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RE: La follia ai tempi del coronavirus

in #ita5 years ago

Parto con una conclusione 😃😃😃😉

E dove ca@@o andiamo a prendere le informazioni giuste, corrette o quantomeno attendibili?

Questo per me è il vero problema. Siamo invasi da informazioni che sono fuorvianti, tendenziose, spesso di parte e chi più ne ha più ne metta. Addirittura ho visto una pubblicità sulla TV che bisogna scegliere canali di informazione professionali... chi?!? Un cavolo di TG? No! Per me è out. Questo è un mondo di disinformazione e ho poche speranze che cambi rotta.

È difficile capire dove poter trovare informazioni corrette per cose molto più semplici rispetto all'emergenza che stiamo vivendo ora, e spesso queste informazioni non sono neanche di pubblico dominio ma bisogna sborsare soldi per averle. A titolo di esempio, se io voglio sapere esattamente come calcolare una determinata cosa devo avvalermi delle norme UNI (opero nel settore edile). Ogni norma è pubblicata e devi pagare per averla, molte addirittura costano 50 e più euro e solitamente ti rimandano a 3/4 altre norme collegate che costano sempre 50ce più euro. Penso che anche te se vuoi accedere a determinate informazioni dovrai sborsare parecchi soldi.

Per me le informazioni devono essere gratis, distribuite e condivise con chiunque. Questo non è così! Semplicemente perché meglio avere un popolo ignorante altrimenti questo si ribella ai poteri forti.

Non so se sei d'accordo con me, ma nel caso non lo fossi ti chiedo di immaginare come si potrebbe discutere/informarsi/capire su questi due temi:

  • crisi energetica, è plausibile puntare sull'energia nucleare?
  • cambio climatico, è proprio tutta colpa delle attività antropiche?

E su questi due esempi torno in cima al mio post e mi chiedo.... Dove ca@@o trovo informazioni...?

Un saluto, nicola

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Sono assolutamente d'accordo con te caro @knfitaly! Ovviamente non ho idea di come sia la situazione relativamente ad altri settori, ma per quanto riguarda la scienza molto spesso tocca pagare fior di quattrini per accedere alle pubblicazioni. Tuttavia, negli anni sono stati fatti tanti passi avanti, e ad oggi è possibile trovare molto materiale anche open. Resta comunque un grosso problema, e la situazione è oggettivamente scandalosa. Non credo però che questo accada perché qualcuno vuole tenere il popolo all'oscuro... Semplicemente ci sono grandi interessi economici da parte degli editori. In un vecchio post parlai di come la block chain potesse essere una soluzione.

Devo però dire che esistono tanti divulgatori oggi giorno, e anche per chi non può accedere direttamente alle fonti esiste comunque la possibilità di scegliere una persona di cui ci si fida e ascoltare quello che ha da dire. Resta il problema di come scegliere, ovviamente... Ma credo che non sia strettamente importante chi si sceglie, ma è importante aver ben chiaro perché si sceglie. La cosa migliore sarebbe scegliere una persona che argomenta le proprie tesi in modo onesto e magari con delle basi.

Ti faccio un esempio. La dott.ssa Gismondo ha sostenuto fin dall'inizio che l'attuale epidemia fosse solo una normale influenza, portando come "prova" il fatto che l'influenza stagionale uccide miliaia di persone ogni anno. Questa poteva essere una tesi verosimile, almeno nelle fasi iniziali, ma... I dati da lei riportati erano falsi. Un semplice controllo sul sito dell'ISS o su InfluNet sarebbe stato sufficiente a smascherarla. Questa persona, quindi, non doveva essere ritenuta una fonte attendibile... Non per la sua tesi... Ma per le sue bugie o per la sua incapacità di leggere corettamente i dati.

Per quanto riguarda la pubblicità di cui parli, l'ho vista anche io... E mi ha lasciato i tuoi stessi dubbi. Tuttavia, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio... Esistono anche telegiornali e giornali che fanno il loro lavoro in modo onesto.

Aggiungerei una cosa... Viviamo in una società in cui la possibilità di studiare è garantita quasi a tutti. Generalmente, un buon corso di studi garantisce l'acquisizione delle capacità che ti permettono di avere almeno delle conoscenze di base utili a discriminare tra le diverse fonti. Non serve poter accedere a pubblicazioni scientifiche per farsi un'idea riguardo il cambiamento climatico. Ne parlano molti scienziati, ovunque. E sono molto più allineati nel loro pensiero rispetto a quanto alcuni vogliano far credere.

Nello specifico, ti assicuro che la quasi totalità della comunità scientifica è concorde nell'affermare che no, il cambiamento climatico è un evento ciclico e indipendente dall'attività antropica; l'uomo, però, ha modificato le modalità con cui questo avviene, creando degli squilibri a cui l'ambiente non riesce ad adattarsi...

@knfitaly la (parziale) risposta alla tua domanda è già nel post di @spaghettiscience: a volte non ci sono risposte giuste ai quesiti del mondo, e molto spesso sono gli scienziati stessi a dubitare del proprio lavoro... perché un buon scienziato è il primo che cerca di scardinare le sue teorie.

Secondo me già questo è un indizio: qualcuno che espone uno studio e finisce con "purtroppo non abbiamo ancora abbastanza dati per fornire una risposta definitiva..." per me è spanne sopra rispetto a chi "E' così perché io sono io e voi non siete un ca***o".

Un altro modo è cercare un contraddittorio sulla rete. Verificare chi appoggia una teoria, chi l'altra e chi sembra avere maggior voce nel mondo scientifico.

Diffidare di chi difende le proprie teorie con la frase: "Se pensi che stia dicendo una stupidaggine, dimostramelo". NO, è SEMPRE chi porta una tesi che deve dimostrarne la veridicità! Altrimenti io posso affermare che "Gli abitanti di Atlantide si nutrivano solo di goleador e calcestruzzo", con la ragionevole certezza che nessuno potrebbe dimostrare il contrario.

Quando trovare verità attendibili è difficile dobbiamo rimboccarci su le maniche e fare lo sforzo di trovarle da noi. E se non ne troviamo... beh, io preferisco sempre stare zitto e sembrare stupido piuttosto che aprire bocca e togliere ogni dubbio ;)