Ieri pomeriggio mi accingevo a pubblicare questo post, quando …è successo il finimondo. Ne ho sospeso la pubblicazione, ovviamente, sarebbe stata intempestiva. E sono andato a fare la mia partitella di pallacanestro del lunedì. Al ritorno, dopo cena, ho letto la chat su Discord, riletto il messaggio di @thenightflier e i post e i commenti ”incriminati”. Ho fatto le tre di notte. Le 02:55, per l’esattezza. E poi …non mi sono più addormentato. Alle quattro e mezza ho preso il sonnifero. Niente. Continuavo a pensarci... Alle otto sono andato in cantiere ed ora eccomi qua. Ci ho pensato, ci ho pensato a lungo. E ho deciso di pubblicare oggi il post che volevo pubblicare ieri. Integralmente. Senza alcuna modifica. Perché penso che se da un lato possa apparire superato dagli eventi, dall’altro possa ancora offrire uno spunto di riflessione e, più ancora, un pensiero concreto che ci aiuti a proseguire il cammino intrapreso quasi un anno fa. Un riferimento, uno strumento per non dilapidare quanto di buono abbiamo fatto, ritrovare calma, lucidità, coesione, rimetterci subito a lavorare e mostrare a tutti noi che nulla è perduto. E, sono certo, che @bhuz e @thenightflier apprezzeranno la nostra buona volontà. E’ il momento di rimboccarsi le maniche, di collaborare, di stringere la cinghia. Ma i risultati non tarderanno ad arrivare. E, sono certo, @bhuz e @thenightflier recupereranno serenità e fiducia e saranno ancora con noi.
100 numeri di PostIT. Lunga vita a PostIT !!
Come tutti noi sappiamo, la comunità italiana su Steemit che si riconosce in @SteemPostITalia, giornalmente pubblica PostIT, una selezione dei migliori post prodotti dal suoi aderenti. Visto il successo dell’iniziativa, arrivati al 100° numero, molto opportunamente è stata creata una pagina ad hoc, che si chiama spi-postit, nella quale, dal 101esimo numero in poi, verrano raccolte tutte le pubblicazioni future. Oggi siamo al numero 109 e gli ultimi 9 numeri sono stati pubblicati in questa nuova pagina.
Molto bene. Molto, molto bene. E’ un gran bel progetto, ci credevamo quando l’avevamo ideato e le ragazze e i ragazzi che ci lavorano da più di tre mesi hanno fatto e stanno facendo un gran bel lavoro. Brave, bravi, grazie. Senza contare che lo stanno facendo sulle forze, ovvero avendo ridotto in modo drastico la pubblicazione dei loro post per mancanza di tempo, rinunciando a partecipare alla selezione quotidiana attraverso la quale vengono assegnati maggiori rewards e con una remunerazione che non supera i 2 SBD giornalieri. Grazie doppio!!
L’occasione è importante ed è stata celebrata con successo e con la partecipazione e i commenti di molti. Moltissimi. Tutti entusiastici. Molto consenso. Pochi dubbi, pochissime perplessità. Qualche malinteso. L’occasione, a mio avviso, merita che si faccia (anche) il punto sui pochi, pochissimi interventi che si potrebbero fare, sempre a mio sindacabilissimo parere, per migliorare ancor di più le performances di PostIT. E, dunque, procedo.
Primo punto: la pubblicazione si chiama PostIT e la pagina sulla quale viene pubblicata si chiama spi-postit. A mio avviso è un errore: non sono un mago del web, ma ho sufficiente esperienza di marketing e comunicazione per sapere che le maggiori e le migliori sinergie si attivano quando il nome della pagina e della pubblicazione sono gli stessi.
