Risposte agli amici

in Olio di Balena2 years ago

Nel mio articolo di ieri mi sono lasciato andare ad uno sfogo personale, che è assolutamente fuori dal mio stile di vita. Sono abituato da sempre a interiorizzare tutto, non lasciando mai trasparire nulla o quasi, probabilmente anche a causa delle necessità implicite al mio lavoro, con il quale occorre saper chiudere i propri problemi personali in un cassetto, per esser libero di comunicare con efficacia con clienti, collaboratori e concentrarsi in pieno in quello che si sta facendo. Ma stavolta non sto proprio più riuscendo a farlo, la diga non regge più e sta per crollare.

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In tutta sincerità non riesco neanche più a riconoscermi. Io ero quello che aveva sempre la soluzione per tutto e per tutti, che riusciva a sollevare lo spirito degli altri, dando nuova carica e stimolando alla ripartenza. Me lo riconoscevano sempre tutti chiedendomi dove trovassi le energie. Ecco appunto, trovavo l’energia sapendo di poter contare su certezze, quelle stesse che ora si sono sgretolate davanti. Io che non avevo mai paura di nulla e di nessuno, che riusciva in un modo o nell’altro a trovare il modo di superare gli ostacoli, affrontandoli direttamente o girandogli attorno, ora mi rendo conto di provare per la prima volta la paura del futuro. Ho ricominciato tante volte partendo da zero o quasi, sono al punto in cui temo di non riuscire a farlo di nuovo. Sarà perché il colpo stavolta è stato pesantissimo o per una questione di età, non lo so. So che non riesco più a mettere insieme le idee, che cozzano le une con le altre, trascinandomi alla deriva.

Ma con questo post volevo rispondere agli amici di Hive che mi son arrivati in soccorso ieri con i loro commenti: @fedesox, @tosolini, @libertycrypto27, @pousinha e @mad-runner, con il quale ultimo ho avuto modo di scambiare due parole anche su Discord e quindi conosce alcuni particolari in più che per ovvie ragioni non posso scrivere pubblicamente su blockchain perché non riguardano solo me. Vi ringrazio per le vostre parole ed i vostri consigli, innanzi tutto. E per lo stile con cui, non avevo dubbio, sono state espresse. Sono sicuro che se avessi esternato così su altri social avrei ottenuto risultati ben diversi, in cui si sarebbero scatenate reazioni di critica nei confronti di mia moglie, magari solo per appoggiarmi, ma delle quali veramente è l’ultima cosa di cui ho bisogno, anche perché i miei sentimenti nei suoi confronti sono del tutto intatti, nonostante la sofferenza che mi sta infliggendo.

Vengo dunque a rispondervi. Avete tutti ragione per alcuni versi. Innanzi tutto sono razionalmente consapevole che come dicono molti di voi farei bene a chiudere la porta al più presto e guardare avanti. Ma non è così semplice. Anche se so che la situazione è irrimediabilmente compromessa, come dice @tosolini, non è semplice, per i motivi che non posso indicare, chiudere tutto e varcare nuovi portoni. Non perché per alcuni in situazioni genericamente simili sia più facile che per altri, ma perché la mia situazione non è proprio la classica situazione analoga. Anche se so che non ci saranno ripensamenti, almeno a breve termine, e che non si potrà mai ritornare al punto di partenza come se nulla fosse accaduto. Perché la situazione è tale che la volontà delle persone in questa situazione conta relativamente poco essendo più, in qualche modo, una questione di possibilità. Mi rendo conto di esser criptico, ma non posso scendere in dettagli e forse solo @mad-runner riesce a capire quello che scrivo proprio in virtù delle poche parole che ci siano scambiati su Discord. Tali ripensamenti, se anche potranno esserci, difficilmente saranno stabili e porteranno ad una soluzione duratura, temo, almeno nel breve tempo e se non intercorreranno altri accadimenti che al momento sembrano impossibili.

Per quanto mi riguarda sarei pronto ad aspettare per l’eternità, ma temo che se e quando ciò avvenisse, non avrei più la forza di ripartire nuovamente. Purtroppo proprio questa ineluttabilità della situazione che, come detto, per certi versi non è voluta da nessuno, rende il tutto ancor più insopportabile.

