Qual è però il metro di misura del successo di Hive, il prezzo? Quello non ha alcun significato in un mercato in cui si cerca di diventare milionari (in dollari) con rane o cani meme in una settimana perché è questo che al momento interessa all’utente medio del settore.
L’inflazione o come viene distribuita inoltre non è per nulla la causa del “declino” nei ranking, è sufficiente un raddoppio di liquidità per portare il prezzo a 3x indipendentemente da chi o quanto fa power down semplicemente non è il momento di Web3/Hive, ed anche se offre molto a chi lo utilizza la massa di persone si trova da altre parti e non li biasimo.
Per lo stesso motivo nessuno usa BTC ma ancora la moneta governativa nella vita quotidiana, quindi utilizzando le stesse metriche, teoricamente anche BTC è un fallimento allo stato attuale.
A parer mio, infatti, la misura del successo, in questo momento storico, va valutata con riferimento non al prezzo, ma al numero di utenti attivi su una data blockchain: Hive è qui che pecca e, proprio per questo, secondo me l'attività di curation dovrebbe prescindere da valutazioni troppo legate al "prezzo" di Hive ed alla conservazione del suo valore, ma dovrebbe puntare all'incremento degli utenti attivi, sottraendoli, per così dire, da altri siti concorrenti ed attirandoli qua con la promessa di una piattaforma che premia davvero gli utenti per i propri sforzi e contenuti originali.
Invece la maggior parte delle balene pensano solo al valore di Hive inteso come "prezzo" e quindi cercano di evitare chi possa fare power down o chi non abbia una comprovata cronistoria personale di accumulo dello stesso, ma questo spesso a discapito della qualità dei post prodotti.
La forza di Hive sta nell'essere diversa dalla crypto comune (che tendenzialmente è pensata per generare guadagni e basta), per cui dovrebbe anche ragionare diversamente (chi se ne importa se il valore cala un po' quando il resto del mercato sale) e puntare invece ad ampliare il proprio numero di utenti, perchè alla lunga più utenti equivale - fra l'altro - ad un aumento del prezzo di Hive, dato che all'aumentare della domanda i prezzi salgono, soprattutto a fronte di un'inflazione non esagerata, mentre questo costante legare la forza di Hive ad un prezzo che sale è destinato a non portare da nessuna parte, perchè senza nuovi utenti gli attuali utilizzatori di Hive non sono abbastanza per dar vita ad un mercato autosufficiente.
Una cosa che non riesco a comprendere poi è questa corrispondenza che si vuol affibbiare a chi fa Power down con chi non crede nel progetto Hive.
Non necessariamente è così e lo dico pur non avendo mai fatto Power down.
Paradossalmente chi fa Power Down potrebbe credere nel progetto più di chi fa solo Power Up, sperando di speculare solo sulla crescita di valore futuro. A che scopo lo farebbe? Per fare Power down quando vale di più? Questo sarebbe credere nel progetto.
Chi si impegna regolarmente a creare contenuti anche se fa spesso Power Down crede nel progetto, magari ha deciso di vivere con Hive. Voglio dire, se un domani decidessi di abbandonare il lavoro e vivere della mia attività di Hive, ovviamente dovrei fare Power Down, perché non potrei andare a comprare il pane con gli Hive: purtroppo (o per certi versi per fortuna) qui non è possibile farlo come in Venezuela o in Nigeria o in altri luoghi dove la credibilità della moneta nazionale è talmente bassa da cercar di scapparne in ogni modo.
Se si ragiona così allora neanche gli sviluppatori credono in Hive, visto che chiedono di esser pagati per sviluppare e dedicare tempo da sottrarre al loro lavoro. Non credo che poi tengano tutto ciò che ricavano. Il 90% delle persone pagate nelle proposte non crederebbero in Hive, con questo criterio assurdo.
!PGM
Questo del power down ha poco senso come ragionamento tanto l'asset è economicamente abbastanza scarso da essere riassorbito da chi rimane vested o dal mercato stesso.
Però se da una parte sono d'accordo che ognuno coi suoi HIVE fa quel che vuole (vende, compra, power up o down eccecc) allora è anche giusto sostenere la libertà individuale di voto.
Dopotutto le balene nascono dall'accumulo protratto per anni, se ci sono account così grossi è perché qualcuno compra quei migliaia di power down che vengono fatti.
Ognuno fa il percorso che crede sulla blockchain ci mancherebbe ma se si rinuncia all’asset costantemente, con che titolo discuto con una balena come dovrebbe utilizzare il suo voto?
Assolutamente giusto. Infatti non metto in dubbio la libertà di far quel che si vuole del proprio voto. Non sono contrario neanche ai Downvote, sebbene personalmente non li abbia mai usati e penso che richiedano un buon senso di responsabilità che non sempre vedo.
