Original shots by SPAGHETTISCIENCE
Le varie colorazioni che può assumere la luna hanno da sempre affascinato il mondo tenendo schiere di popoli con il naso all’insù e, in generale, essa ha sempre costituito un punto saldo in tanti settori scientifici e non. Basti pensare all’agricoltura, in cui le fasi lunari venivano prese come riferimento per semina e raccolto, o tutte le leggende e tradizioni che la riguardano e hanno accompagnato la gente nei secoli.
Rifrazione... Ma non solo!
Tra le varie sfumature che la luna può assumere, oltre al suo colore naturale, quella della foto è la più frequente ed è quella che si può apprezzare nei primi momenti in cui appare all’orizzonte. Nonostante sia un fenomeno abbastanza comune, la maggior parte delle volte non è facile rendersene conto. Infatti, spesso ci si accorge della bellezza della luna solo quando possiamo apprezzarla nella sua fase massima (chi non è mai rimasto incantato davanti a una limpida luna piena?) che, però, è poco frequente. Inoltre. non sempre ci si trova in una posizione ottimale per osservarla e non sempre le condizioni atmosferiche lo consentono. In realtà, il primo motivo per cui vediamo la luna con una sfumatura tendente all’arancione è più o meno lo stesso che ci permette di apprezzare il sole rosso all’alba e al tramonto. L’atmosfera, soprattutto negli strati più vicini al suolo, è composta da un particolato che agisce come un filtro nei confronti della radiazione luminosa scomponendola, in questo modo il nostro occhio percepisce più alcuni colori rispetto ad altri. Quando la luna si trova negli strati più bassi le radiazioni devono fronteggiarsi con un particolato molto più spesso e, mentre le varie tonalità del blu sfuggono abbastanza facilmente, a noi resta da apprezzare questa sfumatura color giallo o giallo bruno che diminuisce man mano che la luna si innalza. Tuttavia, non è l’unica situazione in cui la luna si colora di rosso. Questa foto è stata scattata il giorno precedente al 7 agosto 2017, giorno in cui dall’Italia è stato possibile osservare un’eclissi parziale di luna che ha nuovamente permesso di apprezzare questa particolare colorazione. La terra illuminata dal sole lascia dietro di sé un cono d’ombra che, nel momento in cui dovesse intercettare la luna, porterebbe a un’eclissi parziale o totale a seconda della posizione di quest’ultima. In questo caso, i raggi solari che raggiungono la luna possono farlo solo indirettamente attraverso l’atmosfera terrestre tingendola di rosso.
Curiosità
Alcuni definiscono la luna rossa come “la luna della crocifissione” riferendosi a un passo delle scritture secondo il quale dopo la crocifissione di Gesù sarebbe apparsa una luna rossa. Nel 1872 sulla rivista scientifica Nature venne pubblicato un articolo che confermava un’eclissi di luna in data 3 aprile del 33 d.C. tuttavia si riteneva che non fosse visibile da Gerusalemme. Nel 1981 Colin Humphreys, un insegnante di Oxford, appoggiandosi all’astrofisico Graem Waddington, decise di verificare la teoria secondo la quale l’eclissi, al tempo, potesse effettivamente essere stata visibile da Gerusalemme. I risultati riportarono che la luna sorse a Gerusalemme la sera di venerdì 3 aprile, 33 d.C. e apparve intorno alle 6.20 subito dopo il tramonto. La parte della luna che per prima apparve si trovava completamente in ombra eclissata dalla terra, dopo diversi minuti fu visto il resto della luna che si trovava nella zona di penombra. L’eclissi sarebbe durata fino alle 7.11 p.m. nel momento in cui la luna è stata riportata alla sua solita luminosità e colorazione. I calcoli di Weddington furono accettati sia da Nature, che diede il consenso per la pubblicazione, che dalla NASA secondo la quale l’eclissi sarebbe stata visibile addirittura diversi minuti in più rispetto a quanto calcolato dall’astrofisico. Naturalmente questo mostra l’avvenuta eclissi in una determinata data che coincide con quanto riportato nelle scritture, non entra in merito con l’interpretazione che ne è stata fatta. Non sorprende quindi il fatto che queste informazioni subiscano diverse sfumature a seconda che vengano utilizzate per sostenere la validità della propria religione o l’efficienza della scienza nel ricercare e provare eventi avvenuti migliaia di anni fa.
Immagine CC0 Creative Commons, si ringrazia @mrazura per il logo ITASTEM.
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Fonti
Logo creato da @ilvacca
Sempre interessanti i tuoi post, e anche questo mi è piaciuto un sacco. Non sapevo di questa storia dell'eclisse lunare del 33 d.C., particolare e interessante. Dovrei provare a inserire i dati sul software Stellarium e vedere che mi dice.
un saluto, nicola
Beh a questo punto direi che poi potresti postarci i risultati ;)
Molto interessante...
Belle foto. Ma, soprattutto, bella storia. Grazie!