Siamo nel 1847, nascono altre opere per pianoforte.Schumann spazia da studi per pianoforte a quattro mani a concerti per corni e pianoforte, e lavora a quelle che furono considerate le monumentali SCENEN AUS GOETHES FAUST
iniziate anni prima. Intanto, completata la Genoveva nascono un concerto per violoncello e la terza sinfonia detta Renana. Ma le cose non vanno bene per l'eccessiva giovialità degli abitanti e invece è voluto e apprezzato dalla borghesia locale per la quale compone la messa e il requiem che nascono negli spazi tra le passioni secondo giovanni e Matteo e la messa in si minore di Bach.
La sua salute, però peggiora notevolmente e siamo quasi agli ultimi anni di composizione. Ma a casa Schumann entra il ventenne Brahms che con le sue forti sonate per pianoforte entusiasma molto Robert che torna a scrivere. Ancora con la moglie Clara effettueranno concerti in Olanda. In questo periodo, ancora di vita cosciente pratica lo spiritismo, di cui fanno parte anche Allan Kardec e Victorien Sardou che fu autore di Fedora, Tosca in seguito diventati capolavori lirici. La moda dei tavolini che parlano, che è una dottrina metafisica, rapidamente si diffonde. Il nostro musicista nonché compositore è affascinato da questo fenomeno magnetico che in fondo gli dà ristoro, attribuendogli l'appellativo di "forza meravigliosa".
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