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RE: Steemit alla deriva - Le ragioni per cui mi dissocio dalla communty ita su Discord

in #ita7 years ago (edited)

Ciao @bronsedi, sono un nuovo utente e solo da qualche giorno sulla piattaforma. Non penso di avere le conoscenze necessarie per commentare ogni parte dei vostri discorsi. Magari in futuro..
Detto questo, ho notato che qui i soldi sono al centro di tutto. Non so se scrivo bene i miei post o sono della qualità che ricerchi, ti assicuro però che non ho mai scritto una riga e mai lo farò perché tenuto a farlo sia lodato il post quotidiano. Dei tuoi discorsi condivido ampiamente il ragionamento per cui chi scrive frasi a caso sulla mosca appoggiatasi sulla scrivania non debba essere messo sullo stesso piano di chi ci mette passione e scrive sotto ispirazione. Ecco, eviterei di abusare della parola qualità e la sostituirei con il termine passione o ispirazione. Concludo, evitando il prolisso (siamo tutti esseri nati con alto deficit di attenzione) spinto :
Il soldino è utile (non piacevole) riceverlo ma personalmente se non avrò la possibilità di crescere, leggere cose interessanti e sopratutto avere persone che commentano ciò che scrivo penso che il Sayonara Steemit sarà inevitabile. Spero che il mio limitato punto di vista possa essere utile.

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Ciao @thelastlips!

...è come se tu dicessi... "a me non importa se mi pagano per andare a lavorare; io faccio l'architetto per passione".

Ti direi che sei fortunato. Perché non hai bisogno di guadagnare e perché ami il lavoro che fai.

Il sindacato si preoccupa (dovrebbe, ahimè!) di tutti quelli che, invece, sono costretti a lavorare e a migliorare le loro condizioni di lavoro.

Ecco.

Chi scrive perché gli piace ...è a posto.

Ma c'è chi vorrebbe capirne di più, chi vorrebbe una distribuzione più equa (?) dei rewards, chi vorrebbe capire chi comanda, quali sono (se esistono) i limiti al suo potere, se è possibile fare proposte per migliorare il sistema,...

Questo post e i commenti riflettono su questo...

Ti seguo!

Il mio commento non ha espresso ciò che hai desunto. E non è nemmeno carino fare una radiografia al pensiero altrui senza conoscere il paziente. Non importa comunque.

Ti chiedo scusa se ti ho male interpretato. E, soprattutto, se ti ho inavvertitamente arrecato offesa.
Ho preso spunto da quello che avevo creduto di cogliere per fare un discorso generale in merito al rapporto (e alla differenza) tra posizioni personali (quale quella che credevo tu intendessi esprimere) e una problematica di carattere più generale.
Niente di personale. Intendevo solo contribuire, col mio sindacablissimo punto di vista, alla riflessione generale. Mi dispiace del disguido.

Non ti devi scusare, semplicemente affermo che prima di vedere chi comanda, come distribuire i soldi penso sia necessario fare il benedetto progetto o il social progetto editoriale/letteraria se vogliamo usare questo termini. Lungi da me apparire angelico, prima devi dare le possibilità a tutti di sviluppare (supportare) la propria strada ed avere una crescita. Questa crescita sarà fatta di articoli vari quanto di interazioni sociali. Altrimenti uno si attiva da solo..

La faccio breve, c'è un passaggio che va fatto prima di parlare dei soldi.
Ovviamente tutto è collegato, le relazioni, i giochi di potere e infine i soldi. Ma dopo..
Altrimenti levi gli imperatori di prima e metti i nuovi sperando (inutilmente) che siano migliori.

Leggo solo ora il tuo commento e vedo già una risposta. Mi unisco al pensiero di marco, poco altro da aggiungere. Grazie per il tuo intervento cmq ;)