Ma la pagina non può chiamarsi @postit, perché …è stata già registrata da qualcun altro. Cliccare per credere… Registrata a marzo 2017, in tempi non sospetti. Non ci si poteva fare nulla. Forse avremmo dovuto scegliere un altro nome per la pubblicazione e per la pagina? Forse dovremmo cambiare entrambi in un prossimo futuro? Ragioniamoci…
Punto due: giorni fa, sulla chat di Discord, qualcuno ha scritto (@sciack, mi sembra) che la fascia di copertina della pagina spi-postit, così tutta nera, non è una gran cosa… E’ vero, andrebbe studiata una copertina ad hoc. Dopo di che, sotto al nome spi-postit, ci andrebbe scritto qualcosa tipo ”Ultime notizie, recensioni e opinioni dalla comunità italiana su Steemit”, magari tutto in maiuscolo, e sotto ancora, alto e basso, qualcosa tipo ”Strumento di SteemPostITalia”. Sarebbe tutto più chiaro ed esplicito.
Inoltre (adesso si capisce meglio quando dicevo al punto uno…) poiché il nome della pagina è spi-postit, da domani PostIT non dovrebbe chiamarsi più PostIT, ma spi-postit. Oltre ad essere tutto più chiaro ed esplicito, sarebbe anche tutto più sinergico.
Terzo punto: pochi commenti, pochissimi resteem. No buono! Bisogna studiare un sistema, automatico, premiale,… (premiale, si: in questo caso ci sta!), per incentivare questa pratica. Più è corposo (maggiore è il numero dei commenti) e più gira (maggiore è il numero dei resteem) è più è pesante il nostro PostIT all’interno di Steemit. Sono stati fatti tanti (ottimi e opportuni) ragionamenti sul voto (non so se la soluzione adottata sia la migliore, ma è importante che ci si sia accorti della problematica e che si sia tentato di affrontarla), ma questi altri due aspetti sono stati trascurati. Credo che qualcuno più attrezzato di me potrebbe tentare ad abbozzare qualche ipotesi; proporre qualche soluzione…
Infine: il sistema premiale. PostIT non è una gara! E’ un errore parlare di vincitori. Alimenta fraintendimenti, competitività, aspettative e frustrazioni. L’avevo intuito e scritto nell’elaborazione del documento strategico che delineava i possibili sviluppi delle attività della nostra comunità su Steemit e di cui PostIT è stato il primo risultato. Al punto B.3. Vedere per credere…
Non mi stancherò mai di ripeterlo: PostIt è il punto di riferimento della comunità e ha una funzione aggregante alla quale, a mio avviso, dovrebbe adempiere rendendo visibili i migliori post prodotti dagli aderenti (cosa che già fa), favorendo la messa in luce dei nuovi arrivati (cosà che già fa) e aiutando chi non eccelle ma ha voglia di imparare e di impegnarsi e distribuendo un minimo di rewards a tutti. In merito a questi ultimi due punti PostIT, a mio parere, non fa abbastanza.
Una sorta di welfare... Qualche giorno fa @thenightflier, in una chat su Discord, diceva: ”…Mai sentito parlare di crescita sostenibile? Se entrassero altre 4.500 persone ed entrassero velocemente, che facciamo, gli diamo le briciole come ai piccioni del Duomo? (…) Ci sarà un motivo per cui non abbiamo mai sponsorizzato (la crescita della comunità n.d.r.) più di tanto, no? Ci vogliono investitori, grossi investitori…” Ha ragione: la comunità con le sue sole forze e con i contributi che derivano dagli attuali rapporti di partnership con altre entità, non sono sufficienti a finanziare un incremento dei rewards all’infinito. Ma è altrettanto vero che non possiamo pensare di restare qui, chiusi e ghettizzati nella nostra enclave in eterno!
Ho cercato di spiegare questo mio punto di vista nel post di lancio di ita-news: il vero successo va ricercato nell’internazionale!
Fatta questa premessa, anche io ho pensato di celebrare i primi 100 numeri di PostIT con un’iniziativa. Eccola qui di seguito.
-----o-----
Nasce ita-travel. Crescerà? Speriamo…
In realtà ita-travel non nasce oggi. La pagina ita-travel è stata aperta nel marzo scorso, ma solo oggi inizia a pubblicare. Cosa? Beh, per celebrare i primi 100 numeri di PostIT ho selezionato, da ogni numero i post della categoria “travel” e li ho ripubblicati. Niente di più.
