In realtà agli USA fa comodo che le nazioni europee, unite o no in un'entità come l'UE, siano forti e “alleate”, cioè sue subordinate, in modo da arginare la Russia (e in modo che gli USA possano usare meno energie e spendere meno soldi per la “sicurezza” dell'Europa). Simmetricamente alla Russia farebbe comodo qualcosa di simile, che i paesi dell'Europa diventino sempre meno “atlantisti”, ma per vicende storiche e altre cose i paesi europei sono sbilanciati a favore degli USA. Berlusconi aveva scombinato un po' le carte in Italia, ma gli è andata male: l'Italia, più di altri paesi europei, deve rimanere nella sfera d'influenza USA per le cose che contano.
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Non so, @xinta,...
L’ipotesi che alle potenze economiche faccia comodo “disgregare” è avanzata dall’Economist, dal New York Times e ne ho letto anche su Liberation e El Pais. E, per quanto riguarda la stampa italiana, su Limes e Micro Mega. Mi è sembrata convincente...
Non penso che sia la questione centrale, come ho scritto («unite o no in un'entità come l'UE»), ma naturalmente la situazione attuale per ora può essere tale da fargli preferire la disgregazione.
Non so, @xinta,...
L’ipotesi che alle potenze economiche faccia comodo “disgregare” è avanzata dall’Economist, dal New York Times e ne ho letto anche su Liberation e El Pais. E, per quanto riguarda la stampa italiana, su Limes e Micro Mega. Mi è sembrata convincente...
Gli USA non ci vogliono nè troppo forti da poterci ribellare, nè troppo deboli da non contare nulla nella loro strategia aggressiva nei confronti della Russia
Stessa cosa dall'altra parte del mondo gli USA "usano" paesi come Giappone, Australia ecc... in funzione anti-Cina. Gli americani sono bravi nel dividi ed impera