Sulla chiusa , l'opzione b finale, ci sono dei problemini burocratici non da poco. L'Italia, come in teoria anche gli altri stati, non possono avere asset nazionali, e sono invitati a disfarsi di quelli in possesso, perché l'Europa vuole il libero mercato. In seconda battuta questo asset deve essere un vero e proprio dominus di mercato, pure internazionale aggiungerei, per poter avere dividendi di tale portata. Il confronto con l'Alaska è impari, loro estraggono petrolio che vale un botto visto che è un vero e proprio asset finanziario che "nasce" dal nulla o con poca spesa.
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Sicuramente, è uno scenario diciamo utopico, futuro, che non fa i conti con le leggi attuali (che ovviamente si possono cambiare).
Il concetto è di vivere di rendita, poi il meccanismo può essere anche un fondo privato, ma visto che lo scopo è tutelare chi non ha mezzi, bisogna che comunque un ente nazionale o sovranazionale "cacci i soldi".
Comunque di aziende con partecipazioni statali ne abbiamo in tutta europa, l'ENI ad esempio. Intendi aziende con più del 50% delle azioni in mano allo stato?