Seve, lo storia di un campione e la sua filosofia di vita

in #life7 years ago (edited)

Seve, il Robin Hood del Golf

Una filosofia di vita

Questa é la storia di un campione che ispira tanti sportivi ma anche tanti comuni mortali che vivono ogni giorno la routine di lavoro e famiglia.

Articolo ispirato dal film: "Seve-The Movie"

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By Jonjamdar (Own work) [CC BY-SA 3.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons

Introduzione

Severiano Ballesteros (1957-2011), di origini Spagnole, é stato un professionista di golf ed il numero 1 al mondo per svariati anni prima che Tiger Woods scalasse i ranking mondiali nel '97.
Nel 1996, quando avevo 8 anni, ho stretto la mano a Seve, con mio papà che mi spinse verso di lui.. era il suo idolo.. da quel momento lo é diventato anche per me. Un idolo nello sport, del golf, ma anche nella vita.

La storia di un campione nello sport e nella vita.

Ha vinto tutti i 5 major di golf, ed in generale ha vinto piu di 90 tornei internazionali fra il 1979 ed il 1988.

50 anni fa, un fanciullo spagnolo giocava da solo su di una spiaggia di Cantabria (nord della Spagna), ma non si divertiva a passare pomeriggi in spiaggia facendo castelli di sabbia, come tanti bambini "normali", lui preferiva impugnare una mazza da golf (ferro 3, che é molto difficile), che gli fu regalato da suo fratello piu grande. La sua famiglia era povera, facevano i contadini e Seve aveva 4 fratelli molto piu grandi di lui, di circa 8/10 anni di piu, difatti questo é importante da sapere perché lui sentiva sempre la pressione di dover competere contro i suoi fratelli piu grandi, piu forti, fisicamente parlando, perché mentalmente Seve si rivelerà il piu forte di tutti. La forza mentale é la qualità piu importante per poter performare nel gioco del golf.

Essendo di una famiglia povera, non aveva l'opportunità di giocare a golf nel campo piu vicino (Royal Pedreña Golf Club), che distava pochi chilometri da casa sua. In quei tempi, l'idea di dare accesso al circolo al figlio di un pastore, un semplice contadino, era impensabile.
Pero due dei suoi fratelli facevano i caddy in questo circolo e grazie a loro Severiano si é appassionato a questo sport.
Costretto a giocare in spiaggia appunto perché non poteva avere accesso al circolo, faceva quello che poteva con quel ferro 3. Viveva le sue giornata religiosamente "bigiando" la scuola e tirando colpi sulla sabbia, dalla mattina alla sera.

L'apice delle sue future aspirazioni é stato quando gli fu data la possibilità di fare da caddy nel circolo, e quindi di sfuggire dal lavoro che sua madre, Carmen, gli aveva trovate nei cantieri navali di Santander. A quel punto, qualche cliente/giocatore noto' il suo incredibile e affascinante swing in aggiunta al suo talento a tirare le palline, cosi fu invitato a gareggiare nel circolo di golf e da quel momento fu capace di battere campione nazionale di 25 anni, di ricca famiglia (De La Rivas), anche quando lui ne aveva solo 13. La partita fra i due, nel film è ambiguamente dipinta come una guerra di classe, come lo descrive un personaggio nel film che dice: "noi possediamo un prato, loro possiedono metà della città di Santander". In quella partita c'era in ballo una scommessa di 50 mila pesetas...

Se mai hai cercato un indizio dai suoi anni formativi per il motivo in cui Ballesteros è diventato così follemente eccitato dalla Ryder Cup (competizione golfistica piu importante al mondo fra USA ed Europa, ed unica competizione in cui l'Europa gioca unita), eccolo: percepiva gli americani, proprio come i De la Rivas come i ricchi sceriffi e se stesso come Robin Hood.

Dal momento in cui vinse quella partita, la sua carriera fu in discesa, vinse tutto cio che si poteva vincere.
Divento' famoso in tutto il mondo, fin dal tempo in cui il nome di Ballesteros apparve per la prima volta in una classifica, la gente cominciò a girare dicendo che non aveva mai visto un altro giocatore come lui. Mentre lo swing dello spagnolo era una cosa di bellezza rara, era la sua audacia, che si traduceva spesso in sensazionali prodezze, che più piaceva agli appassionati. Non sembrava conoscere il significato di "problema" o "difficoltà", lui ci tirava sempre e sempre molto aggressivo. Quasi tutti conoscono la storia di Ballesteros che inviava la sua palla da un parcheggio per fare birdie (un colpo sotto al par).

Come puro talento sportivo era lassù con Muhammad Ali, Pelé e Gary Sobers. Ha inventato nuovi modi di vincere. Avrebbe potuto giocare con il suo soprabito.

Lui era un tipo davvero molto competitivo, era un vincente dentro..infatti una volte disse:

"Guardo l'avversario negl'occhi, gli stringo la mano, accarezzo la sua schiena e gli auguro buona fortuna, ma dentro di me sto pensando: ti seppellirò"!"

Aveva talento, e tanto, ma la cosa piu importante per lui era praticare e praticare. Giorno, notte, anche in vacanza ed anche quando non ne aveva voglia, aveva una determinazione impressionante, solo con questa filosofia di vita é diventato il migliore al mondo.

Per me lui é un idolo perché trovo che il suo spirito e filosofia di vita sia un ispirazione nel vivere la mia. Non sono mai riuscito a diventare un campione come lui, praticavo, probabilmente non abbastanza quanto lui, ma forse era il talento che mi mancava, fatto sta che ogni giorno mi alzo e mi dico, pratica pratica e pratica, solo cosi posso arrivare da qualche parte, che sia nel lavoro o nella vita.

Vi abbraccio,

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