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RE: INDIETRO, COME IL GAMBERETTO PIETRO, ovvero il nuovo codice civile del mio paese

in Olio di Balena8 months ago

Ciao @pousinha, mi dispiace leggere tutto ciò, ma invece che rispondere alla tua domanda direttamente, che richiederebbe tempo che purtroppo continuo a non avere, come testimonia il mio prolungato silenzio qui su Hive, dove non per mia volontà sono sempre meno presente, lo faccio indirettamente ma non credo comunque in maniera meno efficace.

Tutto ciò che hai scritto a me sembra dimostrare in maniera chiara ed evidente che lo Stato è sempre più spesso un vampiro. Che per nutrire i suoi appetiti sempre crescenti deve succhiare dosi di sangue sempre maggiori dall'economia prodotta dai cittadini. Poi sicuramente, quando lo fa, adduce sempre valide e legittime, quasi indiscutibili, buone ragioni. Ma chissà come mai per quelle buone ragioni alla fine i fondi raccolti sono sempre inferiori e le colpe ricadono sempre su evasori, approfittatori ecc... mentre le inefficienze in realtà sono sempre riconducibili allo Stato (leggi complesse e spesso inapplicabili, mancati controlli, abusi e corruzione). Mentre per altre voci di spesa trovano sempre capienti fondi a disposizione che sembrano compaiano dal nulla. Chissà come mai gli amici degli amici hanno sempre disponibile la sovvenzione opportuna, il contributo ad hoc. Certo si vive in democrazia: le persone hanno la responsabilità di scegliere da chi farsi governare. Dalle mie parti si dice: "Contenti e coglionati", che penso non abbia bisogno di spiegazioni. Alla fine la colpa di tutto è dei cittadini, anzi ancor di più di quelli che non votano: la propaganda continua a ripeterlo.

No grazie, io non legittimo più nessuno a rappresentarmi, a parlare in mia vece, a fissare delle regole. Accetto alcune leggi di mia spontanea volontà, anzi in certi ambiti sono più severo dello Stato nel pormi limiti comportamentali, ma subisco tutte le altre, o almeno quelle che non riesco ad aggirare valutando pro e contro, che alla fine è quello che fa, senza ammetterlo, ogni cittadino nelle situazioni quotidiane: esempio banale quando parcheggia in divieto di sosta.

Sono fermissimamente convinto che in assenza di Stato il cittadino medio saprebbe organizzarsi per supportare le persone bisognose che conosce direttamente e che ritiene meritevoli di supporto. Accadeva così un tempo, accade così anche con gli animali: è praticamente una legge di natura. Certo ci sarebbero disparità, squilibri, financo ingiustizie. Ma non accade comunque in presenza dello Stato, che non è, e lo sarà sempre meno, in grado di garantire uguaglianza e buona gestione, come i fatti che racconti dimostrano?

Non accade solo in Brasile, accade ovunque, con sfumature diverse, ma il quadro generale è lo stesso identico altrove. E' solo il risultato di una situazione in divenire che richiede tempo per evolversi nel suo percorso. Ogni corpo morto richiede tempo per putrefarsi e decomporsi: siamo nella fase in cui ciò sta avvenendo. Ed ogni parte del corpo richiede tempi diversi, qualcuno completa il percorso prima, qualcuno dopo, ma il percorso è segnato.

Gli Stati hanno avuto il loro ruolo nella storia, con i loro meriti che all'epoca superavano i demeriti. Ora però il loro processo evolutivo è giunto al punto che i secondi sono superiori ai primi, come un edificio che dopo continue ristrutturazioni diventa più conveniente abbattere piuttosto che non continuare a ristrutturare con interventi sempre meno efficaci e duraturi. Non accettare ciò significa, a mio modo di vedere, negare la realtà, volendo rimanere legati ad un passato che non può, per definizione, permanere. E ciò implica che si guarda al futuro con animo spaventato piuttosto che intraprendente e carico di determinazione a volerlo costruire in maniera migliore. La volontà di chi vuol mantenere a tutti i costi lo status quo putrescente impedisce alla società di evolvere in maniera positiva, di cogliere le opportunità, di dibattere e scegliere nuove forme di aggregazione e convivenza pacifica su basi più giuste ed egualitarie. Lo Stato giustifica la sua presenza, sempre più invadente e possessiva compulsiva, spaventando i cittadini sulla sua eventuale dipartita. La paura sta diventando la catena con cui si trattengono le persone.

Concludo con un pensiero che ho più volte espresso qui ed in privato: per quanto riguarda le crittovalute è NORMALE, per quanto detto sopra, che verranno prima o poi rese illegali o impraticabili legalmente. Perché levano una leva di potere insostituibile agli Stati: il potere di stampare e disporre a piacimento dei soldi che sei obbligato ad aver per vivere. Quindi i fatti sono due: o ci si prepara a resistere a ciò o si accetta di soccombere ad angherie sempre crescenti.

