Sì, lavorare a scuola significa prearare lezioni e correggere compiti a casa, senza feste e domenica, spesso. E, se vogliamo comprendere nel “lavoro” anche il pensiero continuo su questo o quell’alunno, su questo o quel pezzo di programma o di verifica, non si stacca mai del tutto.
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Immagino, non è mai finita. Mi spiace un po' se penso a tutti gli insegnanti che ho fatto impazzire a scuola, ero un tantino vivace diciamo :).
Meglio vivaci che morti de sonno ;)