La scuola dovrebbe insegnare, fin dai primi passi, le basi della finanza e dell'educazione civica, secondo il modesto parere.
Perché non lo fa? Perché la scuola non deve creare imprenditori, bensì operai, che siano costretti per tutta la vita a dover scambiare il loro tempo in cambio di denaro, ripetendo meccanicamente le stesse azioni, per tutta la vita.
Fortunatamente, con lo studio e l'applicazione, si riesce a scalare qualche posizione in questa gerarchia, fino a capire che, non solo il lavoro non è l'unico modo per fare soldi ma anche che i soldi possono lavorare per noi, non il contrario.
Altra cosa che mi fa parecchio ridere è l'idea che un dottore sia meno schiavo di un operaio.
Anche il dottore, per avere i soldi, deve dare in cambio il suo tempo. Guadagna più soldi per ogni ora che lavora, rispetto a un operaio, ma è ugualmente uno schiavo, solamente più ricco. 😊
Il mondo è cambiato con la prima Rivoluzione Industriale, che ha causato la nascita dell'attuale operaio, inteso come individuo che ripete meccanicamente la stessa azione, collocato all'interno di una catena di produzione in cui ogni operaio svolge solo una parte del lavoro totale.
!BEER
Tutte considerazioni condivisibili. Aggiungo anche che però questa concezione sta andando incontro ad un importante bivio: Intelligenza Artificiale e Robotica sono al contempo un'enorme opportunità o un'enorme rischio.
Hai colto in pieno l'inclinazione che ho dato alla descrizione di operaio.
Visto che si occupa di svolgere poche azioni meccaniche, facenti parte di un processo di produzione più ampio e complesso, vien da sé che, grazie alla tecnologia, prima o poi sarà facili programmare tante macchine in grado di svolgere quelle piccole azioni.
Sta già succedendo ma siamo solo agli inizi.
Non penso, però, che gli operai siano gli unici a rischiare. Pensa agli smart contracts, penso che presto renderanno superflue tante figure professionali che, tra l'altro, si fanno pagare piuttosto care.