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Bentornati amici di Steemit! Qui è il vostro amichevole Mr. Lica di quartiere che vi parla! Oggi non vi voglio parlare di musica, ma di un’altra mia passione, cioé i fumetti, siano essi americani e non, ed in particolar modo vi vorrei parlare di un manga che, negli ultimi 10 anni è cresciuto al punto tale da diventare un vero e proprio fenomeno di massa: stiamo parlando dell’opera princiale del Mangaka One (di cui nessuno conosce la vera identità), cioé One Punch Man. L’opera nasce nel 2009 sul blog personale dell’autore che, con il passare del tempo, crebbe sempre più la sua notorietà fino a quando nel 2012, il disegnatore Yusuke Murata contatta tramite Twitter l’autore e gli propone di collaborare ridisegnando le tavole già pubblicate in questi tre anni di lavoro (anche perché i disegni di One sono terribili...nda). Da quel giorno la collaborazione iniziò a dare i suoi frutti tramite una cadenza bisettimanale sulla rivista “Weekly Young Jump” per poi essere raccolta, sempre sul finire dello stesso anno, in volumi Tankobon. Nel 2015 viene fatta una prima serie anime dell’opera costituita da 12 episodi, che racchiude i fatti narrati nei primi 6 volumi; talmente alto è stato il successo della serie che Dynit, la casa di produzione che ha sviluppato il progetto, annunciò quasi subito una seconda stagione, prevista proprio per quest’anno (2018). Ed in Italia? Anche noi ci siamo fatti affascinare da questa opera, infatti pochi anni dopo la sua prima pubblicazione, nel 2015, l’opera arriva anche da noi in anteprima al Lucca Comics and Games, per poi diventare un’opera quasi-regolare (si è ormai stabilizzata da alcuni numeri come opera trimestrale), mentre la sua trasposizione anime, arriva da noi l’anno dopo la trasmissione in Giappone, 2016, rispondendo così all’eco di tutti coloro che volevano vedere nella nostra lingua le avventure narrate da One. Ma di cosa parla questa opera? Il tutto ruota attorno alle vicende di Saitama, che dopo aver salvato un bambino dall’attacco di un essere misterioso a forma di granchio, si ricorda del suo sogno da bambino di diventare un eroe, e così decide di sottoporsi ad un “duro” allenamento che lo porterà a perdere i capelli, ma che gli consentirà, non solo di sconfiggere ogni avversario con un solo pugno, ma anche di tornare a seguire il suo sogno, grazie anche all’associazione degli eroi, che lotta contro gli esseri misteriosi, aiutato dal suo fido amico/allievo Genos. Oggi vorrei parlare con voi del perché il protagonista di questo manga è qualcosa di cui noi, amanti del genere o no, abbiamo bisogno per stare meglio con noi stessi (parlerò degli eventi della storia fino al volume 10, uscito in Italia a Novembre 2017 - Spoiler!!):
Calvizia: il protagonista Saitama ha una caratteristica che lo contraddistingue da tutti gli altri “eroi moderni”, cioé la sua calvizie, infatti nonostante i suoi 28 anni, il nostro eroe è completamente calvo. E cosa c’entra questo con noi? Semplice: non ci troviamo più di fronte ad un eroe forte, ricco e bello, Saitama è solo (molto) forte, quindi questo ci dona una sorta ti empatia verso questo personaggio che, anche se un eroe, come tutti i comuni mortali, ha un difetto fisico. Non si tratta di qualcosa che lo indebolisce o simili, ma solo di qualcosa che lo rende più vicino a noi.
[il volume numero 11 di One Punch Man, ancora da leggere]
Allenamento: Saitama è diventato così forte facendo un allenamento preciso (che gli ha ha provocato la sua calvizie a detta sua), ogni giorno, per tre anni: 10 km di corsa, 100 squat, 100 flessioni e 100 addominali, allenamento che oltretutto è fisicamente impossibile da reggere per tre anni di fila (credo che già una settimana con questo ritmo possa debilitare tantissimo il fisico), ma questo crea un effetto domino che ci fa pensare “sembra un allenamento semplice, magari mi inizio ad allenare anche io”, e fidatevi quando dico che conosco persone che si sono iscritte in palestra dopo aver visto tutta la prima stagione di One Punch Man.
