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RE: Steemit alla deriva - Le ragioni per cui mi dissocio dalla communty ita su Discord

in #ita7 years ago

Ciao @bronsedi,
in parte sono d'accordo con te e in altre situazioni no.

Perchè no...
la comunità ha bisogno di organizzazione e per far questo ci vogliono persone che si sbattono per farlo. Chi cura il server Discord, chi fa le curation, chi spiega i primi passi etc... in quale modo abbiamo occasione di ricompensarli? Semplicemente dando a loro un "maggiore" riguardo quando scrivono qualcosa. Personalmente altre soluzioni non le vedo e se ci sono... ben vengano, si possono discutere.

Perché si...
il problema di fondo, personalmente lo trovo in "siamo in tanti"! e come VP siamo molto sbilanciati. Non è colpa di nessuno, è solo un fatto naturale. PUNTO. Poi se vogliamo aggiungere "tante teste, tante idee"... il gioco è fatto. Nessuno legge i post, e se vengono letti è perchè si sono inciampati e caduti dentro. Per non parlare della qualità... spiacente ma io di qualità e di originalità ne vedo poca. In questo vedo il problema di fondo.
Che si può fare? io personalmente rivisiterei le regole. Basta un post al giorno. La comunità si divide in due, e, se necessario in tre. Si scrive un giorno si e uno no, o ogni tre giorni. Guardiamoci negli occhi! Chi entra in steemit per i primi 15 giorni sa cosa vuole scrivere... ma mi sto chiedendo cosa riesca a scrivere al 60° giorno.... su questo avevo fatto un post "la qualità della pasta al tonno". Naturale arrivare a scrive di come ho condito l'insalata il giorno prima... io vedo post del genere... solamente perchè si ha occasione di scrivere una volta al giorno e ognuno vuole i suoi quattro spicci, sperando di rientrare nella cerchia di PostIT. A parer mio c'è una relazione matematica fra numero utenti, VP e numero di post che possa in qualche modo aumentare il payout del singolo. Con metà post giornalieri possiamo aumentare del doppio la percentuale di voto e trovarci qualcosa di più in tasca. Se mensilmente ognuno perde qualcosa, sicuramente almeno la qualità ne guadagna... ognuno ha due giorni per ragionare su cosa vorrebbe dire e comunicare.

Anch'io ho fatto dei ragionamenti in questo ultimo periodo. Sto maturando l'idea di curare di più il mio tempo su steemit alla ricerca del buon post, originale e interessante. per far questo necessariamente bisogna togliersi dal voto automatico, anche se trovo ancora la forma più democratica di distribuzione del valore economico. Ragionamenti, questi, che devo ancora maturare...

Ci sentiamo caro @bronsedi, intanto un abbraccio e un saluto
nicola

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Che bello finalmente vedere dei commenti sinceri, a prescindere da quanto possa essere d'accordo o meno con quanto scritto. A parer mio su internet si trovano tutte le informazioni necessarie a capire il funzionamento della piattaforma e tutto il "lavoro" svolto all'interno delle community come quella di Discord, per quanto prezioso - e questo è un dato di fatto - non è stato richiesto da nessuno, ma piuttosto dettato dalla pigrizia dei singoli di non prendersi la briga di cercare delle informazioni o spendere un'oretta a leggersi il white paper. Il problema è l'inglese? Per quanto approssimativa, la traduzione con Google rende bene il senso, quindi non ci vuole molto.

Detto ciò, il mio pensiero è che il mondo dei social è un mondo brutale, dove su decine di autori soltanto qualcuno può davvero farcela mentre gli altri saranno costretti, per forza di cose a fare altro. Non sta scritto da nessuna parte che tutti debbano diventare dei blogger e anzi, prima che esistesse Steemit - ovvero la possibilità di guadagnare qualcosa scrivendo appunto di come condire la pasta al tonno, giusto per dire una stronzata - chi non capiva o sapeva una cippa dei social evitava di scrivere.

