Geniale 😂
Sto giusto partecipando ad un contest di rime in inglese e nell’introduzione spiego che non sono avezza a rimare in inglese ma in italiano sulle rime zozze da papiro vado forte. Ho sempre usato la rima baciata però, mai l’incrocio dantesco.
Una delle cose più belle che ho imparato all'Uni è il concetto di tempo nel verso. Un endecasillabo non è necessariamente formato da 11 sillabe ma da 11 tempi, un po' come accade in musica diciamo. All'interno di un quarto ci possono stare più note (sillabe), l'importante è avere il ritmo in testa. La poesia è sostanzialmente musica e scrivere in terzine, piuttosto che usare una semplice rima baciata, è solo questione di scelte, scegli il ritmo che vuoi dare alle tue strofe e vai =) L'inglese ha una struttura fin troppo diversa e a parer mio meno elastica dell'italiano, di certo non riuscirei a fare nulla di valido, cmq ora do uno sguardo al link ;) Thanks!
In realtà a ritmo me la cavo abbastanza bene. Tanto che trovo insopportabili i papiri fatti a più mani, in cui una parte ha versi infiniti ed un’altra versi brevissimi (peggio ancora se esce un papiro del genere dallo stesso gruppo di lavoro). In genere non conto mai, però, vado a “orecchio”.
E mi stupisco sempre piacevolmente quanto tutto sommato un verso già lungo suona meglio con l’aggiunta di qualche sillaba, il che comunque prova quello che dici tu sui tempi.
https://www.ibs.it/verso-forme-teoria-libro-generic-contributors/e/9788843027460
Questo è il libro del mio prof., potrebbe sembrare un inutile polpettone ma è stato uno dei libri che mi ha aperto più la mente sulla poesia