Mi sono solo preoccupato di raggrupparli in sottosezioni tematiche che avessero un senso, per rendere più agile e fruttuosa la ricerca dei post e la loro lettura. Un lavoro fatto manualmente. Un culo…!! Vuole solo essere un esempio per mostrare come, con una app appositamente studiata, si potrebbe rendere più viva e interessante la pagina.
Il post numero 1 è dedicato ai viaggi e alle avventure di viaggio in senso ampio e si chiama Zaino in spalla in giro per il mondo.
Il post numero 2 è una sottosezione della sezione “Zaino in spalla in giro per il mondo” ed è dedicato a road2horizon, che da mesi girovaga per il Sudamerica, descrivendocelo con bellissimi racconti e splendide foto. Si chiama, appunto, Zaino in spalla in giro per il mondo: il viaggio di @road2horizon in Sudamerica.
Il post numero 3 si chiama Capitali e grandi città europee. Non c’è bisogno di altre spiegazioni…
Il post numero 4 è una sottosezione della sezione “Capitali e grandi città del mondo” ed è dedicato alla città di Tokyo, che misia1979 ci ha descritto con sei begli articoli. Si chiama, appunto, Capitali e grandi città del mondo: Tokyo.
Il post numero 5 si chiama Le città italiane e raccoglie articoli dedicati alle principali e più grandi città del nostro Paese.
Il post numero 6 è dedicato anch’esso al nostro territorio, ma scende di scala e raccoglie articoli che ne descrivono angoli e realtà meno note. Si chiama Antichi borghi, luoghi e paesaggi italiani.
Infine, l’esperimento si conclude con il post numero 7, che si chiama Camminare in montagna e raccoglie articoli dedicati a questa specifica prassi del viaggiare.
Qual’è l’intento di questo esperimento?
Beh, intanto voglio dire che mi ha consentito di individuare il fatto che, piuttosto spesso, i titoli dei post sono ermetici e non consentono di capire subito di cosa si tratti. In termini di comunicazione può avere anche il suo effetto, ma in termini di catalogazione e ricerca è del tutto inefficace e riduce di molto la possibilità che il post possa girare efficacemente nel web.
Poi ho notato che l’attuale sistema di catalogazione di PostIT confina alcuni post in una sezione, quando, invece, potrebbero in molto molto efficace appartenere a più sezioni. Alcuni post di viaggio, per essere espliciti, li ho trovati pubblicati nella sezione di PostIT “Arte e fotografia”. In futuro, un sistema automatico, dovrebbe inserirlo in entrambe le categorie.
Inoltre PostIT effettua una selezione, com’è giusto che sia, e non tutti i post di viaggio prodotti dalla nostra comunità compaiono. E non si perdono solo quelli di poco valore, ma anche quelli di spessore, come (tanto per fare un nome già fatto) quelli di @road2horizon, che non può mica essere sempre selezionato da PostIT e non lasciare spazio agli altri…!! (…ecco che torna il tema de ruolo di PostIT che, per sua natura, non può e non deve selezionare sempre e solo i migliori!). Sulla pagina ita-travel potrebbero comparire tutti. A vantaggio di tutti, nessuno escluso. Non perchè ita-travel sia migliore di PostIT, ma perchè svolge un altro ruolo.
Certo, per aumentare in modo esponenziale l’efficacia dello strumento, i post dovrebbero essere scritti anche in inglese. Prima in inglese e poi in italiano. Non in parallelo: scoraggia la lettura! Ma anche di questo ho scritto nel post di lancio di ita-news. Nella terza sezione: quella in cui parlo del futuro, di tutte le pagine che ho registrato e che metto a disposizione della comunità per fare un piccolo (grande) passo avanti. Per non continuare a manifestare insoddisfazione nei confronti di PostIT per ciò che, per come è stato pensato e strutturato, non può e non deve darci. E andare a conquistare nuovi territori.