Sono convinto che man mano che gli Stati stringeranno la morsa sulle crittovalute sempre più persone, sicuramente all'inizio una minoranza sparuta, comincerà ad usarle in maniera clandestina come moneta di scambio. E, mi sembra banale che sia così, a parte alcuni "visionari" che hanno capito per primi l'evoluzione, i primi ad adattarsi saranno coloro che già non hanno problemi ad opporsi alle regole dello Stato: anarchici e criminali. Io mi considero nella prima categoria e consiglio vivamente a molti di cominciare ad abbracciare questa filosofia.

Sort:  

motivi d'inquinamento dovuti al mining🤔, ma c'è da dire che grazie alla struttura amministrativa della Norvegia, i residenti non hanno bisogno di nemmeno un centesimo in fatto di cripto): la riforma infame del codice civile. Dove il governo, è poco ma sicuro, è stato solleticato a praticarla dal Consiglio del Disordine degli Avvocati, ci metto la testa sulla ghigliottina che l'eliminazione dei vedovi dagli eredi necessari è opera al 100% di giuristi i quali il governo non osa contraddire, perchè alla stregua delle multinazionali dai panni luridi, taluni Consigli del Disordine sono più potenti di Congressi e Parlamenti e in grado di rovesciare le sorti di questo e quel politico. È esattamente il medesimo motivo per il quale non funzionerebbe neppure una società priva di Stato: ci sarebbero potentati di natura privata (i vari Consigli del Disordine e le varie multinazionali dai panni luridi non sono affatto pubblici) che ne prenderebbero il posto, agendo pure peggio che qualsiasi Stato, ove possibile (eccettuati veri e propri cancri di marchio nordcoreano). Dove c'è l'essere umano, ci saranno sempre avidità e invidia a impedire il vivere civile. Impossibile sfuggire a tanto. Le persone bisognose/disabili/troppo in là con gli anni per essere produttive verrebbero gettate dalla rupe Tarpea e consimili come si era usi nell'antica Sparta. Perchè verrebbero considerate un ingombro sociale, un intoppo, un fardello. Quantomeno, il rischio che accada non mi parrebbe indifferente. Uno scenario simile al distopico Divergent, dove nella fazione degli Intrepidi nessuno supera le poche decadi di vita e chi diventa disabile entra automaticamente a fare parte degli Esclusi, non è forse troppo campato in aria.
Avrei comunque evitato di nominarlo, il Brasile e infatti, come puoi vedere, non vi è menzione di alcun paese specifico in tutto il post🤣:
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Quanto alla questione disabili che necessitano di caregiver 24h, avrei capito che secondo te funzionerebbe il modello societario di una volta (correggimi se sbaglio), specie tipico di determinate zone geografiche, specie nel sud del pianeta, quando le famiglie facevano fronte comune. Ma purtroppo non era tutto rose e fiori nemmeno lì (dove c'è l'essere umano...purtroppo è sempre la solita musica). Tanto avveniva perchè più che di nuclei familiari, si parlava di clan, di grandi e numerose famiglie patriarcali dov'erano spesso le donne a sobbarcarsi la peggio (ma nelle famiglie povere, nemmeno gli uomini facevano una gran vita), rinunciando a qualsiasi attività lavorativa fuori casa per essere 24h a disposizione del familiare disabile. Con le dovute conseguenze del caso, con l'aggravio di tutto il carico sul capofamiglia, con le dovute conseguenze del caso anche lì, perchè venivano perpetuamente sottratte ingenti e preziose risorse ai bambini che quindi non potevano andare a scuola e venivano mandati lavorare nelle botteghe da analfabeti quando andava bene e nelle fabbriche e nelle campagne da operai, anzi manovali e braccianti agricoli, sempre ovviamente da analfabeti, quando andava male. Ai tempi di mia nonna funzionava così. E nemmeno si doveva arrivare al familiare gravemente disabile per tanto. L'assenza dello schema Ponzi previdenziale costringeva le coppie relativamente giovani (spessissimo genitori di numerosa prole) a sobbarcarsi il mantenimento di genitori che non ce la facevano più a lavorare, degli zii anziani e senza figli, degli zii single, dei nonni e dei prozii in mancanza di altri parenti. A farne le spese più alte erano sempre i bambini, figli di queste coppie. Mia madre raccontava, raccontava, raccontava. Non era un grande affare.
Ora, in ogni caso, l'ultima cosa che intendo fare è stare a guardare a braccia conserte la distruzione di un paese per le vie codicistiche civili. A seconda dell'evoluzione della situazione, prenderò in considerazione l'idea del rimpatrio e resterei dove sono soltanto se mi si prospettasse di dover tornare per forza in Piemonte (piuttosto allora raggiungo la zona frontaliera con il Venezuela: richiedono l'obbligo di una doppia vaccinazione covid e il certificato ce l'ho) o se per lo stato di affari del momento del levare le tende non sia mai non dovessimo più avere fondi sufficienti per mantenerci in un'eurozona fino a quando non ci sistemiamo con il lavoro, che per me sarebbe nel campo dell'insegnamento. Per il momento, c'è da dire che è molto più temibile una ulteriore riforma del codice civile al di là di quella a tutt'ora in elaborazione, perfino molto di più del ban delle cripto.
!BEERAmico mio @garlet, qui però, come ho rilevato, sta accadendo un fattaccio di natura di parecchio più grave della guerra alle criptomonete (che perfino paesi seri come la Norvegia portano avanti per

