L'autore definisce l'adagio conclusivo di cui ho scritto ieri, e dove vi erano voci angeliche,con titoli da emblema: Rovine, Arco di trionfo, Costellazione. Nel primo movimento abbiamo il tema di Clara, caratterizzato da cinque note ed era il motto che univa i due amanti e continua con episodi che travolgono e che fanno propria una sospensione onirica. Il poeta Heine ebbe a dire che il pubblico doveva ai dolori dell'artista le più importanti conquiste musicali. Le sue composizioni furono anche accompagnate da movimenti Beethoveniani che si snodavano verso un ritmo ostinato ma studiato in chiave festosa.
L'adagio finale la cui pace cita atmosfere del primo movimento del chiaro di luna di Beethoven, evoca voci confuse. E poi l'anelito all'infinito e il risuonare di voci lontane valorizza l'intera opera del geniale compositore. C'è il melodizzare che dà vita a una voce parlante che riesce a creare l'effetto di un canto che dà ipnosi. Quando Liszt accanto al concerto di Beethoven esegue l'opera numero 17 si Schumann, Clara la moglie è molto scontenta in quanto è convinta che Liszt l'abbia suonata in modo molto discutibile. Clara è convinta che per esempio quando si parla di ritmo, uno stesso ritmo concretizza suoni diversi a seconda dell'interpretazione e che le pause in musica sono di vitale importanza per il suono, perché tendono e inducono al silenzio , con l'evocazione di armonie superiori.
Ps: le immagini riportate sono di proprietà by @timolino70