Durante il servizio civile alla casa di riposo di Valbondione avevamo il compito di assistere gli anziani e coinvolgerli in attività ludiche e ricreative, dalle 9 di mattina fino alle 16 del pomeriggio. Un giorno, il parroco del paese, un uomo tuttofare, rude, tanto da farmi pensare a tutto tranne che ad una persona al servizio di Dio, ci chiese il favore di imbiancare parte di casa sua.
Il mio socio di avventura, Dario, faceva appunto l'imbianchino e così abbiamo deciso di farlo, per me fu la prima volta non avendo mai provato quel mestiere prima.
Finito il lavoro ci siamo recati dagli anziani per le attività citate sopra. Un giorno, il parroco tornò da noi e ci chiese il favore di verniciare la ringhiera che cingeva tutto l'edificio di tre piani.
Era un bel lavoro e non avendo più fondi per pagare gli imbianchini professionisti pensò a noi,
per risparmiare. Così abbiamo iniziato a verniciare queste inferriate, felici di dare una mano vista la difficoltà della casa di riposo di pagare i professionisti.
Un giorno, mancando cinque minuti alle 16, abbiamo staccato dal lavoro rimettendo tutto in ordine compresi gli attrezzi, per il giorno dopo.
Andammo dagli anziani per salutarli quando arrivò il parroco arrabbiato."Cosa fate qui?"ci chiese."Perché non andate avanti a lavorare?"
Io risposi "il nostro orario è finito, proseguiamo domani siamo venuti a salutare gli ospiti". Ma il parroco si infuriò dicendo cose che non ricordo di preciso tranne il fatto che fossimo dei fannulloni. Forse era convinto che i nostri orari fossero cambiati solo perché per lui stavamo facendo un lavoro più..."vero"? Cosi io mi alterai, credo per la prima volta nella mia vita dicendo che il lavoro lo stavamo facendo e che il nostro orario fosse finito. Gli dissi che poteva scordarsi da parte mia di vedermi ancora al suo servizio rammentandogli che il nostro compito/dovere, era assistere gli anziani come scritto nel contratto e che gli stessimo facendo un favore con i lavori di imbiancatura. Avremmo potuto fare subito gli "stronzi" visto il motivo per cui eravamo li, invece avevamo deciso di dare una mano, senza fiatare. Dario mi chiese di ripensarci ma io gli dissi che se avesse voluto avrebbe potuto proseguire lui.
Trovai l'appoggio del coordinatore delle attività per gli anziani, era lui forse, ad aver fatto richiesta al paese di avere 2 ragazzi per il servizio civile presso la casa di riposo. Il parroco non ci salutò più fino alla fine del nostro servizio, arrivò negli ultimi giorni con un sorriso di circostanza a dirci grazie, ma sapeva di falso. Comunque fu una bella esperienza, io e Dario abbiamo lasciato il segno, e abbiamo un primato. Per almeno 10 anni e forse fino ad oggi, siamo stati gli unici obiettori in quel di Valbondione.
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