Ps.: qualsiasi info sul Friuli zona di frontiera è benvenuta🤣

È esattamente il medesimo motivo per il quale non funzionerebbe neppure una società priva di Stato: ci sarebbero potentati di natura privata (i vari Consigli del Disordine e le varie multinazionali dai panni luridi non sono affatto pubblici) che ne prenderebbero il posto, agendo pure peggio che qualsiasi Stato, ove possibile.

Questo è quello che, instillando paura, continuano a farvi credere. Hai detto bene: "ove possibile". Il punto è che è impossibile.

Quel che descrivi avviene perché lo Stato è una forma di accentramento del potere, la forma di accentramento più ampia. Tutto bene inizialmente, ma poi per un normale qunato ineludibile effetto dovuto all'avidità umana, qualcuno comincia a scalare il potere dello Stato e ad usarlo per i propri interessi, come fanno i despoti, le lobbyes ed altre categorie. Inizialmente il fenomeno è marginale, ma poi man mano cresce, manda in putrefazione lo Stato, sostituito da parvenze di esso, al servizio di chi ha davvero il potere decisionale, nascosto dietro una patina di democrazia esposta al pubblica sotto forma di voto, che in realtà diventa sempre più inutile man mano che passa il tempo.

Si può evitare ciò, la decadenza dello Stato? No, perché è insita nell'animo umano. Ogni nuovo gruppo di potere man mano dovrà esser più forte del precedente e quando sarà arrivato all'apice userà la sua forza per proteggere i suoi interessi, i ripagarsi i costi sostenuti per scalare il potere, costi sostenuti da lui e dalla sua cerchia, in un processo che si spingerà sempre oltre.

L'unico modo per evitare ciò è evitare l'accentramento del potere: cioè lo Stato.

In quel caso certo ci saranno contenziosi e ingiustizie ma saranno di ampiezza limitata. Mai grandi come quelle prodotte dagli Stati.

Mi fa ridere chi sostiene "ma senza gli Stati ci sarebbero molte più guerre". Ma le guerre chi le genera? Infatti mi sembra che da quando ci sono gli Stati non ci siano più guerre vero? Se ne sono fatte solo un paio mondiali e forse ne stanno preparando un'altra, ma sono ... casuali, no?

Certo la situazione è arrivata dove è arrivata, per "smontare" tutto a questo punto occorrerà un salto di mentalità enorme (che attualmente manca) e saranno necessari grandi sacrifici. Ci saranno scosse pesanti da sopportare e qualcuno soffrirà molto, a causa degli squilibri che si dovranno eliminare. Ma perseguire il mantenimento del sistema sarà, alla lunga, ancora più doloroso e fingere di non vederlo non servirà a nulla. Inutile poi lamentarsene. Inutile sperare che a governare sia un Santo che pensi al benessere collettivo. Se ci fosse un Santo simile, che dicesse chiaramente ciò che si dovrebbe fare, non solo non verrebbe eletto ma neanche arriverebbe mai ad esser candidato.

!PGM

La Divina Commedia quale risposta:
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Ma purtroppo stavolta tocca a me il rimandarla a tempi migliori perchè mi trovo nella tua stessa barca: tempo ridotto al lumicino e pure lumicino in procinto di spirare🤣:
Rispondo però brevemente alla questione del santo. Si verificherà, eccome, soltanto che la presunta santità sarà alla stregua del lupo vestito da agnello e pure peggio e l'umanità si troverà davanti alla più grande fregatura di cui mai fu vittima nella storia del mondo, cascandoci con tutte le scarpe. Si tratterà nientemeno che della bestia dell'Apocalisse, che apparentemente garantirà pace e benessere mondiali, ma...ma...ma...finirà con l'obbligare l'umanità ad adorarlo come una divinità (esempio banale dei faraoni egizi e imperatori romani), pena la decapitazione. Il salto di mentalità che attualmente manca, si trasformerà in voragine per allora quando sarà, dato che per i più sarà troppo tardi...notte.
!BEERCaro amico @garlet, qui si farebbe necessaria