D’altra parte i movimenti antiglobalizzazione sostengono elementi come il protezionismo, il libero scambio, che sia realmente libero e l’apertura ai reciproci scambi commerciali.
Il libero scambio e il protezionismo, insieme, sono una contraddizione.
I no-global vogliono i dazi, ai tempi non volevano che la Cina entrasse nel WTO, quindi altro che scambi commerciali.
Una provocazione: la globalizzazione è anche una via per aiutarli a casa loro. Aiutare non è gratis, è un trasferimento di ricchezza.
I no global in politica sono Lega, M5S (almeno fino a qualche mese fa), vari piccoli partiti di ultra-sinistra e di ultra-destra.