Il discorso è molto complesso, perché io da ex-atleta amatoriale, che sono arrivato a fare 100 km di allenamento a piedi alla settimana, ho visto diversi atleti, anche non campioni, fare uso di sostanze dopanti, lo si sapeva perfettamente che era così, io per vincere un prosciutto in più non ho mai preso nulla, certo, carichi calibrati di aminoacidi a catena ramificata ok, integratore di carboidrati e maltodestrine prima di allenamenti pesanti o gare impegnative va bene, ma oltre non sono mai andato, la salute è una sola e ci tengo alla mia, ben diverso è il discorso per i professionisti, in cui un incremento anche leggero delle loro prestazioni può fare la differenza tra piazzarsi tra i primi o rimanere nel gruppo, la questione è molto complessa e articolata, ci sono tre vie da percorrere, la 1° è quella di vietare tutto, anche l'uso di un'aspirina, se ti beccano con qualsiasi cosa sei squalificato a vita, in questa maniera fai uno sport pulito ma le prestazioni precipiterebbero di brutto e forse non sarebbe nemmeno giusto sotto alcuni punti di vista, la 2° strada è quella di consentire tutto, ti dopi, ti droghi, vuoi aumentare le tue prestazioni? Ok, sei un professionista, puoi usare quello che vuoi, se schiatti sono cazzi tuoi, la 3° via è quella usata da tempo, quella attuale, c'è il doping, vietato, l'anti-doping, che cerca le sostanze vietate e gli atleti dopati, ci sono sostanze lecite e altre no, se vieni beccato ti arriva la squalifica, questa forse è la modalità migliore di funzionamento di tutto quanto...
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Bartender: Are you positive?
Credit: theabsolute
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@giuatt07, I sent you anIl problema con il metodo attuale è che il mondo doping è sempre svariati passi avanti a quello dell'antidoping, quindi i test sono facili da evitare o da risultare negativi, e quelli che vengono beccati , quasi sempre, hanno sbagliato il dosaggio o il calcolo del ciclo, non perchè sono più dopati degli altri atleti al loro stesso livello.