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RE: STEEMIT STA MORENDO. SI SALVI CHI PUO’!

in #ita7 years ago

Ciao :) !
Ho fatto una piccola riflessione sul mondo di steemit, e su quello che offre... Innanzitutto penso che sia importante vedere quale sia il prodotto: personalmente mi fido poco di cose che non hanno dietro un valore reale di produzione o un grande valore aggiunto di tipo intellettuale. Se compro bitcoin, il valore reale del bitcoin è quello dell'energia elettrica per produrlo, l'investimento del macchinario e un margine di guadagno per chi li mina. Che però secondo me non dovrebbe superare il 25% (che è quello che in edilizia viene riconosciuto all'appaltatore come spese e utili di impresa). Il resto di quello che vale sul mercato è speculazione.

Il problema reale di steemit è che le risorse non sono ben distribuite: balene con molta influenza guadagnano qualsiasi cosa pubblicano, mentre altri autori meno conosciuti pur pubblicando contenuti buoni non riescono a trarne il giusto beneficio. Storia nota a tutti.
Una buona via potrebbe essere quella di cercare di non superare troppo il valore effettivo del prodotto di steemit, calcolato sul valore di mercato, per garantire una distribuzione equa delle risorse, indipendentemente dal valore dello steem in quel momento.

A questo punto mi chiedo: Il valore reale di steemit qual'è?

E quale termine di paragone posso trovare sul mercato?
Ogni volta che si scrive un articolo, è paragonabile a scrivere una pagina di un libro. Dunque, quanto si guadagna a scrivere libri?
Ho fatto una maccheronica ricerca sulle percentuali delle royality, e ipotizzato alcuni dati:

Supponiamo che io scriva un libro di 200 pagine e lo venda a 10 euro. Ogni pagina costerebbe all'acquirente 0,05 euro. Se sono un autore novello, e ho fortuna, vendo 2.000 copie con diritti pari al 7,5 %. Dunque la mia ricompensa a pagina per il lavoro al mio libro è di 7,5 euro. Se sono un autore medio, e vendo 20.000 copie con i diritti al 10%, la ricompensa a pagina per il mio lavoro è di 100 euro. Se sono bravissima, vendo 50.000 copie e ho royality per il 16%, il mio guadagno sarà di 400 euro a pagina. Un quasi best seller. Queste cifre mi ricordano molto l'andamento delle ricompense di steemit nel periodo dicembre-gennaio, prima della grande discesa. Chiaramente non sono sostenibili per una piattaforma che non può avere un controllo efficace e restrittivo di qualità sui contenuti pubblicati da tutti gli iscritti. Ne consegue che la qualità media sarà sempre molto inferiore alla qualità media dei libri in libreria. Dunque anche il guadagno massimo dovrebbe essere molto inferiore a quello di un best seller.

Il sistema steemit funziona solo fino a certi valori massimi. Superati quelli diventa iniquo...Il nodo cruciale e la soluzione, potrebbe essere quella di ipotizzare un limite massimo assoluto al guadagno dal post scritto, paragonandolo al guadagno di una pagina di un libro, già venduto a 20.000 copie, che produrrebbe comunque un ritorno di 100 euro all'autore. Sicuramente molto inferiore alle cifre che vedo sulle bacheche di molte balenottere!
L'altro aspetto che bisognerebbe implementare è quello del numero dei post scritti: Se ci fosse una regola generale come quella per postIT, sicuramente le risorse sarebbero meglio distribuite. Magari non limitare in assoluto il numero dei post scritti, ma solo quelli a cui è possibile assegnare una retribuzione. In modo che si possa scrivere quanti articoli si vuole, ma solo uno pagato. A quel punto emergerebbe con più facilità chi davvero merita, attraendo utenti e investitori.

A presto!

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Cara @bimdesign.com (ammazza che nome!), ...intanto ho capito che sei una donna. E poi, mi sembra piuttosto probabile che abbiamo qualcosa in comune. Il tuo nickname... l'esempio che hai fatto sull'edilizia... Piacere, Marco Dobrovich, architetto.

Beh,... che dire... mi hai spiazzato: hai spostato il ragionamento su un terreno di analisi che avevo completamente trascurato e formulato dei ragionamenti che, a mio giudizio, meritano un serio approfondimento...

La piattaforma funziona nel modo iniquo che hai descritto. ...e c'è poco da fare...
Noi, nella nostra comunità, qualche correttivo l'abbiamo apportato.
ma, forse, si può fare di più. Si può fare meglio... Magari creando dei meccanismi di interazione con altre comunità in modo da espandere e propagandare il nostro approccio, la nostra filosofia, i nostri correttivi anche all'esterno...
Vuoi mai che riusciamo a cambiare Steemit?!
Lo dico scherzando, ma l'approccio deve essere quello. Non porsi limiti...

Ciao e grazie!

Molto piacere!

Hai indovinato, abbiamo qualcosa in comune, sono architetto anche io, esperta in BIM (aspirante BIM Manager), appassionata di lettura e scrittrice amatoriale.
Personalmente ho sempre visto la comunità di steempostitalia in modo molto positivo, e ho apprezzato tutti i regolamenti che avete ideato, compresi gli ultimi del voto ponderato. I vostri correttivi funzionano molto bene e sicuramente l'idea di diffonderli non può che portare benefici alla piattaforma!

A presto!