Dico che per il bene di Hive servirebbe una maggior diffusione ed adozione, che alcuni comportamenti delle balene non vanno nella stessa direzione. E non mi riferivo neanche tanto ai voti mal distribuiti ma soprattutto ai divieti più o meno impliciti. Ad esempio quello recente contro i contenuti generati da AI a priori (ma solo per i contenuti testuali e non grafici). O quello ancor più vecchio e secondo me troppo rigido contro i contenuti riutilizzati, che ho visto esser applicato perché un contenuto è stato usato 4 minuti prima sul blog tradizionale e poi su Hive (tra l'altro non intenzionalmente ma per un semplice problema di propagazione). Ma davvero 4 minuti (ma anche fossero 4 giorni) sono così fondamentali? Ma davvero se si vuol portare qui persone con un seguito, in grado di fare onboarding si vogliono applicare certe "regole"? Mentre nelle altre blockchain la gente viene pagata per promuoverla?
Poi ovviamente, ribadisco, ognuno con il suo voto fa quel che vuole. Quel che mi disturba è che certi comportamenti siano giustificati "nell'interesse di Hive". Legittime opinioni, ma assolutamente non le condivido.
Potrei farti una bella lista di nomi, sia ora che in passato con Steem sono stati patrocinati molti creator provenienti da YouTube con la speranza che portassero poi l’audience qui (alcuni avevano anche milionate di iscritti quando postavano su Dtube), ma Hive non è mai stato nominato dai suddetti, eppure ne hanno portati a casa di rewards e la community li supportava anche con l’engagement.
Gli atteggiamenti difensivi attuali delle balene sono una diretta conseguenza di quel comportamento.
Si può pagare direttamente uno YouTuber col DHF? Si forse, ma che beneficio porta poi alla sua audience se la raccomandazione invece che essere genuina, mirata ed oggettiva, è invece volutamente di parte e pagata dalla stessa piattaforma in uno spezzone di videosponsor di 3/4 minuti che viene skippato dal 95% dei visualizzatori?
Non dico poi che uno debba per forza diventare un Hive shill, ma nemmeno ignorare totalmente la piattaforma che è poi direttamente responsabile di una parte sostanziale della crescita del portfolio crypto di molti di questi YouTuber.
Non sono un amante dei video, ed è una mia colpa perché mi rendo conto di esser dalla parte sbagliata dal punto di vista della moda (anche se da consulente di marketing so che non devo basarmi sulle mie preferenze ma su quelle dei potenziali utenti/clienti) ed ovviamente non conosco i casi di cui parli, che si riferiscono ad un'epoca in cui non ero su questa piattaforma. Quindi non posso giudicare. Ma da quel che dici direi che c'è stata molta ingenuità che non giustifica l'atteggiamento sbagliato di oggi, ovviamente a mio modo di vedere.
C'è da dire però che un buon creatore di contenuti testuali, un buon blogger qui guadagnerebbe meno di quanto può far altrove. Una delle regole base dei creator è di produrre materiale riutilizzabile più volte. Qui è impossibile: il materiale si consuma entro 7 giorni, poi diventa improduttivo. Un buon post in un blog ben indicizzato con un buon lavoro SEO continua a produrre incassi anche dopo anni, anzi spesso produce più nel lungo termine che nei primi 7 giorni proprio perché ancora in quel breve periodo non può avvalersi dell'indicizzazione. Stessa cosa per un video su Youtube. Ed il materiale può esser riutilizzato più e più volte, ad esempio sui social, per creare un nuovo afflusso di utenti che produrranno maggiori introiti con i contenuti successivi. Altra tecnica che qui non può esser usata.
Quindi no, pensare di trascinare qui quel tipo di creatori non è una buona strategia. E se loro non vengono a produrre qui non possono esser credibili quando promuovono Hive dalle loro piattaforme non frequentandolo davvero.
Per questo dicevo che occorre far massa con utenti di livello qualitativo inferiore. D'altra parte è ovvio che adozione di massa implica livello qualitativo medio in flessione. Non si può volere contemporaneamente quantità e qualità: basta vedere le scelte strategiche dei social tradizionali.
A mio modo di vedere è fondamentale aumentare la quantità, senza influire più di tanto su come la massa entrante usufruisce della piattaforma. Per intendersi con un esempio concreto di recente attualità: un utente viene e scrive un post creato con AI? Si valuterà se il contenuto è valido o no, e sulla base di quello ognuno voterà o no. Se qualcuno non ama l'AI non voterà a priori, ma considero l'idea di downvotare i contenuti AI generated solo per principio in contrasto sia con il futuro che con l'obiettivo di far crescere Hive. Stesso principio applicherei per il riuso. E' una scelta elitaria, che va nella direzione opposta di quello di incentivare l'adozione di massa e la diffusione. A me sembra più la volontà di mantenere uno "status quo" che quella di voler vedere crescere la diffusione che potrebbe mettere in discussione alcune gerarchie.
