Viaggiare apre le porte della mente. Ci avvicina a una nuova bellezza, a nuove forme di pensiero, a nuove idee.
Il diverso diventa conosciuto, lo straniero un amico, la differenza qualcosa da cercare sempre per sete di scoperta.
Non a caso l’atto del viaggiare è una “moda” europea nata nel XVII secolo con uno scopo preciso. Si chiamava “Gran Tour” questo lungo viaggio dei giovani borghesi e aristocratici e il suo fine era la conoscenza. Leggere e studiare andava bene, ma per capire, scoprire, comprendere e sapere era necessario recarsi nella patria della materia studiata, nella città la cui architettura era materia di studio, vedere i quadri dipinti dai grandi artisti di cui si leggeva nei libri, ammirare i luoghi che avevano ispirato poesie, romanzi, poemi, saggi, filosofia, idee.
Come si potevano capire le dinamiche politiche di un popolo senza conoscerlo?
Come si può immaginare il sapore di un piatto locale senza assaggiarlo?
Come si può intuire la giusta sfumatura di blu utilizzata in un dipinto senza osservarla?
Era un’epoca in cui viaggiare era un lusso concesso a pochi, una necessità educativa. Senza viaggio, non vi era conoscenza.
Nei decenni e secoli successivi questa moda si è diffusa ed è diventata ciò che oggi tutti conosciamo e diamo per scontato: il turismo.
Il processo si è invertito. Conosciamo anche senza viaggiare.
Conosciamo un posto senza averlo mai visitato o visto, l’abbiamo visto in film, fotografie, video, cartoni animati, letto in racconti, storie, saggi, poesie. Abbiamo una vaga idea di familiarità al pensiero di una città o di un popolo. Sappiamo come sono, cosa fanno, che abitudini hanno, ma non li abbiamo mai visti. Il nostro immaginario è globalizzato, la mente è aperta, ma spesso senza mai arrivare fin laggiù, a toccare con mano cose tanto spesso pensate.
Poi decidi. Pianifichi, compari prezzi, prenoti, scegli alberghi, airbnb, mete, itinerario.
Poi arriva il momento di partire, finalmente. Hai scaricato tutte le APP necessarie per affrontare il viaggio anche laddove non dovesse esserci connessione Internet.
Le fondamentali sono senz’altro Tripcase per gli itinerari e le tappe del viaggio e Maps.me con le Mappe offline di Google Maps per orientarsi nelle varie città.
Le guide cartacee sono nello zaino assieme al timetable degli orari dei treni.
Il voucher per ritirare il Japan Rail Pass è vicino al passaporto.
La meta è il Giappone. Un viaggio on the rails, perché viaggeremo tantissimo in treno.
Saranno 15 giorni indimenticabili e le tappe saranno:
- Kyoto: capitale dell’impero giapponese per quasi mille anni, ricca di templi, storia antica e cultura, è patrimonio dell’UNESCO.
- Nara: antica capitale dell’impero, è la città dei cervi che si incontrano passeggiando nei parchi e per le strade.
- Kanazawa: Città sul mar del Giappone, è la città dei samurai e di alcuni dei giardini più belli del Giappone.
- Tokyo: non ha bisogno di presentazioni :)
E sei sul treno diretto verso Fiumicino, carica di bagagli e felicità.
è agosto, fa caldo, e l’unica cosa che ti impensierisce un po’ è il rischio di piogge o temporali durante i giorni che trascorreremo a Tokyo, a fine vacanza. Guardi il cielo e speri che il vento spazzi via le nubi.
INFO PRATICHE
Se avete intenzione di girare tra diverse città, conviene viaggiare in treno e perciò munitevi del Japan Rail Pass, un pass che permette di prendere senza limitazioni determinate categorie di treni, i famosi bullett train, e acquistabile solo online e al di fuori del giappone, perché riservato ai turisti. Arriva tramite corriere espresso in un giorno. https://www.japan-rail-pass.it
Per entrare in Giappone non serve il visto, va compilato un modulo che consegnano in genere durante il volo, che va presentato alla dogana in aeroporto.
Per i voli, consigliamo SkyScanner o Expedia per trovare offerte. Noi abbiamo viaggiato con Alitalia e Japan Airlines e ci siamo trovati benissimo.
Per i pernottamenti, come sempre consiglio vivamente AirBnb, che abbiamo scelto sia a Kyoto che a Tokyo. A Kanazawa invece abbiamo deciso di pernottare in un classico Ryokan, un albergo tradizionale giapponese che conserva l’atmosfera e l’architettura del periodo Edo (pavimenti di tatami, bagni esterni con Onsen, giardino zen, porte e pareti di carta e legno).
Con le carte di credito non abbiamo avuto problemi, abbiamo però sempre utilizzato carte nel circuito mastercard. per non rischiare, abbiamo sempre avuto la cura di portare contanti con noi.
Per lo shopping inutile dire che a Tokyo c’è di tutto. Kyoto è famosa per la ceramica, quindi se vi piace il genere non potete evitare un giro tra i meravigliosi negozietti di artigianato a conduzione familiare.
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Grazie del commento e dell'invito!
Ce l'hai fatta @stella87s ! https://steemit.com/ocd/@ocd/ocd-international-daily-issue-1 :)
Belle le foto e utili le informazioni. Ammesso che mai andrò in Giappone.
Devi Paola. In primavera. Una poesia <3
Great post
Moto carino....utile il tip sulla rail pass. 👍
Nice photo n post.. keep it up
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