Caro @grendelorr, grazie mille! Come sempre, il tuo è un commento arguto e stuzzicante – che apre molti possibili percorsi di riflessione. Così di primo acchito, direi che senza dubbio nelle "scenografie" di queste narrrazioni si intravede una fascinazione per ciò che è primordiale, elementare, incontaminato. Più che all'Età dell'Oro di derivazione pitagorico-platonica, io mi orienterei però sul mito (di origine rousseuiana prima e romantica poi) della "Natura" come matrice incorrotta (ed eticamente indifferente) di ogni "purezza" ideale... Un mito ricco di ambiguità irrisolte, ma sicuramente radicato in profondità nella storia culturale europea.
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