Viviamo in un periodo difficile... un periodo di crisi mondiale.
Un periodo al quale noi Millenials, e anche le generazioni successive alla nostra, non sappiamo bene come reagire. Siamo confusi perché noi, nati dagli anni 80 in poi, una vera crisi non l'abbiamo mai vissuta.
Un esserino così piccolo ha creato veramente una valanga di guai - CC0 Image, click for source
Non abbiamo vissuto la guerra, non abbiamo vissuto la fame o la povertà. Non abbiamo mai vissuto la malattia o l'epidemia... forse chi era già grandicello nel 1986 può ricordare il disastro nucleare di Chernobyl (a proposito, vi raccomando caldamente la serie HBO che ne parla): io ho vaghi ricordi di scorte comprate nei supermercati, ma fu per lo più un problema dei nostri genitori.
Non ci siamo abituati.
Fatto sta che nel 2020, noi siamo (volenti o nolenti) il presente di questo mondo; coloro che plasmeranno il futuro dei nostri figli lavorando su ciò che ci è stato lasciato dai nostri genitori. C'è da rimboccarsi le maniche e lasciare una buona impressione di questo periodo fatto di reclusione casalinga e terrore per il Covid19.
Cosa vedranno i nostri figli, andando a ripercorrere le storie di instagram, i post di facebook ed i blog di questo duemilaventi?
Un bel po' di paura, una spruzzata di banalità e tanto, tanto odio.
Nota: non sono contro la censura dei social, ma per l'educazione degli utenti - CC0 Image, click for source
In questo periodo l'odio sui social è democratico e generalizzato.
Eravamo abituati alle scenate del popolino e degli ignoranti; pronti a difendere a spada tratta teorie scientificamente strampalate e condividendo fake news con la bava alla bocca e gli occhi spiritati. Ne parlai già tempo fa in un altro post che generò reazioni discordanti. Nonostante tutto continuo a pensare che l'effetto Dunning-Krueger unito ai social e alla libertà di espressione sia la vera piaga di questo decennio.
In questo mese però ho osservato un altro comportamento a cui non ero abituato: l'odio di chi fa parte di quella metà del mondo normo-dotata (per non dire intelligente, che poi si da erroneamente (???) per scontato che tutti gli altri siano stupidi).
Perché anche la comunità scientifica, diciamolo, ne ha un po' piene le palle.
Allora via a post di debunking sull'origine sintetica del virus e di un'imminente guerra batteriologica, via alle prese in giro verso i novax (molti dei quali dichiarano che, nel dubbio, una punturina contro il Covid19 se la farebbero pure), via alla demonizzazione degli assalti per le mascherine, dei fantasiosi metodi di contagio o delle numerose paure (vere o false che siano) dell'italiano medio.
Raro esempio di Complottismo Giustificazionista a Matrioska, detto anche "Complinception"
Quando le cose non vanno come ci si aspetta, l'essere umano attiva una parte del cervello chiamata "amigdala" che scatena tutta una serie di emozioni primordiali come la paura... e la rabbia.
La rabbia attiva l'adrenalina, e l'adrenalina ci spinge ad agire d'impulso per istinto di sopravvivenza. Il problema è che non viviamo più nella foresta preistorica; una volta l'adrenalina veniva usata per prendere a mazzate la tigre che voleva farci la pelle, ma oggi? Chi prendiamo a mazzate quando siamo chiusi in casa di fronte al monitor di un PC?
Prendiamo a mazzate il tasto invio della tastiera.
Una clava a forma di post, Tweet o Instagram sulla rete, a forma di video condivisi su whatsapp, di urla fuori dalla finestra o insulti verso chi, alla fine, ha paura tanto quanto noi.
...e finalmente (purtroppo), dalla paura, dalla rabbia e dall'adrenalina, nasce l'odio.
Abbiamo i nervi a fior di pelle e tanta, tantissima voglia di giudicare il prossimo.
Vedo persone che si lamentano del governo per non aver preso provvedimenti seri in tempo; altre che spingono per allentare i provvedimenti impauriti dallo spettro della recessione. Donne incinte che si lamentano che l'ala di maternità del proprio ospedale di fiducia sia stata adibita ai pazienti Covid e dottori che lamentano una grave insufficienza di posti letto per tutti i ricoverati. Persone (fortunatamente non in Italia) che, per combattere la pandemia, vanno a fare scorta di armi da fuoco (???) o chi si affida a medicine miracolose insultando chi ne mette in dubbio l'efficacia (e viceversa).
In America, come nei film western, il Virus si combatte col piombo! - CC0 Image, click for source
Una guerra tra poveri... che mi mette tanta tristezza.
Ecco, forse dovremmo tutti fare un respiro profondo e ragionare a mente fredda. So che non è facile di questo periodo, ma... ehi, niente è facile in questo periodo. Quindi tanto vale fare uno sforzo.
Quando le nuove generazioni leggeranno di questa crisi mondiale nei libri di storia, cosa vogliamo raccontare?
Di una nazione, anzi, un mondo intero impreparato a un emergenza del genere, pieno di persone sull'orlo dell'esaurimento in attesa di azzannarsi al collo per un qualsiasi pretesto... Oppure vogliamo raccontare come l'umanità reagì con coraggio di fronte al Corona-virus, grazie ad un'efficace collaborazione tra istituzioni e cittadini, nell'osservanza delle regole e nel rispetto reciproco?
...sarebbe troppo bello, vero?
Eh va bene, accontentiamoci dei meme sul Virus che almeno fanno ridere.
Buona quarantena a tutti!