Faccio un altro esempio che mi riguarda nello specifico. Ho in mente da tempo un progetto da realizzare qui. Purtroppo le mie vicende personali mi hanno bloccato dal poterlo sviluppare come avrei voluto. Ma ora, viste le logiche che sono state portate a giustificazione del downvote per l'uso di AI generated content, ho il dubbio se sia una buona idea o no da mettere in pratica. Non ha nulla a che fare con l'AI ma se il principio è che qualcuno vuol "proteggere" la distribuzione di Hive perché quello che prende Tizio con i suoi contenuti non può prenderlo Caio allora sicuramente produrrebbe molto attrito ed attirerebbe antipatie da parte di qualche balena. Quindi se anche dovessi superare i miei problemi personali e potessi tornare a dedicarmici non so se varrebbe la pena farlo. Sono abbastanza sicuro che nel giro di un anno produrrebbe un onboarding di migliaia di nuovi utenti giornalieri. Ma ovviamente andrebbe a rastrellare anche la distribuzione di Hive, che andrebbe distribuito a chi probabilmente lo userebbe per fare downvote. Migliaia di nuovi utenti che ogni giorno conoscono Hive sarebbe secondo me un buon risultato e penso che se anche solo un 10% di essi decidesse di partecipare alla crescita della piattaforma, imparando ad usarla al di là del mio progetto, sarebbe un risultato eccezionale. Non sono sicuro che le balene di cui sopra la pensino allo stesso modo.
Quindi sto valutando se posso apportare alcuni correttivi che non snaturino o penalizzino troppo ma dubito possa accadere. Nel frattempo purtroppo ho altro a cui pensare.
Ora temo che a causa dell’IPFS non si possa più vedere ma ricordo bene quando uno di questi YouTuber disse addirittura che i guadagni su
SteemHive fossero più alti di quelli ottenuti dalle visualizzazioni su YouTube.Tralasciando il fatto che la distribuzione autori/curatori non era 50/50 ma 75/25 e che
SteemHive credo fosse valutato sui 3$, nulla di tutto questo venne poi presentato all’audience sui social tradizionali il che ha portato ora alla diffidenza attuale a supportare personaggi già affermati altrove.La finestra dei 7 giorni si può aggirare con una monetizzazione classica, come sta facendo LEO, si possono testare anche approcci diversi ma sostanzialmente più LEO = più ad revenue = più incentivo all’accumulo del token e alla condivisione del sito e degli articoli per aumentare ulteriormente click e chiudere il loop.
Il “pagamento” HIVE ha più a che fare con l’allocazione di nuove RC che con una monetizzazione da comparare con quella classica Web2.0.
Noi in Europa abbiamo una percezione stagnante della piattaforma ma seguendo anche altre realtà, si stanno facendo passi da gigante, chiaramente tutti vorremmo ciò si riflettesse pure sul prezzo innestando un’ulteriore adozione, ma la realtà è che per il momento questa è la situazione comune di molte crypto.
Nono, quello che dici è giustissimo, anche perchè il senso di avere una criptovaluta che ha un valore è in buona parte quello, ossia poterla spendere.
Diciamo solo che, salvo casi particolari, è anche però vero che chi fa un power down costante di tutte le proprie risorse di solito lo fa per altri motivi, per cui capisco anche chi non lo vede così di buon occhio.
Ciò non toglie che io resto dell'avviso che la qualità e la capacità di produrre contenuti interessanti dovrebbero sempre essere al primo posto, anche perchè - come hai precisato te - uno che il proprio Hive lo spenda per viverci certo non sarebbe meno meritevole di un upvote rispetto a chi, invece, lo conservi (che poi, anche qui come hai già detto te, chi lo conserva al 99% lo fa solo a fini speculativi, sperando un domani di poterci vivere ancora meglio).
