alla competizione: la notizia che il governo di Mosca, abbia, oltre a quelli già preventivati, stanziato ulteriori 2 milioni di dollari, destinati allo sterminio di tutti i randagi, cani e gatti, che vagano nelle strade delle 11 città, dove si svolgeranno le competizioni. In russia, è una pratica abituale, quella di uccidere cani e gatti senza dimora, in occasioni di eventi internazionali. La motivazione data dalle autorità russe è sempre la stessa, rendere le città sicure per i turisti che si recheranno in quei luoghi. Poi, terminate le manifestazioni, nessuno si preoccupa più del destino degli animali di strada, che continuano a proliferare e a vivere un'esistenza da randagi. La Russia non è il solo paese dove avvengono queste barbarie, stati come Ucraina, Cina, Taiwan, India, Romania, Colombia solo per citarne alcuni, adottano simili pratiche per arginare il fenomeno del randagismo. Alcuni paesi, come la Cina, Taiwan e il Vietnam, giusto per citarne alcuni, sono inoltre tristementte noti per l'abitudine a cibarsi con la carne di cani e gatti. Basti pensare al Yulin Dog Meat Festival, il macabro rito che, dal 2010, si organizza ogni anno in Cina nella città di Yulin, dove, malgrado gli sforzi delle associazioni animaliste di tutto il mondo e del governo cinese, che promette ogni volta di intervenire con severe sanzioni, ogni anno, più di 10.000 cani vengono prima torturati, poi macellati e infine mangiati.
Fonte: Animals Australia
La FNPA, la protezione animali della Romania, che ricordiamo essere uno degli stati europei che conta il maggior numero di randagi, ha stabilito che il metodo "Catch & Kill", cioè cattura e uccidi, stando alle cifre, non risolve affatto il problema. Malgrado lo sterminio sistematico, molto diffuso in Romania, il numero degli animali senza dimora, tende ad aumentare. Ciò significa che per strada nascono più cani di quanti se ne riescono ad uccidere. Dati alla mano, per riuscire ad arginare il problema del randagismo, basterebbe attuare una seria campagna di sterelizzazione e vaccinazione, che eviterebbe atroci sofferenze a migliaia di poveri cani randagi e risolverebbe il problema alla base, attraverso il reale controllo delle nascite. La graduale comparsa sul territorio di cani stanziali, conosciuti dagli abitanti di quei luoghi, dopo poco tempo, riporterebbe la situazione ad un livello di normalità, garantendo sicurezza per i cittadini, oltre ad un risparmio economico per le casse delle amministrazioni locali: due esempi nella stessa Romania, la città di Oradea (183.000 abitanti), nel 2006 ha adottato la sterelizzazione dei cani di strada e la città di Lugoj (45.000 abitanti) che ha iniziato a sterelizzare i cani di strada nel 2008, entrambi i territori, hanno registrato una diminuzione di randagi che supera il 90%. In fondo, basterebbe davvero poco per rendere più serena l'esistenza dei cani abbandonati, ignobilmente maltrattati e torturati. Ai nostri amici a quattro zampe, basta davvero poco per essere felici, non chiedono altro che un po' d'affetto e qualche coccola di tanto in tanto e in cambio ci offrono tutto l'amore che solo loro sanno dare, un'amore incondizionato, disinteressato che dura tutta una vita.
Ekaterina Dmitrieva, attivista di City Animal Protection Foundation ha lanciato una petizione che ad oggi ha già raccolto circa 690.000 adesioni. Firmare questo appello è di vitale importanza per dare un segnale forte al governo Russo che potrà decidere di investire i 2 milioni di dollari già stanziati per finanziare un massacro, in un progetto che prevede di accogliere i cani randagi in strutture temporanee per curarli, sterelizzarli e vaccinarli, dimostrando in tal modo, di essere pronti e disponibili ad intraprendere un percorso degno di un paese civile.
Fonte: Youtube
Occorre sensibilizzare l'opinione pubblica con tanta informazione ma come al solito ci vanno soldi tanti soldi. Comunque una petizione è sempre meglio che l'indifferenza.
appunto, il business dei cosiddetti "canine KGB" frutta tanti soldi e, anche se costerebbe meno sterelizzarli, per favorire certi ambienti (e noi in Italia ne sappiamo qualcosa) si preferisce sterminare animali innocenti.
In Ucraina avvenne la stessa cosa nel 2012 con gli europei. Ci fu una sensibilizzazione anche sul posto ma purtroppo sta iniziando solo adesso ad avere qualche effetto positivo dove si vedono sempre più persone avere un cane come animale domestico o come l'apertura di allevamenti o canili. Purtroppo la situazione in Ucraina nel 2012 non era quella di oggi, dove una famiglia(ma non molte) può permettersi di mantenere un animale.
Sono d'accordo con te Leandro. Ma a mio parere, la causa è dovuta principalmente all'abbandono indiscriminato che si fa degli animali, per fattori sociali e culturali. L'inconsapevolezza che un cane non è un oggetto, bensì un essere senziente dotato di una vita emotiva relazionale al pari dell'uomo e che quindi la scelta di vivere con lui, deve comportare una decisione ponderata e responsabile.
Il problema è che in certi paesi difficilmente riescono a mantenere un animale domestico, a meno che non sia una capra che produce latte. Spesso, soprattutto nei piccoli paesi si trovano cani nei parcheggi perchè comunque qualcuno gli porta da mangiare, soprattutto nei pressi di un negozio alimentare o ristorante. Girano a branchi che fanno impressione ma non sono per niente aggressivi, anzi. Il problema adesso si pone nelle grandi città dove ci sono eventi come i mondiali. Purtroppo per motivi economici certi stati non predispongono neanche la sterilizzazione. In Ucraina dopo gli interventi del 2012 solo adesso si iniziano a vedere cani marchiati all'orecchio, ma siamo solo all'inizio.
Fatto!! Grazie per avela condivisa con noi!
Non ti ho risposto prima per il solito problema della banda.
Comunque grazie a te per aver firmato. Avanti così ;-)