Settimane fa ho scaricato 500 post delle rispettive pagine, che si trovano su poli opposti dal punto di vista storico-politico, per fini accademici. Di seguito offrirò una lettura dell’immagine.
Immagine dell’autore
Casapound rappresenta uno dei gruppi più fascisti presenti in Italia, assieme a Forza Nuova. Qualcuno li reputa neo-fascisti, personalmente non condivido perché con neo-fascismo identifico dei sotto-gruppi di transumanisti. Rivoluzione rappresenta il giornale dietro al partito “Sinistra classe rivoluzione”. La prima pagina conta più di 100 mila like, la seconda circa 4 mila. La prima ha ottenuto circa 200 mila voti alle elezioni, la seconda circa 35 mila.
I colori delle parole vogliono sottolineare delle categorie.
- Arancione per le parole collegate alle elezioni
- Verde scuro per le parole collegate ai luoghi
- Verde chiaro per le parole collegate alla comunità
- Viola per il tempo
- Rosso per le parole collegate alla teoria o letteratura
- Grigio scuro per le parole collegate ad una personalità
Le nuvole di parole raccolgono circa una ventina di parole con la più alta frequenza, escludendo delle parole specifiche menzionate nel paragrafo Metodologia.
Interpretazione
Con gli ultimi due punti si giocano, a mio avviso e anche secondo altri, una delle differenze più profonde fra i più gruppi: il primo sottolinea un individuo, il secondo una classe, anche vedendo il nome del gruppo che vuole rappresentare. Perché? Si può andare a finire al concetto di superuomo formulato da Nietzsche. Il fascismo e il nazismo hanno, a più riprese, il concetto di culto della personalità. Chiaramente si può trovare il fenomeno con una intensità diversa o minore anche nelle cosiddette democrazie liberali. Stalin strumentalizzerà la cosa per distogliere l’attenzione sugli insegnamenti della rivoluzione russa.
Da ricordare anche che si parla di reazione della borghesia quando questa fa uso di parole della sinistra socialista per attrarre a sè i consensi dei lavoratori. Da qui mi collego alla sezione parole, che sinceramente mi ha sorpreso: Mussolini inizialmente scriveva da socialista ma poi, a causa di alcuni eventi ed incentivi ha cambiato totalmente sponda. Nel fascismo moderno italiano, non risultano, nei 500 post considerati, menzioni al capitalismo Nemmeno quella di classe. Questo a mio avviso indica una rottura rispetto alle tradizioni storiche italiane.
Al fascismo moderno italiano va sottolineata la caratteristica della maggior presenza sul territorio, che ha soprattutto luogo nel fine settimana. Questo anche grazie al maggior numero di militanti. Sul perché questo gruppo riesce ad attrarre più militanti, invito i lettori a leggere fra le righe di altri post che ho pubblicato. Come primo indizio invoco la parola egemonia, o direzione culturale.
Metodologia [Opzionale]
Utilizzando l’applicazione di facebook di nome Netvizz ho inserito l’ID delle due pagine, trovabile tramite una ricerca su google, e il numero di contenuti che volevo scaricare (500). Poi ho selezionato post by page only e full statistics. Il periodo del download risale a poco prima delle elezioni. Ho inserito il file fullstats presente nello zip di output in tableau e da lì ho creato la visualizzazione di sopra, filtrando le cosiddette stopwords (tipo gli articoli, le preposizioni, etc.).
Trovo questa analisi molto interessante e per nulla sorprendente.
Il comunismo offre una soluzione sistemica ai problemi del capitalismo mentre il fascismo offre una soluzione topica.
Prendiamo ad esempio il problema dell'immigrato che spaccia sotto casa degli operai.
Il comunismo analizza il motivo che ha portato quell'immigrato a trovarsi lì e offre una soluzione generale a lungo termine in maniera deduttiva o top-down.
Il fascismo offre una soluzione immediata al problema togliendo l'immigrato dalla strada senza chiedersi come mai c'è finito lì. Agisce in maniera induttiva o bottom-up.
Se il capitalismo è una gamba rotta, il fascismo è l'antidolorifico ed ha bisogno di ore per funzionare, il comunismo è il gesso e richiede mesi.
Per sua natura il fascismo si presta quindi ad essere un fenomeno populista proprio perché non richiede tanto studio ed impegno e può essere attuato e capito da qualsiasi persona poco colta, basta seguire il foglietto illustrativo/la guida (o il "Duce" se vogliamo usare latinismi).
Il problema nasce dal fatto che il comunismo forniva comunque una soluzione anche se con effetti a lungo termine. Purtroppo però dalla caduta del muro ha smesso di offrirla e si limita ad analizzare le cause senza però dare una soluzione non dico immediata ma neanche semestrale o annuale.
Su youtube è recentemente uscito un bellissimo reportage inglese su Casapound a questo link ed al minuto 5:00 un cardiologo seguace di Casapound dice «noi facciamo quello che praticamente il vecchio Partito Comunista ormai ha finito di fare. Nelle aree degradate, nei quartieri periferici non esiste più il Partito Comunista ma c'è Casapound che aiuta...»
