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RE: Lezione nr.1: La salute finanziaria e le regole dell’investimento | Lesson 1: Financial Health and the Rules of Investment

in LeoFinance2 years ago (edited)

Purtroppo non è tradotta in italiano, ma se lo fosse, consiglierei la trilogia Bolsa Blindada di Patricia Lages, scrittrice finanziaria paulista. Alla spiccia, ma proprio alla spiccia e al di là della sopra menzionata trilogia, il perchè del voler guadagnare è presto detto: alzi la mano chi aspira a divenire un senzatetto proprio nel più bel momento, vale a dire una volta sdentato. L'accoppiata vincente sdentato e squattrinato non è un grande affare, soprattutto considerato che da sdentati gli acciacchi sogliono moltiplicarsi a iosa e rilevando il sistema sanitario nazionale in particolare italiano, che è passato dall'invidia del mondo al regime gringo pre-Obama (sia mia zia che la mia amica argentina -che vive in Italia da 23 anni senza potersi muovere- mi dicono che oramai curano solo più il covid, che non ricoverano nemmeno più, nemmeno per malattie potenzialmente mortali e in pratica se non vuoi morire devi cercare una struttura privata sia pure convenzionata con il pubblico, il che significa cacciare un bel po' di migliaia di euro, dipendendo dal da farsi, specie una chirurgia di un certo rilievo). Almeno in Piemonte, regione tristemente famosa per malasanità, la sta buttando così da tempo. Una parente politica di mia zia ha potuto accedere a una litotrissia solo a pagamento e ora la figlia piena di calcoli al fegato (ridotta da non riuscire più a digerire nemmeno un bicchiere d'acqua nel vero senso della frase) ha dovuto rivolgersi a una struttura privata convenzionata. Ma hanno pagato un botto entrambe. Però questi parenti politici di mia zia sono benestanti, se non vado errata (se proprio non lo sono, saranno quei classici piccolo-borghesi sulla falsariga di quello che erano i miei genitori quando in vita). Ma se quei soldi non li avessero? In una regione come il Piemonte cosa li aspetta, di morire? Quanto alla storiella che arricchirsi è vergognoso, gli sfugge che è l'arricchimento disonesto, ottenuto attraverso rapine, furti, raggiri, frodi e altri reati patrimoniali a essere vergognoso. Certo, vero è che arricchirsi attraverso il semplice lavoro onesto è una rondine che specie oggi non fa primavera. Il boom economico è svanito da decenni e nessuno si arricchisce contando sul solo stipendio da lavoro. Diciamo che comunque durante il boom economico, non che molte famiglie si arricchirono partendo da zero (per quello devi ereditare, poco da fare), ma cambiarono davvero di condizione. Da comuni poveri (se non addirittura nella miseria quella vera) a classe media, fosse pure medio-bassa (quella che definisco piccolo-borghese). Qualcuno dalle grandi capacità divenne perfino benestante. Ok, numero esiguo, ma allora come allora non era impossibile. Un conto è però dire che oggi è molto più arduo cambiare di condizione rispetto a ieri e altro paio di maniche dire che è vergognoso riuscirci (qui sta l'errore). Certo, se fai il manovale non ci riesci, ma se fai lo psicologo (due professioni a caso, ma rappresentative in termini di opportunità), a scanso di circostanze esterne impeditive non modificabili dalla mera buona volontà (mettici i doveri di mantenimento di un parente povero in canna, che per legge ne ha diritto), anche si. E qui si farebbe d'obbligo aggiungere una quarta categoria di salute, che è quella del n.4: salute intellettuale, che a prima vista si potrebbe voler scartare, ma a pensarci bene influenza tutti gli altri tre generi di salute. Solo che qua si sono fatte le due del mattino e me ne debbo andare a nanna, che domani avrei esami clinici, se no continuerei, ma qua la filippica è davvero lunga come una serpe e andrebbe a finire che domattina starò ancora qui anzichè in clinica:
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@pousinha ma grazie del tuo intervento davvero!! come sempre i tuoi commenti mi ispirano e sono davvero pertinenti. Provo a risponderti di seguito ad alcune tue considerazioni

Tranq., non c'è fretta, sono contenta che ti siano utili🐣

il perchè del voler guadagnare è presto detto: alzi la mano chi aspira a divenire un senzatetto proprio nel più bel momento, vale a dire una volta sdentato.

hai perfettamente ragione, e grazie del suggerimento di lettura. Effettivamente nessuno vuole diventare un senzatetto. E se si può si cerca di guadagnare per ritagliarsi un briciolo di tranquillità che ti permetta di vivere senza grandi stress.

Il boom economico è svanito da decenni e nessuno si arricchisce contando sul solo stipendio da lavoro.

