Quando Schumann compone Carnaval siamo nel 1835 stesso anno che vide comporre anche gli Studi sinfonici, composizioni che si basavano su temi intimi, tipicamente schumanniani.
Questi studi vengono composti con geniale originalità, in quanto Robert cerca di incastrarli l'uno nell'altro e tende a comporne una suite enorme. È praticamente impossibile separarli dal contesto e imprime agli stessi la struttura di variazioni libere, vestendoli sinfonicamente con vari effetti orchestrali. Infatti il primo studio, appena creato veniva intitolato "studi di carattere orchestrale", e dopo aver esposto il tema, continua con una fuga rigida, quasi accennata, che sfocia in una composizione che dà ricchezza di pathos, la cui possenza sonora rimanda all'orchestra. Continuano un canto vibrante che evoca il violoncello e brani legati da violenti accordi che sfocia poi in pezzi dolci e danzanti. È poi la volta di due pezzi: il primo richiama i salti geniali di Paganini, il secondo reca un moto perpetuo. Ma il lirismo del ciclo è dato dall'ottava variazione, che con il suo ostinato ritmo neobarocco, si ispirava al "clavicembalo ben temperato" di Bach e offre a chi ascolta una quiete celestiale dopo tanto fragore.
P.s le immagini riportate sono di by @timolino70