E fu così che i social network, da essere il posto per eccellenza dove chiarificare quotidianamente e a gran voce la potenza del pensiero individuale (attuato quasi sempre condividendo post altrui e mai scrivendo di proprio pugno... ma vabbè) a suon di "io sono la pecora nera ;)" e "forever controvento ;)" e "No grazie! Io penso con la mia testa ;)" Un bel giorno si ritrovarono - i social - a esser teatrino del più bieco spettacolo del (non-)pensiero unico. Personalmente ho sempre considerato l'opinione diversa dalla mia come ricchezza, e se talvolta non come tale, almeno come stimolo, a rivedere la mia o a corroborarne la fermezza. Il nuovo che avanza vede la maggior parte delle persone ammassarsi nell'intenzione di essere/sembrare seri e plausibili (forse perché inconsciamente avvertono la povertà che li riempie... o li svuota) e questo li porta a dover prendere per naturalmente incontestabile e legittimo qualsiasi cosa gli venga iniettata nella zucca, per forza di cose dalla stampa e dalla tv (come se l'italia fosse ai primi posti per la libertà di informazione)
Senza arrivare per forza alle esagerazioni, pare che in questo periodo chiunque manifesti un'opinione un pochettino diversa da quella che generalmente viene considerata come ipotesi più plausibile, viene tacciato di complottismo, fino al ritardo mentale. Basta il numero spropositato di quante volte scrivete "chiedo per un amico" alla fine di ogni frase, a far intuire che cercate a tutti i costi di farvi scorgere come gente "perfettamente inserita". Eppure io me lo ricordo il casino che facevate, per esempio col 5g, quando si cominciava a nominare di sfuggita il possibile passo avanti dal 4 al 5g. Adesso chiunque manifesti una minima titubanza riguardo al 5g è un coglione, come se i vostri cellulari del cazzo non fossero un cancro permanente a portata di mano, ora invece pur di dire a qualcuno che è un coglione e che voi siete YEAH! Siete disposti a dire che i cellulari e il wi-fi non fanno più male. Per non parlare delle aggressioni a chi condivideva il video del laboratorio di Wuhan poi risultato estraneo al CoronaVirus. Come se fosse normale che in un laboratorio di Wuhan si creino e manipolino virus come fossero gattini. Quando è venuto fuori che il video non era riconducibile al Covid-19 daje a impalare tutti quelli che avevano mosso forti critiche su quel video. Io personalmente sarei molto più rilassato se a fuoriuscire da quel laboratorio fosse stato proprio il virus attualmente in circolo, invece di sperare che stiano avendo a che fare attualmente con uno più innocuo e che lo stiano manipolando con più cura. Ma neanche questo vi crea più raccapriccio. Pur di far parte del pensiero unico globale avete semplicemente dato dei coglioni a chi associava quel video al Covid-19, dimenticando irrimediabilmente che la sventura principale è che si creino e manipolino virus! Mentre vi rovinate le mani coi gel idroalcolici e vi storcete il naso con le mascherine H24.
Come se fosse acclarato che ad uccidere Falcone e Borsellino siano stati quattro pecorari analfabeti. Come se ad uccidere Aldo Moro fossero state per davvero le brigate rosse. Ecco, se quel fattaccio fosse accaduto in questo preciso momento storico e qualcuno sui social network avesse ventilato l'ipotesi che dietro, probabilmente c'era dell'altro, che la faccenda puzzava, avanti a dargli del coglione, del complottista, del ritardato, e via dicendo. Siete talmente fottuti dall'idea di rimanere soli nel vostro pensiero, che il pensiero non vi appartiene neanche più, semmai vi fosse mai appartenuto qualcosa di lontanamente simile al pensiero, ma a voi non è mai appartenuto, vi siete fermati, quando vi è andata bene, alla volgarità dell'opinione. I più grandi pensatori hanno sempre mosso forti perplessità sulle loro stesse opinioni, qua invece più scemi si è più si è convinti del proprio dire. Da una parte e dall'altra, che sia quella del "pensiero globale" o del "complottismo" (e mai avrei pensato di dover ammettere che questi ultimi verità certe ne hanno meno di quegli altri), pare non esista più la messa in discussione delle (mai) proprie visioni, solo la distruzione di quelle dell'altro. Un bacio grandissimo
Grande articolo! Condivido al 100%.