è così. e la mia generazione secondo me ne sta pagando di più le conseguenze, perchè non ha nemmeno il potere di acquisto che fino a una generazione prima c'era. La mia generazione ha avuto più accesso agli studi, ma meno accesso di tutti alla ricchezza

n.4: salute intellettuale, che a prima vista si potrebbe voler scartare, ma a pensarci bene influenza tutti gli altri tre generi di salute

Bellissima. Questa davvero mi ha fatto riflettere. La salute intellettuale influenza le altre 3. La salute intellettuale ti permette di avere la forza e la curiosità di indagare il benessere delle altre 3 saluti e di trovare l'equilibrio che ti possa permettere di stare bene

Per comodità vedrò di rispondere per tutti e 4 i commenti, sperando nulla mi sfugga (vado di corsa che tra poco ho il sesto esame dell'attuale specializzazione: anche se in tarda serata, data la modalità 100% online, posso svolgerlo all'ora e al giorno che preferisco).
Amara realtà quella dell'invidiare i disonesti: per questo il libro dei Proverbi (A.T.) insegna a guardarsi bene da tale sciocco atteggiamento. Deplorevole che in Italia non si imitino i paesi dai governi virtuosi, dove le frodi sono molto mal viste. Non stupisce che l'italiano all'estero faccia sempre la figura del peracottaro, purtroppo.
Il fatto che la tua generazione (anni ottanta o meglio novanta, suppongo, giusto?) abbia avuto più accesso agli studi è comunque un aspetto di grande valore da non sottovalutare. Gli studi aiutano allo sviluppo della salute intellettuale (o almeno, salvo particolari difetti caratteriali, è quanto dovrebbero aiutare a raggiungere), quindi a sapersi barcamenare in mezzo a circostanze che purtroppo per chi ha solo la terza media, senza alcun animo di offendere e ci mancherebbe, risulteranno sempre e comunque insormontabili. L'esempio lampante è di chi a tutt'ora non sa nemmeno cos'è paypal e si tratta pure di gente più giovane di me. Di conseguenza, per loro esiste purtroppo un solo bivio:
-lavoro subordinato offline (sempre più raro, di questi tempi)
-starsene disoccupati con le dovute conseguenze
Già ragionano così pure svariati laureati, figuriamoci chi ha solo la licenza media. Se non si è avvezzi allo studio, neppure verrà in mente di studiare i mercati e le contingenze internazionali per valutare dove e come investire. Ci si affiderà invece al solito manager bancario che ovviamente farà gli interessi dell'istituzione, non certo del cliente. Cascherà facilmente in qualche trappola finanziaria (fosse pure in buona fede chi la propone). Ovviamente per i ragazzi della tua generazione (ma pure della mia, generazione X, che da questo punto di vista non scherza affatto nemmeno) si faceva necessario scegliere mooolto accuratamente cosa studiare, sia in fatto di diploma che di laurea. Stando attenti alle aree dal mercato saturo e quelle in cui soltanto i raccomandati trovano impiego (spesso le due aree coincidono). Questo significa che ultimamente ci si debba spesso trovare ad accontentarsi di una seconda (e pure terza) scelta e capisco che magari non si tratterà esattamente del titolo dei sogni, ma il primo passo per evitare una vita sdentata senzatetto è proprio quello di cercare di evitare la disoccupazione peggio della peste bubbonica. Esempi lampanti sono quelli di una cugina e una carissima amica che da ragioniere si sono ritrovate entrambe a fare le OSS (dal 1992 l'accesso alla professione di ragioniere è divenuto arduo e dal 2016 pressochè impossibile: ci vogliono laurea in giurisprudenza o economia, pratica biennale e dal 2016 pure con p. IVA, almeno nelle regioni a statuto ordinario, perchè i professionisti non vogliono più pigliarsi la briga di rispondere per i praticanti). Insomma, purtroppo meno sogni e più realismo, ma alla fine della fiera un titolo seconda o terza scelta è pur sempre meglio di nessun titolo. D'altra parte, se manteniamo i piedi per terra, basterebbe guardarci intorno per capire quante e quali possibilità effettive abbiamo per intraprendere questa o quella carriera. Tolte le dovute eccezioni (tipo i superdotati che sono in grado di superare pure i raccomandati), è difficile riuscire a farsi spazio in un ambiente lavorativo che oramai ha formato una vera e propria casta, se si proviene da un ambiente sociale completamente diverso. Inutile dire che la società italiana che pure millanta diritti egualitari (ma alla stregua della fattoria degli animali di George Orwell), non è impostata per indurre il figlio di un muratore o di un bracciante agricolo e di una casalinga o di una collaboratrice domestica a diventare architetto o commercialista. Gli studi professionali possono a volte presentarsi quali ambienti ostili a chi non nasce figlio di papà o comunque figlio d'arte. Questo significa che il figlio di un muratore o di un bracciante agricolo si deve rassegnare a seguire le orme di suo padre? Certo che no! Magari non riuscirà a farsi spazio nel mondo dell'architettura, ma potrà diventare insegnante di applicazioni tecniche nei licei e altre scuole secondarie, dato l'ambiente più aperto a tutti. Se non potrà studiare medicina perchè le condizioni familiari non gli consentono una vita diversa da quella di studente lavoratore (studiare medicina è incompatibile con il lavoro, specie se a tempo pieno), potrà ripiegare su psicologia o qualche triennale sanitaria non troppo incompatibile con un lavoro. Ma mai gettare la spugna nel tentare di migliorare le proprie condizioni tentando con un titolo che può garantire una vita migliore. La salute intellettuale sta pure qui.

Quanto alla storiella che arricchirsi è vergognoso, gli sfugge che è l'arricchimento disonesto, ottenuto attraverso rapine, furti, raggiri, frodi e altri reati patrimoniali a essere vergognoso.

Giustissimo!!! soprattutto in Italia, chi si arricchisce in modo disonesto non è "additato" come chi diventa ricco per buoni investimenti e duro lavoro, ma viene quasi invidiato perché con poca fatica si è riusciti ad arricchirsi e a "fregare" qualcun altro, dimostrando di esser più furbo

Some people say that I never got over my obsession with Phil Collins.
But take a look at me now.

Credit: reddit
@lyra-b, I sent you an $LOLZ on behalf of @pousinha

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