Hobby: Questa probabilmente è la cosa che più adoro di Saitama, infatti lui non è eroe perché mosso da spirito di giustizia, o perché mosso da qualcosa che gli era accaduto in gioventù, ma lo fa solo per passare del tempo, infatti l’essere eroe per lui è un Hobby, come dice a tutti i nemici che incontra. Non gli interessa la notorietà, anzi, spesso la evita, non fa proclami della sua forza, semplicemente lui vuole fare l’eroe, e non gli interessa nulla di quello che gli altri pensano di lui. Quando sconfigge il Re degli Abissi, la popolazione presente lo accusa di aver “barato” e di essere riuscito a sconfiggerlo solo perché l’essere misterioso di turno era già debilitato dagli scontri precedenti, e non solo Saitama accetta queste critiche, ma le alimenta. Non gli importa degli altri, gli importa solo di essere in pace con i suoi propositi, e non ha mai torto nel farlo.
Felicità: Saitama è un disoccupato squattrinato, che per non farsi riconoscere crede che basti una parrucca, vive con pochi spiccioli che gli fornisce l’associazione degli eroi e quello che vorrebbe vincere in un torneo di arti marziali (attualmente in corso), viene soprannominato “Mantello pelato” come nome da eroe, ma è sempre felice, nulla lo demotiva o lo rende triste; ha sempre quel sorriso ebete sulla faccia anche quando non dovrebbe. Forse, ogni tanto, è quello che dovremmo fare anche noi!
[i primi 10 numeri di One Punch Man, protetti da Han Solo]
Consapevolezza: Saitama sa di essere fortissimo, e l’unica cosa di cui si rammarica è che non trova mai un avversario al suo livello, ma non agisce mai senza il consenso dell’associazione degli eroi, non attacca mai senza motivo ed è talmente cosciente del suo potere che i suoi colpi, spesso nei cartoni giapponesi chiamati con nomi pomposi, sono i “pugni normali”, la “raffica di pugni normali” ed il temibile “pugno serio”. Sa di essere forte, ma sa anche che certe cose, come il nome delle “tecniche” è qualcosa di inutile rispetto al loro effetto sull’avversario. È forse un suggerimento ad arzigogolarci meno e ad agire di più?
Questi sono i cinque motivi per i quali abbiamo bisogno di Saitama, non solo perché le sue storie sono interessanti e rapiscono il lettore, ma forse, tra una risata ed un pugno,riusciamo a cogliere qualche suggerimento che possa servire anche a noi!
Devo essere sincero, non ho mai seguito questo manga, ho visto qualcosa che mi ha mostrato un'amico, a piace molto. Il problema è che non ho più avuto molto tempo, neanche per seguire i miei preferiti. Uno tra questi Hunter x Hunter, è che One Punch Man non so mi sembra un pò scontato a prima vista, però lo dico ignorantemente perchè non l'ho mai seguito bene. Ma da come ne parli, mi fai ricredere e venire voglia di riprenderlo in considerazione :).
Fidati, ne vale la pena!
Ho letto un infinita di fumetti - buona parte fregati a mio padre :) e non vedo l'ora di tornare a farlo, magari fregandoli ai miei figli 😂😂
Ma una cosa la vorrei dire: secondo me siamo anche noi un po' eroi per hobby. In questo paese lo diventi al primo cambio di pannolino.
Ricordo ancora il primo pannolino cambiato a mia nipote....fu uno psico-dramma! O_O
Ahah uno non è niente 😂È la ripetizione che devasta... 😂😂
SPETTA SPETTA SPETTA hai detto SAITAMA?!?! Ma io lo adoro!!! Ho delle battute fantastiche salvate sul cell 😁 se le riesco a recuperare dopo le posto.
È così normale in certe occasioni, che mi fa sbellicare dal ridere
Sì è divertente 😁
Anime TOP del 2017 per me. E' incredibile come siano riusciti a costruire una storia così coinvolgente (ed anche ricca di colpi di scena) basandosi su un personaggio... invincibile. Meraviglioso :D
Confermo tutto!