Caro @mad-runner, proverò a vedere se riesco a resistere a rimanere qui in Albania. Ma anche su questo nutro molti dubbi e come detto sono in una situazione in cui il futuro, per la prima volta in assoluto, mi spaventa. Sto cercando, visto che la situazione dell’azienda penso sarà a breve compromessa in maniera irreparabile, un nuovo lavoro. Domani mattina dovrei sostenere un colloquio e se tutto andasse bene dovrei cominciare il 22 agosto, appena l’attività ripartirà dopo Ferragosto. Ma non è semplice, perché se è vero che qui la vita costa meno, anche gli stipendi son molto più bassi, anzi in proporzione lo sono ancor di più: è il motivo principale per cui i giovani vogliono tutti scappare da qui. Nel caso in cui dovessi riuscire ad ottenere il lavoro arriverei a prendere 60mila lek mensili, poco più di 500 euro, che sono quasi il doppio di uno stipendio normale, per i primi 3 mesi e 70mila fra 90 giorni. Sono sufficienti a sopravvivere per me solo: sarebbero assolutamente insufficienti ad un ritorno alla vita di coppia. Probabilmente accetterò doppi turni e turni notturni, così da incrementare l’importo, se saranno, come spero, disponibili. Anche Hive potrebbe, come dici, dare una bella mano, ma come raccontai già tempo fa, qui non è semplice monetizzare le crittovalute, visto che nessun exchange è operativo in Albania: dovrei affidarmi a complicati, costosi ed inaffidabili cambi p2p.

Ma il problema del rimanere qui non è tanto, o non solo, quello economico, ma proprio quello della vita quotidiana. Sono in un paese straniero di cui, nonostante tutto il tempo, non parlo la lingua. Ed in cui la gran parte dei problemi seri si risolvono accordandosi, ovviamente in albanese, con relazioni personali da cui sono tagliato fuori. Poi ci sono i problemi burocratici, considerato che il mio permesso di soggiorno qui è per ricongiungimento familiare. Avendo un’azienda non sarebbe impossibile ottenere un rinnovo per motivi di lavoro, ma non sono nelle condizioni, ora, di affrontare beghe burocratiche. Magari sono tutti problemi che riuscirei, in condizioni normali, a superare non dico facilmente ma comunque senza troppi problemi, ma come dicevo ora mi spaventa pensare di dover affrontare tutto e da solo: mi sembra di nuotare contro corrente lungo un fiume in piena. D’altra parte anche tornando in Italia non saprei proprio che fare, visto che non ho più nulla e niente, se non la disponibilità della casa genitoriale, ma tornare a vivere ad oltre 50 anni a casa con i miei senza prospettive chiare, per me che sono sempre stato economicamente indipendente da quando avevo 14 anni, è altrettanto angosciante che rimanere qui. So di sembrare eccessivamente lamentoso, ma sono davvero distrutto moralmente.

Sort:  

Sono campi dove non si vorrebbe mai giocare, questi di cui stai parlando tu, perché estremamente pericolosi ma soprattutto dolorosi, per l'anima e per il nostro cuore, ed è pure molto difficile dare dei saggi consigli, perché ogni situazione è diversa, perché ogni persona è diversa, per cui si rischia di dire quella mezza parola in più che a volte può suonare male, fatta questa piccola premessa, questo post mi ha fatto cadere le palle per terra, non te lo nascondo, ma per un semplice fatto e motivo, perché speravo che la tua permanenza in Albania fosse più facile e agevole, purtroppo abbiamo un'età che è molto problematica, non siamo vecchi e decrepiti, ma non siamo nemmeno più giovanotti, per cui è dura, molto dura, cercare di far quadrare il tutto...

Forse il tempo porterà un po' di buoni consigli, forse servirà a poco o nulla, di certo aiuta, perché fornisce delle indicazioni, sta a te cercare di capire quali siano, purtroppo è tutto tranne che facile, ed è quello che vorrei per te, delle cose facili da risolvere, da capire, da comprendere, perché di casini ne hai già troppi da risolvere, coraggio, caro @garlet, coraggio, ti capisco in pieno, diverse volte ho visto lo spettro di dover tornare a vivere con i miei genitori, non è per nulla piacevole, perché la si avverte come una sconfitta, come un fallito, ma considera che, in ultima analisi, se dovesse essere, non saresti certo il primo e nemmeno l'ultimo, anche se il cuore mi dice che il migliore augurio per te sarebbe quello che tu possa risvegliarti domani mattina come se nulla fosse successo, purtroppo è un'eventualità veramente difficile che accada...

