Il Mondo delle Idee, l' Iperuranio:

Il Mondo delle Idee, l' Iperuranio:

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La saggezza di Albus Silente, personaggio creato da J.K Rowling per la saga dei romanzi di “Harry Potter”, senza dubbio trae ispirazione dai filosofi greci classici.
Sono molti gli insegnamenti che si possono trarre dalle sue parole, ed in particolare questo è uno dei miei preferiti, perché ho sempre guardato romanticamente l'esperienza sensoriale ed emozionale come ad una manifestazione concreta, seppur invisibile della realtà.
Rifacendomi appunto al concetto di “Iperuranio” donatoci dal discepolo di Socrate, Platone.


Infatti il primo a teorizzare l'esistenza di una realtà metafisica alternativa a quella materiale è stato il nostro Platone, noto filosofo greco vissuto tra il 428 ed il 348 avanti Cristo ad Atene.

Egli immaginò che il mondo materialmente tangibile in cui viviamo coesistesse e si originasse da un mondo la cui realtà fosse astratta, invisibile, intangibile e perfetta.
Tutto ciò per riuscire a spiegarsi l'esistenza razionale del pensiero, delle emozioni e dell'anima.
In poche parole secondo il filosofo, la nostra esistenza corporea, legata al mondo materiale che noi indichiamo come realtà, viene da noi creata originandosi nel mondo perfetto da cui nascono le idee.

Egli denomina questa realtà metafisica perfetta ed astratta come “Iperuranio”,
ovvero “luogo sopra il cielo” o “sopra il cosmo”, ciò perché nella concezione del tempo si pensava che lo spazio finisse una volta raggiunto il cielo.


Questa concezione la si può intravedere anche secoli più tardi, nel '500, con un romanzo intriso di tradizioni direttamente arrivate dal medioevo, e dunque romanistiche, ma anche postume all'assorbimento della cultura greca da parte di quest'ultimi.
Parliamo dell'Orlando Furioso dell'Ariosto, che per descrivere la “perdita del senno” del protagonista dovuta al tradimento in amore, dice che esso andrà a perdersi sulla Luna.
Questo ci fa capire quanto continuasse ad influire anche indirettamente questa dottrina di Platone.

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Platone sosteneva che le nostre idee ci arrivassero direttamente da questo mondo perfetto, e che noi creandole e rendendole concrete non avremmo mai raggiunto la perfezione a cui ci stavamo ispirando. O ci saremmo semplicemente molto avvicinati.

(Ricordo bene la spiegazione che ci fece la professoressa a riguardo, fu molto semplice, ci disse di pensare ad una sedia, e di descriverla, venne fuori che ognuno aveva pensato ad una sedia diversa, e ciò perché ognuno di noi era stato ispirato dal proprio iperuranio e dal proprio concetto di perfezione.
Probabilmente nella sua dialettica Platone si sarebbe rifatto allo stesso stratagemma per impedire di confutare la tua teoria.)

Se questo mondo è intangibile e perfetto, noi come facciamo a sapere della sua esistenza? Platone ci avrebbe risposto semplicemente dicendo “tramite l'intelletto”, poiché anch'esso intangibile ed immateriale, esattamente come il pensiero e le idee.

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Ma molto probabilmente la sua risposta non si sarebbe esaurita in questa risposta banale.
Infatti, con questo avrebbe posto le basi per rafforzare la sua tesi sull'immortalità dell'anima.
Per lui l'anima originaria dell'Iperuranio, nasce pura, invisibile ed intangibile, perfetta.
Dopo la morte vi fa ritorno, ma prima di reincarnarsi e “trasmigrare” in un nuovo essere vivente, apparentemente dimentica tutto, ed è condannata ad avere ricordi di una realtà perfetta, verso la quale cercherà di protendersi per tutta la durata della sua forma terrena.
Man mano con l'esperienza e con una maggior consapevolezza delle emozioni, riacquisterà la memoria sensoriale perduta.
Ma solo scegliendo di fare il bene potrà elevarsi, solo scegliendo di vivere nel giusto e nell'etica, allontanandosi da ciò che è terreno e materiale.
Chi al contrario agirà guidato dal tangibile verrà condannato alla cecità delle illusioni, ed all'infelicità.

Infatti questa contemplazione delle idee potrà fare dell'individuo un amante della verità o un bruto.

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Questa dottrina sarà il mattone su cui poggerà la “Repubblica” di Platone, in cui egli immaginerà (erroneamente) a capo del governo i pensatori privilegiati dal poter vedere la realtà e guidare il popolo incapace di andare oltre la materia.


Mi fa sorridere il pensiero di aver immaginato di scrivere un articolo più dettagliato e meno dispersivo, ma anche questa volta il mio iperuranio mi insegna che posso sempre cercare di protendermi verso la perfezione ed il miglioramento.
E poi chi mi dice che il mio concetto di perfezione non sia diverso da quello di qualcun altro? Per il resto posso sperare di non aver perso il “senno” sulla Luna nel mentre ;) .

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