Se vogliamo cominciare a lavorarci, io sono pronto.
Una sorta di welfare... Qualche giorno fa @thenightflier, in una chat su Discord, diceva: ”…Mai sentito parlare di crescita sostenibile? Se entrassero altre 4.500 persone ed entrassero velocemente, che facciamo, gli diamo le briciole come ai piccioni del Duomo? (…) Ci sarà un motivo per cui non abbiamo mai sponsorizzato (la crescita della comunità n.d.r.) più di tanto, no? Ci vogliono investitori, grossi investitori…” Ha ragione: la comunità con le sue sole forze e con i contributi che derivano dagli attuali rapporti di partnership con altre entità, non sono sufficienti a finanziare un incremento dei rewards all’infinito. Ma è altrettanto vero che non possiamo pensare di restare qui, chiusi e ghettizzati nella nostra enclave in eterno!
Ho cercato di spiegare questo mio punto di vista nel post di lancio di ita-news: il vero successo va ricercato nell’internazionale!
Fatta questa premessa, anche io ho pensato di celebrare i primi 100 numeri di PostIT con un’iniziativa. Eccola qui di seguito.
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Nasce ita-travel. Crescerà? Speriamo…
In realtà ita-travel non nasce oggi. La pagina ita-travel è stata aperta nel marzo scorso, ma solo oggi inizia a pubblicare. Cosa? Beh, per celebrare i primi 100 numeri di PostIT ho selezionato, da ogni numero i post della categoria “travel” e li ho ripubblicati. Niente di più.
Mi sono solo preoccupato di raggrupparli in sottosezioni tematiche che avessero un senso, per rendere più agile e fruttuosa la ricerca dei post e la loro lettura. Un lavoro fatto manualmente. Un culo…!! Vuole solo essere un esempio per mostrare come, con una app appositamente studiata, si potrebbe rendere più viva e interessante la pagina.
Il post numero 1 è dedicato ai viaggi e alle avventure di viaggio in senso ampio e si chiama Zaino in spalla in giro per il mondo.
Il post numero 2 è una sottosezione della sezione “Zaino in spalla in giro per il mondo” ed è dedicato a road2horizon, che da mesi girovaga per il Sudamerica, descrivendocelo con bellissimi racconti e splendide foto. Si chiama, appunto, Zaino in spalla in giro per il mondo: il viaggio di @road2horizon in Sudamerica.
Il post numero 3 si chiama Capitali e grandi città europee. Non c’è bisogno di altre spiegazioni…
Il post numero 4 è una sottosezione della sezione “Capitali e grandi città del mondo” ed è dedicato alla città di Tokyo, che misia1979 ci ha descritto con sei begli articoli. Si chiama, appunto, Capitali e grandi città del mondo: Tokyo.
Il post numero 5 si chiama Le città italiane e raccoglie articoli dedicati alle principali e più grandi città del nostro Paese.
Il post numero 6 è dedicato anch’esso al nostro territorio, ma scende di scala e raccoglie articoli che ne descrivono angoli e realtà meno note. Si chiama Antichi borghi, luoghi e paesaggi italiani.
Infine, l’esperimento si conclude con il post numero 7, che si chiama Camminare in montagna e raccoglie articoli dedicati a questa specifica prassi del viaggiare.
Qual’è l’intento di questo esperimento?
Beh, intanto voglio dire che mi ha consentito di individuare il fatto che, piuttosto spesso, i titoli dei post sono ermetici e non consentono di capire subito di cosa si tratti. In termini di comunicazione può avere anche il suo effetto, ma in termini di catalogazione e ricerca è del tutto inefficace e riduce di molto la possibilità che il post possa girare efficacemente nel web.
Poi ho notato che l’attuale sistema di catalogazione di PostIT confina alcuni post in una sezione, quando, invece, potrebbero in molto molto efficace appartenere a più sezioni. Alcuni post di viaggio, per essere espliciti, li ho trovati pubblicati nella sezione di PostIT “Arte e fotografia”. In futuro, un sistema automatico, dovrebbe inserirlo in entrambe le categorie.