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Mi spiace davvero tanto😭. Ma non immaginavo che non parlassi l'albanese dopo tanti anni di permanenza (tranq., non è una critica, ci mancherebbe, unicamente non me l'aspettavo). Sto capendo che, date le similitudini che avevo rilevato con i lidi latini, l'Albania quanto a risoluzione dei problemi è una sorta di Brasile e Argentina alla decima potenza (anzi, forse ci sono molte più somiglianze con il Messico, da questo punto di vista). La questione burocratica è identica al Mercosur: anche da noi chi divorzia perde il visto di ricongiungimento familiare, specie a seguito della nuova legge migratoria brasiliana del 2017, scopiazzata pari pari dal Portogallo (e a nulla valgono i ricorsi in tribunale). Vi sono tre condizioni che vanno tutte rispettate per rimanere: fedina penale pulita, matrimonio e residenza sul posto di minimo 4 anni e reddito sufficiente a mantenersi (il che è spesso e volentierissimo costituito da lavoro autonomo e impresariale, dato che qua vige un protezionismo degno del medioevo che rende pressochè impossibile anche per ragioni culturali il lavoro subordinato a uno straniero). Da parte mia non ho praticamente mai visto nessuno che non fosse nativo brasiliano lavorare in regime subordinato, al di fuori di medici e professori di lingue straniere, le uniche categorie che sembrano sfuggire alla consuetudine.
Comunque vada, spero che il tuo colloqui di lavoro di domani vada in porto. Lo aggiungo alle mie preghiere della giornata.
Ti posso dare un consiglio amico? Senza alcuna intenzione di offendere. Se proprio dovessi tornare in Italia, mi azzarderei a dire che il fatto di avere genitori ancora in vita e la loro casa è una gran fortuna. Sono infatti venuta a sapere che purtroppo una signora ispanica che aveva divorziato da un brasiliano dopo poco più di un anno era stata sbattuta fuori dalla polizia federale, che le aveva immediatamente ritirato il visto (purtroppo s'era sposata a seguito della nuova legge migratoria, ma anche si fosse sposata prima, qua i diritti quesiti sono tutto un tema, come spiegavo nella mia serie brasiliana) e il giudice amministrativo aveva respinto il suo ricorso nei confronti della decisione della polizia federale. Se nel suo paese latino di origine non avesse alcun familiare disposto a ospitarla, nè una casa dove vivere, a quest'ora sta sotto i ponti.
Se non te la senti di rispondere qui, usa pure il mio contatto telegram. Mi trovi come Nausicaa (Gil) MParisi, foto di un gatto siamese. Mi scuso soltanto che non potrò comunicare in tempo reale perchè a parte il fuso orario sono sommersa di lavoro (grazie a Dio mi sono arrivate 4 alunne, di cui 3 bimbe e 2 piccolissime), ho un viaggio da preparare per la prossima settimane e mi devo pure organizzare perchè al ritorno mio marito dovrà sottoporsi a una mini chirurgia), ma appena ho un buco ti rispondo, tranq.
!PIZZA
!BEER

@pousinha ho provato a cercarti su telegram ma non ti ho trovato. Se vuoi su Discord sono Garlet#1235.

Auguri anche a tuo marito per l'intervento.

La mia volontà è di far tutto per evitare di dover rientrare in Italia. Anche se lo facessi sarebbe solo per il tempo necessario ad organizzare una ripartenza. Visto mai che alla fine diventi un giramondo?

Prova a cercarmi direttamente su Hive Italia Crypto (è il nostro canale telegram): ci ho postato, quindi da lì mi trovi facilmente. Su discord posso provare quando mi sposto di dispositivo al linuxiano (in questo momento sto usando un vecchio scarpone toshiba sat di inizio 2013 che i social pesanti non li regge nemmeno a morire, anzi finisce che crepa prima il notebook che già di infortuni ne ha un buon numero, tra una fila di tasti portanti fulminati e sto a tastiera esterna, una porta USB che non legge più le pendrive, driver obsoleti e una riparazione schermo che comunque lo sta facendo tirare avanti😂).
Guarda, potresti anche diventare un nomade digitale. La cosa tra l'altro piacerebbe moltissimo anche a me, non fosse che una bruttissima SII dai sintomi simili al morbo di Crohn mi costringe a limitazioni alimentari che nemmeno un diabetico: di fatto devo seguire norme alimentari simili ai celiaci affetti da allergie multiple, oltre al glutine. Purtroppo quando si ha a che fare con le MICI e una SII particolarmente grave, i viaggi lunghi e frequenti sono interdetti. Anzi ultimamente devo dire che è un'altra vita rispetto a circa 3 mesi fa, da quando ho iniziato una cura massicia di yoghourt greco (latticino che purtroppo avevo eliminato per errore 5 anni fa, supponendo mi stesse facendo male e invece era il pane), a seguito di, non ci crederai ma è andata veramente in tal maniera, un'illuminazione arrivatami dopo mesi e mesi di preghiere perchè non ne potevo davvero più a causa di sintomi che mi risultavano impeditivi per lavorare offline fuori casa. Ok, con il covid lavorare fuori casa era stato per combinazione comunque impossibile, ma dal mese scorso ho ripigliato a insegnare nuovamente offline e senza questa illuminazione divina mi sarebbe risultato pressochè impossibile, considerato che si tratta di bimbe di cui due proprio piccolissime (cuginette tra loro di 2 e 5 anni). Con alunni piccolissimi mi diverto un casino a insegnare, ma mi servono tutte le forze🤣). Ok, nomade digitale proprio non riuscirò, è comunque troppo per i miei organi digestivi da catasta, ma il viaggio di questo venerdì spero proprio di si😁.
Siccome poi avevi rilevato della tua preoccupazione per convertire gli hive in Albania (e si, i p2p sono pericolosi per davvero, non c'è storia e da parte mia li ho sempre evitati peggio della peste: se chi sta dall'altra parte, specie perfetto sconosciuto, decide di fregarti, addio guadagni faticosamente racimolati), scegliendo un paese amico delle cripto non avrai nessun problema a prelevare i guadagni di hive.
!LUV
!PIZZA