!PIZZA
Infatti, amico mio, infatti! La prossima settimana (non credo proprio che ce la farò prima: sto a malapena riuscendo a pubblicare un articolo a settimana a causa del dover girare per le case delle clieni per le vendite della mia nuova attività di vendita dell'usato, ma soprattuto una materia particolarmente pesante che mi ha pure obbligata a interrompere la stesura dell'articolo scientifico: ma meno male che ho ancora poco più di un anno di tempo per terminare tutti e tre i blocchi) dovrei pubblicare quello che il mio attuale power down mi sta permettendo di fare: mettere in sicurezza la scala di casa mia, a parte la compera di costosi probiotici (inutile dire che senza quelli non mi alzerei dal letto gran parte delle giornate). Per la prossima settimana spero quindi di fare uscire l'articolo con tanto di foto. Una scala completamente priva di corrimano può anche andare bene finchè si è giovani, ma una volta passati i 60 (ok, manca ancora un bel pezzo a entrambi, soprattutto a me, ma non è il caso di rimandare a oltranza, anche perchè purtroppo soffro pure di labirintite🤒) anche no. Lavoretto purtroppo già rimandato da circa un anno (volevamo farlo l'anno scarso, ma i denari se n'erano andati per colpa di uno schifosissimo topaccio di fogna che infestava il nostro bagno dentro casa, stranamente non quello del cortile😡). Ma qui pure i topi sono ordinaria amministrazione, non importa quanto tieni pulito. Pure in casa della mia alunna è capitato e infatti anche lì, lezione saltata per colpa di un topaccio al quale stare dietro.
!BEER
Le monete son fatte per esser spese, altrimenti non sarebbero monete, ma oggetti da collezione. E finché non possono esser usate direttamente (come ben sai perché l'ho scritto tante volte, non vedo l'ora!) non possono che esser intermediate con moneta fiat.
Speriamo, amico mio, speriamo (che si possano usare direttamente). Ci eviteremmo le fee di millemila conversioni (e certa mastodontica burocrazia come quella del mio paese che se superi certe cifre devi dichiarare mese per mese ogni singola movimentazione dal wallet A al wallet Z, con tanto di data, valore e il nome di chi te le ha vendute e se invece le hai guadagnate qui, puoi cominciare a ridere, non avendo cosa scrivere nel campo dichiarativo obbligatorio).
Quella purtroppo penso rimarrà. Da buon anarchico so che di quella è responsabile la struttura statuale attuale. Che non mollerà facilmente la presa e cercherà in ogni modo di aumentare il livello di controllo da cui dipende la sua unica possibilità di sopravvivere nel ruolo vampiresco che sempre più ha assunto. Il parassitismo oramai controlla la gestione dello Stato ed ha sempre più necessità di alimentarsi per nutrire i suoi crescenti appetiti.
Ci si libererà di ciò solo quando ci si renderà conto dell'inutilità dello Stato attuale, ma ci vorranno molti molti anni perché al momento si sta addirittura andando in direzione opposta: le persone, almeno nella parte di mondo dominante, sta sempre più chiedendo più Stato, succube della propaganda messa in campo ad hoc.
!PGM
Diciamo che dove mancano la cultura e la mentalità anglosassone non c'è un gran che da rimediare. Negli USA privatizzano al massimo, ma funziona. In sud Europa non funzionerebbe. Terminato il ripugnante tratto culturale delle raccomandazioni politiche, si rafforzerebbe il baronaggio che in paesi come l'Italia è già galoppante. Già nei paesi latini è un altro discorso: se si privatizza più di quanto non si sia già finora fatto, la peggiore conseguenza consiste nel licenziamento in massa e a dispetto del fatto che organi come i previdenziali e le poste sono fortemente sotto organico. Probabilmente i pochi ricchi (anzi, senza il probabilmente) coglieranno l'occasione per intascarsi tutti i profitti senza dover pagare stipendi, mandando alla deriva le già precarie infrastrutture. Poichè la mentalità gringa manca anche qui, se ne vedrebbero ben presto le conseguenze. In cambio, con uno Stato troppo presente, gran parte della popolazione, almeno da noi, sta ricevendo sussidi per il valore di uno stipendio part-time, sconti per la bolletta della luce e per la bombola del gas e in certe città pure un aggiuntivo 25% di minimo sindacale per fare la spesa, oltre a tutto quanto sopra. E poi trasporti gratis per gli studenti provenienti da famiglie povere. La privatizzazione a tappeto la farebbe finita con tutti questi benefici, gettando nella miseria oltre il 50% della popolazione, che già vive di carità negli ultimi giorni del mese (a dispetto dei benefici di cui sopra perchè con questa diavoleria di inflazione ci va minimo uno stipendio da classe media, quantomeno medio-bassa, per coprire tutte le spese di un mese standard) perchè appunto non arriva a fine mese, dato che in tal caso si tratta spesso di anziani che stanno sostentando figli, nuore, generi e nipoti e magari pure i loro amici disoccupati (come succedeva alla mia anziana suocera: questa è spesso la vita dell'anziano latino). E risucchiando la classe media e medio-bassa nella spirale della povertà (per quello basta già l'inflazione, purtroppo). Ma magari in Albania funzionerebbe, invece, a differenza che altrove
!BEER
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