Sul marketing penso siamo messi bene in realtà, molte dapps di punta di Hive vengono utilizzate a livello globale più di blockchain mainstream.
Il vero valore di HIVE come token sta nelle resource credits, nel momento in cui una dapp scoppia di successo, ha talmente bisogno di RC (quindi HP) da rubare al mercato che l'offerta in circolazione va a calare drasticamente.
E' sufficiente notare come questo leggero pump degli ultimi giorni ha drasticamente ridotto sia staking e curation rewards che le quantità di RC disponibili a parità di stake rispetto ai tempi peggiori di qualche mese fa.
Sponsorizzare un logo, un nome ed un sito sono soldi buttati, bisogna puntare sulle dapp, poi gli utenti di quelle dapp supporteranno il prezzo di HIVE semplicemente usando la dapp senza nemmeno sapere di essere su Hive.
Mhmhmh, non sono molto d'accordo sul fatto che si sia ben messi con il marketing. Convengo che occorre puntare sulle applicazioni, ma non vedo applicazioni particolarmente note fuori dall'ambiente Hive e crittovalute.
Lo stesso Splinterlands, l'applicazione più nota e "di successo" ha pochissimi giocatori attivi, tanto da non riuscire a confrontarsi con un discreto gioco indie distribuito su piattaforme come Steam. Tanto da minacciare di andare su altre blockchain con più visibilità se non avesse ricevuto fondi.
Non nego le enormi potenzialità (velocità, economicità e incensurabilità su tutte, seguita dall'anonimità), di cui sono perfettamente consapevole. Anzi a questo proposito aggiungo che anch'io, se la vita non mi riserverà altri brutti scossoni, confido che sarò ancora dopo la prossima bull run ed anche quella successiva e quella dopo ancora: non ho nessuna prospettiva di uscire da Hive, come da bitcoin, proprio perché credo nelle ENORMI potenzialità, che anzi mi piacerebbe riuscire a cominciare a cavalcare anche come realizzatore di applicazioni, in un futuro che però vedo scivolare sempre più lontano per me.
E sono d'accordo che anche sponsorizzare un logo o la critto in sé non porti valore a lungo termine, sebbene le altre crittovalute ne traggano benefici maggiori nel breve termine, soprattutto in occasione delle bull run. Ma non aver una gestione centralizzata (che per me è un vantaggio e senza la quale non sarei presente) obbliga Hive a comportarsi come ... un diesel: affidabile e potente, ma senza uno spunto se non trainato. A me sta bene anche così, visto che non sono qui né per speculare né arricchirmi, ma non posso non osservarlo, perché invece le persone sono attratte più dagli aspetti speculativi.
Sulla speculazione purtroppo si basa l’intero mercato, pure BTC nessuno lo usa per pagare, ha la nomea e la fortuna di venire considerato bene rifugio con potenzialità di crescita ancora elevate, ma per il resto è come speculare su orologi o quadri.
Hive soffre delle stesse meccaniche, o direi ancora peggio perché si basa ancor di più su componenti umane, quindi quando gli utenti se ne vanno e vengono in base al sentimento di mercato del momento, anche il valore del token si comporta come un’altalena.
SplinterLands è un esempio che oggi si può usare, ma alla lunga se tutto va bene sarà una goccia nell’oceano.
Sono cose che il mercato offre già ma che non trovano utilizzo ad ora nel mondo reale, non è detto che rimarrà così per sempre però, ogni tecnologia ha la sua curva di adozione, penso che troppe persone già nel mondo crypto sopravvalutano la velocità con cui tutto questo prenderà forma, ci vorrà ancora più di qualche anno, nel frattempo si specula, è inevitabile.
Si appunto, e per scopi speculativi il marketing di crittovalute che hanno alla base aziende ed individui centralizzati fornisce loro un vantaggio competitivo su Hive, che invece si muove in maniera disordinata e spesso incoerente. Per questo temo che a questa bull run perderà un giro rispetto a blockchain molto meno interessanti, ma più ... di moda o a meme coin appositamente lanciate da influencer vari. Perché il vero valore di Hive emerga serve più tempo.