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RE: Racconto di una storia mancata

in Olio di Balena • 4 days ago (edited)

Vediamo di rispondere a ogni cosa senza scordarmi nulla🤣:
1)violino, pianoforte complementare e flauto dolce (quest'ultimo però non in Conservatorio, dove si studiava il traverso, ma me lo ero portato per tutto il periodo scolastico avendo scelto l'Istituto Magistrale per secondaria, quello del diploma ante 2002). Il violino lo suono a tutt'ora, avendolo ripreso 2 anni fa dopo ben 16 anni di ruggine (pure a malincuore, ero stata costretta a vendere il mio prezioso violino da piccoli concerti a seguito di vicissitudini dovute a una recidiva di cancro di mia madre e la morte di entrambi i genitori che purtroppo ho perso piuttosto presto, più svariati altri casini), ma non so dire se riuscirò a tornare alla gloria di un tempo: non sono più adolescente da tempo immemore🤣
2)nel mio articolo in proposito, anche nel rispetto della privacy della mia amica (sebbene mi sia astenuta da nomi e cognomi e ci manca solo, il timore che da un post non sia mai possa risultare riconoscibile potrebbe farsi concreto e la cosa non sarebbe affatto divertente: come non piacerebbe a me, ovviamente neppure a lei), ho preferito di gran lunga una delle mie solite storie a tema distopico😆. Da scrittrice (è la mia seconda attività), non ho potuto fare a meno di stilare una mostruosa fiction:
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3)ci sarebbe da dire che le passioni giovanili (che finiscono spesso in un triste epilogo) nulla hanno a che vedere con l'amore. Si tratta di infatuazioni spesso ingannevoli (come ingannevole è più di ogni altra cosa il cuore umano, secondo il Libro di Geremia), tra l'altro alimentate dalla pietosa cultura occidentale che ammorba le generazioni a partire dalla X (forse pure gli ultimi boomer) con improponibili serie e opere cinematografiche marchiate innanzi tutto made in USA. Dopotutto, a psicopoli si racconta che la realtà è una costruzione sociale. Non posso che concordare, altrimenti non si spiegherebbe il perchè gli adolescenti asiatici e africani non sono gravati dalle stesse effimere grivie e paturnie...
4)spero non aver dimenticato nulla😂

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 4 days ago (edited) 

È interessante come la musica sia una di quelle cose che nella vita ritorna, puoi abbandonarla anche per mesi, anni, a volte anche decenni… Però lei prima o poi tornerà nella tua vita, se in un qualche tempo l’hai amata, lei si fa presente con la stessa forza di prima.

È toccante anche la tua storia, in primis la tua ricca carrirea musicale, e poi anche la tua storia personale, ovviamente sono dispiaciuto di quanto descrivi…

Tralasciando tutte le varie trascendenza del rapporto di coppia che derivano dalla attuale organizzazione sociale occidentale, in un senso più puro della cosa sono d’accordo con te… Quello che si vive in giovane età molto spesso è la fase dell’amore che si chiama innamoramento, una fase che capita a volte senza che tu te ne accorgi… Magari un giorno incroci lo sguardo della tua compagna di classe e ti fai 1000 viaggi. Quello di cui parlo io invece nel mio commento è l’amore non come sentimento, ma come atto di consapevolezza, come verbo… se dovessimo dirla come Eric Fromm: non esiste l’amore ma esiste amare!

Forse mi sto facendo prendere troppo da questi commenti 🥹

 4 days ago (edited) 

Commentare in queste piattaforme è importantissimo: sapevi che è il n.1 per costruirsi una buona reputazione (con tutte le conseguenze positive🤗)? Ovviamente, oltre al fatto che porta a stringere amicizie, sia pure virtuali (il che non impedisce che diventino amicizie vere e sincere: a me ne sono capitate parecchie così, a botta di lavorare online da oramai 15 santi anni). Sapessi poi come è ritornata la musica nella mia esistenza! Sembrerebbe una fiction, ma è la pura verità😂. Ero sicura che dopo 16 santi anni fosse un capitolo chiuso, avendo poi dovuto trasferirmi in America latina, oltretutto (nel paese nativo di mio marito). Il che ha comportato il dovermi riqualificare con gli studi perchè per forza di cose qui non si accede alle stesse opportunità europee a parità di lauree, master e specializzazioni. Avevo allora iniziato un percorso di Lettere (che qui è stato una mezza ripetizione e continuità con l'Istituto Magistrale) più psicopedagogia (in Italia non esiste: il lavoro dello psicopedagogo è demandato allo psicologo) che mi attirava come una calamita. Tra il materiale da studiare, c'era stato uno stralcio del film Copying Beethoven. Ovviamente mi ero data da fare per vederlo per intero (cosa facilissima da ottenere se cerchi in spagnolo e portoghese, dato che il tubo dalle nostre parti non è pignolo quanto in Europa🤣) e da lì non avevo resistito ai cari vecchi ricordi musicali, ordinando, appena potuto permettermelo, un violino nuovo nel più gigantesco megastore online del Mercosur (nella mia zona geografica stavo fresca offline, dato che un violino qui lo vedono si e no in TV quando va bene). Certo, non è il violino di lusso che avevo un tempo, ma era stato ben sistemato dal liutaio di fiducia della casa della musica che vende a mezzo di megastore e per quel che serve a me va più che bene.

 4 days ago (edited) 

Bene, mi fa piacere! Io tempo fa, ormai più di 10 anni, avevo conosciuto una ragazza che lo suonava e mi ero appassionato tantissimo, una volta dovevo uscire con lei per comprarmi delle scarpe e invece siamo andati al negozio di musica e ho acquistato un violino. Molto base, per principianti… però ci ho provato…
Ho preso anche qualche lezione ma… poi ho chiuso in fretta sia con il violino che con la ragazza ahahah 🤣

Ma spiegami un attimo qual’è il ruolo dello psicopedagogo? Cosa fa nello specifico? Da quali età del bambino può essere utile?

 3 days ago (edited) 

Detto alla spiccia, lo psicologo e (quando ci sta pure🤣) lo psicanalista dei disturbi e difficoltà nell'apprendimento. Si pone dunque in un cammino di mezzo tra psicologia, psicanalisi e istruzione. È una professione esistente in Portogallo (ma nata in Francia, quanto a Europa) e nei big del Mercosur. Età del bambino sin dalla scuola dell'infanzia fino a tutto il percorso scolastico. Ma anche gli adulti di qualsiasi età con difficoltà e disturbi dell'apprendimento possono usufruire delle consulenze di un/a psicopedagogo/a. Nelle sessioni, si valutano la storia familiare del paziente, gli eventuali incidenti durante il parto (che potrebbero aver causato disabilità intellettuali), l'ambiente sociale e scolastico frequentato dal paziente e quant'altro può risultare utile. La funzione si suddivide in psicopedagogia istituzionale e clinica. La istituzionale si esplica in ambito scolastico e valuta i conflitti tra il personale sia docente che ausiliario, con l'intuito di risolvere. In parole povere.
Ps.: motivi della chiusura sia con il violino che con la ragazza, se è lecito domandare?🤣