Quando ho studiato Schumann, ne capivo la particolarità, ma non lo amavo in modo particolare. Il mio maestro mi obbligava ad avere tecnica e posture perfette,e ciò mi ha estenuato non poco, perché su di me non veniva naturale ciò che tanti altri pianisti suonavano perfettamente. Però lui diceva che voleva riuscire con me a rendere la perfezione del mio suono eseguendo il repertorio di Schumann e in particolare Carnaval e altre. Ho persino riportato distorsioni alle mani per fare in modo che mi riuscisse una flessione all'indietro del mio dito, tanto da rendere con maestria il brano da lui composto.
Ma quella sera al concerto non andò cosi', io non volevo suonare, non mi interessava diventare un virtuoso eseguendo Schumann, io brillavo su Beethoven le cui intemperanze caratteriali mi rappresentavano in tutte le sue composizioni. Non potevo neanche cambiare repertorio, in quanto non comunicato per tempo, e pensavo a come avrei di sicuro affascinato e catturato la platea con brani di Beethoven. Quella sera mi si blocca la mano destra e forse il sogno di essere virtuosi non si sposava con il pensiero della platea. Pensavo alla rinuncia che avevo fatto degli studi di diritto, per una dedizione completa al pianoforte e un'anarchia nell'eseguire i brani che non poteva esserci ancora. E cosi' ho cercato di riabilitare la mia mano per cercare di essere per lo meno sano e salutivo al prossimo appuntamento con Schumann.
Un saluto a tutti by @timolino70
Ho suonato pianoforte dall'età di 6 anni fino ai 21, poi partii per il militare. Purtroppo ho mollato causa lavoro. Se puoi, continua a suonare fino alla fine
non è facile ma mi faccio forza
amore e odio per il pianoforte.
Dopo gli anni in conservatorio ho avuto il rifiuto per lo strumento e sono stata ferma per un po'. Ora molto lentamente mi sto riavvicinando.
riprendi a suonare la musica è arte!