimenti alimentari), ipotermia e fame. Si evidenziarono anche diversi casi di cannibalismo (probabilmente i sopravvissuti per sopperire alla fame furono costretti a mangiare i cadaveri).
immagine Creative Commons Attribution-Share Alike 2.5 Generic
Tombe dell'equipaggio di Sir Franklin: la spedizione perduta
Autore: Ansgar Walk
Tempi attuali
Solo nel 2014 venne trovata nell’Artico Canadese, da una spedizione della National Geographic, una delle due navi di Sir Franklin: la Erebus. Due anni dopo veniva ritrovata, poco distante, anche la Terror.
Tali recenti scoperte hanno finalmente risolto un enigma durato circa 170 anni: la spedizione scomparsa era stata finalmente ritrovata.
La spedizione di Sir Franklin nella serie TV
Ho trovato la serie di Netflix davvero molto appassionante. Fatti reali e fantasiosi vengono mischiati ad ottenere come effetto finale una costante attenzione dello spettatore; i disperati tentativi dell’equipaggio di sopravvivere si mischiano a vicende umane e sovrannaturali, i protagonisti si trovano ad affrontare condizioni estreme in cui entrano in gioco non solo la fame e il freddo, ma anche strani morti connesse con malattie e attacchi di creature sconosciute. In particolare ho trovato davvero meritevole l’attenzione verso la componente psicologica dei capitani, che si trovano a dover gestire una situazione al limite della morte.
Non vi racconterò altro, ora che la storia reale la conoscete, non vi resta che constatare di persona la validità della serie…buona visione!
Ricerche correlate:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Spedizione_perduta_di_Franklin
-http://www.nationalgeographic.it/viaggi-avventure/2016/09/13/news/ritrovamento_terror_della_spedizione_franklin-
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