La cosa divertente é che, come in 1984, la "verità" cambia quasi giorno per giorno!
Quindi é tutto un affannarsi a dare del coglione oggi a chi professa la stessa verità che tutti professavano ieri...
Si, e la verità di uno diventata ogni giorno la verità di tutti 😴
@tipu curate 1
Grazie mille 🙏🎉
Prego, caro amico, un post che ho letto senza problemi tutto d'un fiato, ho apprezzato molto la dialettica priva di fronzoli ed esplicita, pane al pane e vino al vino, senza tante pugnette...
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Sapevo che ti sarebbe piaciuto, siamo della stessa pasta
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Bellissimo post, condivido in pieno ciò che sostieni!
Grazie mille 🙏😊
Come non essere d'accordo dopotutto il professor Eco sottolineo' in tempi non sospetti quanto i social abbiano dato voce agli imbecilli!
Tutti sanno tutto e nessuno vive nel dubbio, unica fonte di intelligenza!
Conosco persone che impazziscono e si arrabbiano per un post di uno e poi vanno a pranzo con chi le cose le dice alle spalle, esempio di grande contraddizione. Un poco come voler vivere nella propria ignoranza, non sapere mi rende felice. L'essere umano fugge il confronto. Mi è capitato poche volte (fortunatamente) nella vita di chiedere un confronto con le parti implicate per chiarire delle cose ed ogni volta mi è stato negato...perché? Immaturità? Debolezza? Torto marcio? Paura? Superficialità? Forse tutto insieme...insomma la gente sputa sentenze ma non accetta il confronto, scappa fugge, blocca... Ai tempi dei social!
Quaquaraquà...
!BEER
Ai tempi dei social per avere un certo seguito è più facile seguire il flusso che andare controcorrente.
Poi ciò che più m'infastidisce è il sostenere tesi solo perché l'ha detto qualcuno che a sua volta l'ha sentito da...
Anch'io non lo sopporto, per questo amo i confronti, per arrivare alla fonte non alle chiacchiere da bar, che vanno sicuramente bene, ma se fossero solo al bar! La gente preferisce, come dici tu, ascoltare chi gli fa comodo. Io sono sanguigna e parlo in faccia e quindi...scomoda!
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Ognuno ha le sue idee e il suo pensiero...pensare che il proprio pensiero possa essere sbagliato indica grande autocritica e intelligenza...
A me personalmente piace discutere di tutto anche delle idee che non condivido per niente...ma se l'idea che non si condivide è il motivo per offendere o attaccare l'altro dietro c'è sempre qualcosa che non va...insoddisfazione e debolezza ad esempio
Concordo con tutto quello che hai scritto @claudio83
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Bravo @libertycrypto27, per questo ci troviamo su tante cose, in primis il confronto!
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.Concordo in pieno, il confronto prima di tutto ma il confronto esiste solamente se c'è l'ascolto dell'altra parte, altrimenti non esiste, esponi le tue ragioni 1, 2, 5 volte, ascolti le ragioni della controparte lo stesso numero di volte, le confuti su basi logiche e non campate in aria, se vedi che la questione non si smuove alla fine passi oltre. Se poi l'altra parte inizia ad offendere, con maggior ragione passo oltre.
Queste osservazioni sono molto giuste ma presuppongono il distacco emotivo; diverso è il caso quando l'altro interlocutore è qualcuno a cui si vuol bene. Io personalmente l'ho fatto quando mi è capitato e ho risolto, nonostante le offese ho cercato di capire, momenti di vita, situazioni, dolori, problemi di salute. Nessuno può giudicare la vita di un altro, se le scuse sono sincere, e le motivazioni valide, si accettano. La vita dipende sempre da quanto vuoi bene ad un'altra persona, alla fine è molto semplice. Penso che se uno sta veramente soffrendo e colui/colei a cui vuoi bene va a brindare beh...preferisco una brutta parola ma detta in faccia a cui poter rispondere ed eventualmente chiarire, piuttosto che aggiungere dolore a dolore!
Mio avviso personale! Dopotutto siamo esseri umani e come tali sbagliamo, se poi uno vede cose che non ci sono allora si entra in sfere psicologiche diverse.
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