Anch'io sono affetto da allergie e intolleranze, ma sono abituato a mangiare solo piatti "grezzi" senza grandi lavorazioni, dove gli ingredienti in pratica si vedono ed ovviamente non vado, se non in rarissime occasioni, a mangiare fuori. Per me la senape è mortale, uova e soia (che praticamente sono in tutti i prodotti alimentari industriali) sono molto fastidiosi.

Qui in Albania i piatti sono meno elaborati e ricercati e finora non ho avuto più problemi che in Italia su questo aspetto, prestando un minimo di attenzione e mandando al diavolo la pizzeria che mi ha infilato la senape nella capricciosa, per dare un tocco di "personalizzazione", consegnandomela senza preavvisarmi della loro creatività. Sto già prendendo informazioni su El Salvador. Però alla mia età fare il nomade digitale mi sembra inappropriato, ma magari si farà di necessità virtù.

Guarda, pure io evito gli allergeni nei limiti del possibile (glutine, insaccati e fagioli innanzi tutto, poi intingoli vari e a seguire il mais, di cui fino a piccole dosi non elaborate tipo i classici fiocchi di mais, purchè rigorosamente senza glutine, posso permettermi, mentre quanto alla soia l'importante è anche lì che non esagero), ma la mia vita parecchio agitata mi costringe a mangiare fuori oppure a ordinare i pranzi più di quanto vorrei (mediamente una volta a settimana o due mi tocca, niente da fare). Per fortuna le uova invece le digerisco, specie se bollite o in camicia, ma pure strapazzate finora le ho tollerate. E se provassi anche tu con gli yoghourt greci? Non sono però sicura se si possono mangiare in caso di allergia al lattosio (una semplice intolleranza come la mia è aggirabile con la pasticca lattasi e la scelta, ove reperibile, dello youghourt greco delattosato, ma vedo che grazie a Dio passo bene anche la ricottina fresca, sempre con pasticca previa).
El Salvador? Come va con lo spagnolo?
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El Salvador? Come va con lo spagnolo?

Non lo conosco se non a livello ultra-basico, ma sicuramente è molto più semplice da imparare, rispetto ad una lingua con 36 lettere, suoni e parole completamente diverse da quelli italiani (e di qualsiasi altra lingua) e le declinazioni come il latino.

P.s.: Ti contattata su Telegram, trovandoti dal gruppo Hive, ma non hai risposto. Non vorrei aver scritto a qualcun altro.

Appena risposto, scusami, lì per lì non avevo proprio capito che eri tu, anche per il fatto che sono sovraccarica perchè sto trascorrendo giornate infernali: disservizi (in America latina i disservizi di ogni genere sono norma e regola, quindi è bene tu lo sappia in anticipo, visto che ti ci vuoi trasferire) in casa stanno comparendo lavoretti da realizzare (tipo la lampadina che si brucia all'improvviso e correre a ricomprare quella adatta), oggetti da gettare che saltano fuori mentre facciamo le valige, angoli trascurati e prepararci per il piccolo intervento a cui dovrà sottoporsi mio marito al ritorno. Comunque tranq., avevi scritto a me😁

@tipu curate

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Mi dispiace molto per come ti senti, cmq ti posso dire che se tornassi in Italia non è assolutamente una vergogna tornare per un periodo a casa dei tuoi genitori. Sicuramente loro saranno contenti... se posso darti un consiglio , non mollare!
Un caro abbraccio
@luba555

Grazie anche a te per il supporto. E difficile pensare di dipendere da qualcuno nuovamente: è da quando avevo 14 anni che sono indipendente economicamente. All'epoca andavo a scuola e lavoravo. Ora mi sembra assurdo. Comunque come dicevo sotto in un altro commento sarebbe solo per il tempo necessario ad organizzare una ripartenza: non sento davvero più l'Italia come la mia casa. Qui stavo veramente bene, l'unica cosa che mi manca dell'Italia è la lingua, che penso essere bellissima, anche se molto sottovalutata.

Sono tanti anni che vivi in Albania?

Vivo qui da 9 anni

È un bel po' di tempo, ci credo che oramai la senti la tua casa...