Dopo Chorous e Phaser concludiamo il trio di effetti di modulazione con questa lezione dedicata a Flanger.
Flanger
L'effetto Flanger in Ableton Live ha una somiglianza molto profonda con Phaser, sia in termini di design dell'interfaccia sia che in termini di utilizzo.
Il Flanger funziona ritardando il suono per una infinitesima quantità di tempo, e quindi rimescolando di nuovo il suono originale a quello elaborato. Questa elaborazione produce cambiamenti costruttivi e distruttivi risultanti dalla relazione tra le diverse frequenze del suono processato, creando un suono simile al movimento caratteristico di un filtro band-pass attraverso le frequenze.
Il Flanger ha una finitura metallica più forte rispetto al Phaser. Il suo suono può essere piuttosto intenso settando dei valori alti del parametro "feedback".
Piccola nota storica: Sino a non molto tempo fa l'effetto flanger poteva essere riprodotto solo suonando due registrazioni identiche sui nastri in modo sincrono, quindi, toccando uno dei bordi delle bobine si spostava leggermente il tempo di una delle registrazioni. Flanger oggi fa lo stesso effetto con effetti digitali e di sicuro molto meno caserecci.
Filtro Hi-Pass
Come ho detto prima, Flanger crea una copia del segnale in ingresso e lo rimescola con l'originale, creando dei piccoli ritardi. Ciò si traduce in una sorta di "sfasamento" attraverso l'intera gamma di frequenze del segnale in uscita.
⚠️ Il flanger applicato sui suoni bassi, molto spesso porta a effetti disarmonici (non tonali), che rendono le parti melodiche più "sporche", meno "chiare". Per ridurre questo effetto, si può saltare il segnale di input attraverso il filtro Hi-pass. Quando il segnale ritardato viene nuovamente mixato con il segnale originale, il flanging avrà solo un effetto sulle alte frequenze, lasciando intatte (quindi escluse dall'elaborazione) tutte le basse frequenze.
Dry/Wet
Beh, ormai spero sappiamo tutti perfettamente di cosa è responsabile questo controller. Molto sinteticamente, umenta o diminuisce l'influenza del plug-in sul suono originale.
Ritardo e feedback
Sembra quasi lo stesso del controllo X-Y del Phaser.
Con i movimenti che si eseguono al suo interno l'interfaccia grafica esegue le stesse funzioni:
i movimenti orizzontali del cerchietto giallo regolano il tempo di ritardo (Delay Time) e i movimenti verticali regolano la risposta (feedback).
Dal momento che Flanger manipola il tempo di ritardo del segnale, il segnale in uscita porterà con se anche piccoli scostamenti tonali che verranno associati al parametro Delay Time.
Se il tempo di ritardo aumenta, il tono del segnale elaborato aumenterà leggermente. E se si ruota la manopola di feedback su valori più alti, il tono cambierà ancora più nettamente.
C'è anche un pulsante di inversione di polarità +. Ascoltate come cambia la natura del suono cliccando sul segno + appena sotto l'interfaccia grafica.
Envelope e LFO
Queste due sezioni sono copie esatte di quelle presenti nei plug-in Phaser e Auto Filter che ho descritto in precedenza, tranne per il fatto che qui il tempo di ritardo nel Flanger è soggetto a modulazione.
Tra i plug-in di modulazione per alcuni motivi, potrebbe essere incluso anche l'effetto Reverb, ma ho deciso di trattarlo separatamente.
Questo è tutto per ora alla prossima lezione! A prestissimo!
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Trovo davvero interessantissima la tua lezione complimenti davvero!
grazie dell'apprezzamento @steemsexy sono felice che ti sia piaciuta
up voted and re steem
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Ciao ottima spiegazione. Il Flanger è uno di quelli effetti a mio avviso da utilizzare con le pinze, è molto facile rendere la traccia sfasata. Parlo dei principianti ovviamente, se si capisce cosa si sta utilizzando è difficile sbagliare.