Quindi il comunismo ha smesso di occuparsi di questioni reali e di sporcarsi le mani nei quartieri poveri lasciando un vuoto mentre i fascisti stanno iniziando a riempire quel vuoto.
La presenza sul territorio unita al fatto che viviamo nell'epoca del fast e dello smart fa si che la semplice e rapida soluzione che offre il fascismo venga apprezzata così tanto dal proletariato che non è più interessato alla politica e alle idee.
Vedo un po’ di confusione però. Il blocco sovietico non ha nulla a che fare sia col comunismo che col socialismo. Il socialismo scientifico richiede studio, il comunismo viene per lo più abbozzato per motivi che condivido, da quel che ricordo.
La locuzione "avere a che fare" è un modo elegante per dire "essere in relazione con".
Siccome contiene il verbo "essere" , possiamo dire che è o non è in relazione a seconda di che parametri soggettivi usiamo per giudicare. A mio avviso la relazione tra comunismo e URSS esiste ed è anche forte in quanto l'URSS è stata l'unico rappresentante credibile del comunismo teorico. Un rappresentante corrotto ma comunque credibile tanto che ha illuso tanta gente.
Il giochino "il comunismo sovietico non è vero comunismo" lo facevo anche io una decina di anni fa. È bella come frase ma non spiega come il secondo sia diventato il primo.
continuo a non condividere. L'esempio sovietico ha avuto vari ingredienti del socialismo, come il controllo dei prezzi, l'economia pianificata, la collettivizzazione delle mansioni domestiche, etc. ma non elementi fondanti come la democrazia operaia. Inoltre nel passaggio Lenin->Stalin si sono persi vari elementi sovra-strutturali come la legittimazione dei diritti degli omossesuali
Io non condivido il trattare la Russia come un fenomeno a parte senza metterla in relazione con i cambiamenti globali concomitanti. Quando Stalin era al potere dobbiamo ricordarci che dall'altra parte c'erano Mussolini ed Hitler.
Il punto non è che in Russia sono stati poco interessati a seguire bene il marxismo ma il fatto che la rivoluzione internazionale non è avvenuta e la Russia (che già con Lenin non sprizzava di democrazia) è stata costretta a retrocedere. Se fosse scoppiata una rivoluzione in Germania o in Inghilterra, Stalin non avrebbe avuto le basi per prendere il potere in quel modo.
Lo stesso discorso vale per Cuba. Per quanto Fidel sia stato una testa di cazzo e forse anche in malafede, se fossero scoppiate 4 o 5 rivoluzioni in Sudamerica,in Africa ed in un paio di paesi industrializzati, Cuba avrebbe ora uno sviluppo economico e sociale diverso.
ai tempi di Lenin però avevano una guerra civile. Vari diritti sono stati sacrificati a causa di ciò. Chissà come sarebbe andata senza intervento straniero
Non so se ho capito bene il fulcro del discorso, però giustificherei l'assenza di menzioni al capitalismo proprio sulla scorta dell'ideologia fascista italiana che nei fatti era lontana dalla libertà imprenditoriale!
Gli industriali e banchieri hanno voluto, e anzi sovvenzionato, il fascismo perché difendeva i loro interessi. Se si considera questo, non sorprende sapere che uno dei top banker degli UK apprezza la guida autoritaria, condizionata solo dalla morte del leader, della Cina: https://bloom.bg/2Hl889A
Di fatti in certi ambienti si parla di fascismo come cane da guardia del capitalismo.
E' interessante approfondire questo aspetto...non essendo uno studioso storico ho solo un'idea parziale dell'argomento! Non ho mai analizzato banca e finanza in quel periodo dando per scontato che il loro assenso più che altro fosse "obbligato".
Nei libri di storia scolastici al più, da quel che ricordo, si trova l'appoggio dell'industria Krupp ad Hitler.
Il termine capitalismo è stato talmente abusato, a volte persino usato come sinonimo di consumismo, che per me è una parola che non significa più niente, mi crea solo confusione. C'erano i capitali anche durante il fascismo, sentiamo parlare di capitalismo di stato, capitalismo di relazione, capitalismo finanziario ecc.
Sicuramente la "vecchia" ideologia fascista aveva aspetti socialisti ed opponeva le corporazioni al libero mercato. L'Italia ha ancora aspetti dello stato fascista nel suo ordinamento.
Questi nuovi fascisti dal poco che ne so non tradiscono l'idea di nazionalismo e di massiccio intervento dello stato nell'economia, a fini sociali.
Purtroppo o per fortuna esistono diverse letture della parola capitalismo. Ogni tanto mi domando perché nella maggior parte delle discipline non si trova una nomenclatura condivisa come nella chimica.
Da quello che so capitalismo e consumismo hanno più legame quando le ricette di Keynes fanno ingresso nella politica economica americana, a partire da F.D. Roosevelt.
Credo che la confusione la facciano politici e giornalisti, che per mestiere devono parlare anche di quello che non conoscono.
Io ero rimasto alla definizione di capitalista come colui che porta il capo di bestiame al mercato.