PS. Prima di venire azzannato anche io al collo :) Il post è volutamente un po' esagerato: penso che non tutto stia andando a rotoli, anzi! Stiamo facendo moltissimo come popolo, anche più di quello che potevo aspettarmi, considerata la mia cronica sfiducia verso l'umanità. Noi italiani siamo diventati un modello mondiale, come dice Alberto Angela in uno dei suoi ultimi interventi video, e se lo siamo un motivo ci sarà. Poi non tutte le ciambelle riescono col buco, ma se così non fosse il mondo sarebbe estremamente noioso...
Mi piace il tuo punto di vista, anche se non ne condivido alcuni trattai (ma forse sono un po' di parte...).
Nello specifico, quando penso a cosa voglio raccontare e lasciare ai miei figli e alle nuove generazioni, spero che possa essere un mondo libero dalla follia e dalle fake news... Sono cose che in "tempo di pace" posson far sorridere, ma in situazioni come questa divengono estremamente pericolose. E penso che sia anche per questo (oltre che per i motivi da te elencati) che parte della comunità scientifica stia iniziando a manifestare palese intolleranza verso alcune figure e alcune idee. C'è in gioco la salute di tutti, e non ci sono tempo e risorse da spendere seguendo i ciarlatani. Spero che le generazioni future sappiano che non siamo rimasti indifferenti davanti a tutte queste bufale.
Mi trovi invece totalmente d'accordo sul popolo italiano. Era da tanto tempo che non mi sentivo così fiero di esserlo... Poi le mele bacate ci sono ovunque, ma stiamo davvero dando "spettacolo" (passatemi il termine, ma rende l'idea)!
Non fraintendetemi: io sono assolutamente a favore della comunità scientifica e anche io non sopporto le fake news, soprattutto quelle che possono diventare davvero pericolose.
Penso solo che, forse anche complice l'attuale situazione, divulgatori accreditati e professori che una volta erano pacati o lasciavano correre ora attaccano (anche pesantemente) le bufale ed i bufalatori.
Il problema, caro @spaghettiscience, è che non serve a nulla discutere con un'idiota; perché prima ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.
Io credo che chi ha un minimo di cervello alle bufale non abbocca. E chi abbocca, probabilmente continuerà ad abboccare per tutta la vita. È giusto continuare con la divulgazione perché permette a chi è in bilico tra le due fazioni di prendere decisioni oculate... Ma penso che mettersi al livello di chi urla scemenze urlando più forte non sia il modo giusto per correggere certi comportamenti.
Ma magari mi sbaglio 😁 grazie per essere passato!
Hai ragione. In questi giorni però ci è capitato di incontrare, in senso metaforico ovviamente, tante persone che, spaventate dalle fake news lette su web, venivano sui diversi gruppi scientifici a chiedere informazioni e conferme. Questo da un lato lascia ben sperare, perché significa che tante persone stanno riscoprendo il senso critico... Ma dall'altro indica anche che, chi non è avvezzo alla scienza (e non per colpa, ma perché nella vita semplicemente fa altro), davanti a certe notizie si spaventa. Dopo tutta stiamo parlando della vita delle persone. Anche perché, onestamente, i professionisti delle bufale hanno raggiunto livelli ammirevoli... E scrivono le loro cazzate in modo molto convincente. Queste persone dovrebbero essere denunciate e fermate, perché la libertà di opinione, come ogni altra si libertà, si esaurisce quando lede le libertà altrui... E attentare alla salute del prossimo equivale chiaramente a distruggerne la libertà di essere sano.
Devo segnarmi questa frase per un futuro articolo...
E qui torniamo ad un altro punto del mio post: ignoranza + libertà di espressione + facebook (o altri social) = potenziale pericolo.
Ma nell'era di internet è difficile bloccare certi comportamenti, e ancora più difficile spegnere i focolai di disinformazione. Fino a quando una fake news ha un nome ed un cognome (e su internet è tutto fuorché scontato) puoi fermare l'origine e far partire la denuncia, ma spesso è difficile, se non impossibile, risalire alla fonte. E anche fare "Debunking" contro chi ormai è indottrinato spesso è inutile (Dunning-Krueger).
Qual'è la soluzione allora? Beh bisogna partire dal basso: come dici tu, bisogna stimolare il senso critico, insegnare alle persone ad usare google per la verifica delle fonti, far capire al "Leone da tastiera" che, prima di condividere idiozie, dovrebbe fare un respiro profondo e andare a controllare. Evitare di fare scalpore o spaventarsi per ogni pinco pallo che parla del virus sui social.
Cercare di bloccare la fonte di tutte le fake news è come cercare di chiudere la perdita di un tubo con le dita; per questo bisogna lavorare su chi recepisce l'informazione, piuttosto che su chi le mette in giro. Un folle seguito da milioni di persone può diventare un santone, ma senza seguaci resta solo un folle...
Certo, rimane la domanda: perché certe persone mettono in giro queste informazioni?
Citando il buon Alfred nel Cavaliere Oscuro:
Perché certe persone mettono in giro queste informazioni?
In tanti in questi giorni si stanno interrogando su questo tema in effetti; perché se alcune bufale come quelle su determinati giornali o canali YouTube hanno chiaramente lo scopo di generare guadagni, altre, come quelle via Whatsapp, restano proprio incomprensibili.
Avrà poi ragione il buon Alfred, ma traendo spunto dalla sue parole... Potremmo bruciare queste persone prima che loro facciano bruciare il mondo. Ovviamente scherzo... Forse...
Mi consola il fatto che la pensi come me e mi unisco al tuo pensiero e alle tue considerazioni, così mi sento anch'io più forte nell'affrontare i leoni affamati della tastiera. Un abbraccio.
Facciamoci forza l'un l'altro: solo così se ne può uscire davvero da vincitori! Grazie Armando un abbraccio anche a te!
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