Mi piace il tuo punto di vista, anche se non ne condivido alcuni trattai (ma forse sono un po' di parte...).
Nello specifico, quando penso a cosa voglio raccontare e lasciare ai miei figli e alle nuove generazioni, spero che possa essere un mondo libero dalla follia e dalle fake news... Sono cose che in "tempo di pace" posson far sorridere, ma in situazioni come questa divengono estremamente pericolose. E penso che sia anche per questo (oltre che per i motivi da te elencati) che parte della comunità scientifica stia iniziando a manifestare palese intolleranza verso alcune figure e alcune idee. C'è in gioco la salute di tutti, e non ci sono tempo e risorse da spendere seguendo i ciarlatani. Spero che le generazioni future sappiano che non siamo rimasti indifferenti davanti a tutte queste bufale.
Mi trovi invece totalmente d'accordo sul popolo italiano. Era da tanto tempo che non mi sentivo così fiero di esserlo... Poi le mele bacate ci sono ovunque, ma stiamo davvero dando "spettacolo" (passatemi il termine, ma rende l'idea)!
Non fraintendetemi: io sono assolutamente a favore della comunità scientifica e anche io non sopporto le fake news, soprattutto quelle che possono diventare davvero pericolose.
Penso solo che, forse anche complice l'attuale situazione, divulgatori accreditati e professori che una volta erano pacati o lasciavano correre ora attaccano (anche pesantemente) le bufale ed i bufalatori.
Il problema, caro @spaghettiscience, è che non serve a nulla discutere con un'idiota; perché prima ti porta al suo livello e poi ti batte con l'esperienza.
Io credo che chi ha un minimo di cervello alle bufale non abbocca. E chi abbocca, probabilmente continuerà ad abboccare per tutta la vita. È giusto continuare con la divulgazione perché permette a chi è in bilico tra le due fazioni di prendere decisioni oculate... Ma penso che mettersi al livello di chi urla scemenze urlando più forte non sia il modo giusto per correggere certi comportamenti.
Ma magari mi sbaglio 😁 grazie per essere passato!
Hai ragione. In questi giorni però ci è capitato di incontrare, in senso metaforico ovviamente, tante persone che, spaventate dalle fake news lette su web, venivano sui diversi gruppi scientifici a chiedere informazioni e conferme. Questo da un lato lascia ben sperare, perché significa che tante persone stanno riscoprendo il senso critico... Ma dall'altro indica anche che, chi non è avvezzo alla scienza (e non per colpa, ma perché nella vita semplicemente fa altro), davanti a certe notizie si spaventa. Dopo tutta stiamo parlando della vita delle persone. Anche perché, onestamente, i professionisti delle bufale hanno raggiunto livelli ammirevoli... E scrivono le loro cazzate in modo molto convincente. Queste persone dovrebbero essere denunciate e fermate, perché la libertà di opinione, come ogni altra si libertà, si esaurisce quando lede le libertà altrui... E attentare alla salute del prossimo equivale chiaramente a distruggerne la libertà di essere sano.
Devo segnarmi questa frase per un futuro articolo...
E qui torniamo ad un altro punto del mio post: ignoranza + libertà di espressione + facebook (o altri social) = potenziale pericolo.
Ma nell'era di internet è difficile bloccare certi comportamenti, e ancora più difficile spegnere i focolai di disinformazione. Fino a quando una fake news ha un nome ed un cognome (e su internet è tutto fuorché scontato) puoi fermare l'origine e far partire la denuncia, ma spesso è difficile, se non impossibile, risalire alla fonte. E anche fare "Debunking" contro chi ormai è indottrinato spesso è inutile (Dunning-Krueger).
Qual'è la soluzione allora? Beh bisogna partire dal basso: come dici tu, bisogna stimolare il senso critico, insegnare alle persone ad usare google per la verifica delle fonti, far capire al "Leone da tastiera" che, prima di condividere idiozie, dovrebbe fare un respiro profondo e andare a controllare. Evitare di fare scalpore o spaventarsi per ogni pinco pallo che parla del virus sui social.
Cercare di bloccare la fonte di tutte le fake news è come cercare di chiudere la perdita di un tubo con le dita; per questo bisogna lavorare su chi recepisce l'informazione, piuttosto che su chi le mette in giro. Un folle seguito da milioni di persone può diventare un santone, ma senza seguaci resta solo un folle...
Certo, rimane la domanda: perché certe persone mettono in giro queste informazioni?
Citando il buon Alfred nel Cavaliere Oscuro:
Perché certe persone mettono in giro queste informazioni?
In tanti in questi giorni si stanno interrogando su questo tema in effetti; perché se alcune bufale come quelle su determinati giornali o canali YouTube hanno chiaramente lo scopo di generare guadagni, altre, come quelle via Whatsapp, restano proprio incomprensibili.
Avrà poi ragione il buon Alfred, ma traendo spunto dalla sue parole... Potremmo bruciare queste persone prima che loro facciano bruciare il mondo. Ovviamente scherzo... Forse...