Esiste una sorta di selezione naturale che avviene senza bisogno che qualcuno intervenga dall'esterno: se piaci e susciti interesse vai avanti, altrimenti resti fuori. E' questo l'unico modo per misurare la bontà dei post, ovvero prendersi la responsabilità, come singoli, di mandare avanti chi riteniamo meritevole di attenzione e chi no. E attenzione, i criteri per cui un post "merita" o "non merita" non possono e non devono essere oggettivi. Scusami se mi ripeto, ma Steemit non è una redazione, è un social network e come tale si basa su un certo tipo di dinamiche che prescindono dall'oggettiva qualità del post.

Se ad esempio pubblicassi una singola foto di un gatto e scrivessi due righe sotto ottenendo 2000 visualizzazioni e 100 commenti, è GIUSTO che venga ricompensato. Perché quel post a assolto la sua funzione "social", ovvero ha permesso agli utenti di leggere, curiosare, interagire.

Bisogna imparare a fare i conti con il pubblico. Non è un caso che i miei pezzi - parlo del mio lavoro da redattore - non superino, nella maggior parte dei casi, le 400 parole. Il motivo è semplice: oltre un certo tot la gente perde interesse nella lettura perché poco abituata. Bisogna fare di necessità virtù, o altrimenti prendersi i propri rischi e decidere liberamente di investire più tempo e più energie senza alcuna garanzia di ritorno economico.

Dici bene quando parli di poca originalità e qualità di molti contenuti. Creando un sistema come il voto automatico, che non premia il contenuto ma la semplice appartenenza a una ristretta cerchia che decide deliberatamente di scambiarsi il voto, i post sulla pasta al tonno continueranno ad esistere dato che l'autore non si confronterà mai veramente con la dura realtà dei social. E ti dirò di più, se quel determinato post sulla pasta al tonno crea interazione, ben venga che l'autore riceva dei soldi. Non dimentichiamoci mai che parliamo di un SOCIAL DECENTRALIZZATO, non di una redazione giornalistica.

Un abbraccio

cito solo questa parte ma il discorso nella tua risposta mi sembra ridondante...

Se ad esempio pubblicassi una singola foto di un gatto e scrivessi due righe sotto ottenendo 2000 visualizzazioni e 100 commenti, è GIUSTO che venga ricompensato. Perché quel post a assolto la sua funzione "social", ovvero ha permesso agli utenti di leggere, curiosare, interagire.

mhmm... quindi... se voglio ricavarne qualcosa in tasca, meglio scrivere puttanate alla faccialibro? Per avere un certo successo bisogna accontentare la massa di imbecilli... solita mediocrità! Ma credo proprio che tu abbia ragione, giusto oggi ne ho la riprova. Ma a me non sta bene e finchè avrò pazienza perseguo la mia strada. Poi il futuro deciderà

Un saluto e in bocca al lupo, nicola

Lo è assolutamente. Condivido quanto dici. Pensi che a me faccia piacere vedere le solite minchiate andare avanti su Facebook? Vedere tette e culi spiattellati in ogni angolo o qualsiasi altro contenuto di bassa lega? Ovviamente no. Ma purtroppo, né per colpa mia né per colpa tua, le cose stanno così e semplicemente un social network - come ne esitono tanti altri - non deve essere necessariamente la via per la redenzione. Io sono uno di quelli che pensa che Berlusconi, pur non avendolo mai votato, sia stato il presidente che gli italiani si siano meritati in questi anni. Perché la media delle persone pensa esattamente come lui e se la parola democrazia ha ancora un significato, beh, lui è la miglior espressione del popolo. Non è assecondando dinamiche clientelari che si fa la rivoluzione, anzi, il contrario. Si manda avanti un sistema di favoritismi che probabilmente tu stesso detesti o avrai detestato. Spero che questa risposta non risulti ridondante, cmq mi piace il confronto quando fatto in maniera produttiva. Non son qui a cercare facili consensi, altrimenti avrei scritto altro.

Un saluto anche a te ;)

detesto, detesto...
ci sentiamo, nicola

Ottimo contributo di riflessione @knfitaly. Grazie!

ah ... ma allora ci sei!! :) pensavo fossi andato in ferie prolungate ... :)
ben ritrovato @marcodobrovich, mancano i tuo post ma vedo comunque che ti sbatti quando il treno tende a deragliare...
un saluto e un abbraccio, nicola