Inoltre PostIT effettua una selezione, com’è giusto che sia, e non tutti i post di viaggio prodotti dalla nostra comunità compaiono. E non si perdono solo quelli di poco valore, ma anche quelli di spessore, come (tanto per fare un nome già fatto) quelli di @road2horizon, che non può mica essere sempre selezionato da PostIT e non lasciare spazio agli altri…!! (…ecco che torna il tema de ruolo di PostIT che, per sua natura, non può e non deve selezionare sempre e solo i migliori!). Sulla pagina ita-travel potrebbero comparire tutti. A vantaggio di tutti, nessuno escluso. Non perchè ita-travel sia migliore di PostIT, ma perchè svolge un altro ruolo.
Certo, per aumentare in modo esponenziale l’efficacia dello strumento, i post dovrebbero essere scritti anche in inglese. Prima in inglese e poi in italiano. Non in parallelo: scoraggia la lettura! Ma anche di questo ho scritto nel post di lancio di ita-news. Nella terza sezione: quella in cui parlo del futuro, di tutte le pagine che ho registrato e che metto a disposizione della comunità per fare un piccolo (grande) passo avanti. Per non continuare a manifestare insoddisfazione nei confronti di PostIT per ciò che, per come è stato pensato e strutturato, non può e non deve darci. E andare a conquistare nuovi territori.
Se vogliamo cominciare a lavorarci, io sono pronto.
Ho cercato di spiegare questo mio punto di vista nel post di lancio di ita-news: il vero successo va ricercato nell’internazionale!
Fatta questa premessa, anche io ho pensato di celebrare i primi 100 numeri di PostIT con un’iniziativa. Eccola qui di seguito.
Nasce ita-travel. Crescerà? Speriamo…
Quando, tempo fa, iniziava l'avventura della "comunità italiana" ricordo molto bene di aver suggerito ( su discord ) di scrivere "di cose interessanti" per la comunità internazionale. Di scrivere e di raccontare della bellezza dell'Italia. Meno storie personali o sull'economia... Ero convinta che questa sarebbe stata un'arma vincente per far crescere "la comunità italiana". Parlare dell'Italia, meta tanto desiderata da sempre... Sono stata massacrata , accusata di voler prevaricare .... Ricordo ancora le frasi "non dobbiamo fare un giornaletto per turisti...io voglio parlare di me!) e altre amenità. Sono uscita dal gruppo, ovviamente, anche per questo. Perciò ti faccio i miei migliori auguri per il tuo progetto di ita-travel. Ti seguirò, vi seguirò....
Grazie @sardrt. Siamo in linea: so di quanto racconti, so di quello che pensavi e proponevi, della miopia delle risposte (anche un po' bancarotte, diciamocelo...) e so di quello in cui saresti pronta a investire. Leggiti il commento di @anedo: è in linea anche lui. Non siamo in pochi. Se il progetto parte, mi farebbe piacere che facessi parte del gruppo anche tu. ;)
Ultimamente ho cercato di evitare certi discorsi; ora che le acque si sono "calmate" volevo condividere con te (e con tutti) una grossa perplessità che ho, e che mi fa pensare come il Postit possa essere stato un grosso errore strategico (?). Lo dico qui, a te, proprio perché se non ho capito male tu sei stato l'artefice principale di questo strumento.
Farò questa cosa partendo dalla differenza principale fra il vecchio Podium e il nuovo Postit (oggi "festeggio" i miei sei mesi sulla piattaforma quindi ho fatto in tempo a vederlo il Podium, e anche a salirci qualche volta :)
La differenza principale è che con l'avvento del Postit si è iniziato a selezionare i post a seconda della categoria ed è sorto il primo problema; qui casca l'asino come si direbbe! Col Podium, l'utente normale, non poteva essere in grado di valutare la bontà dei curatori, col Postit sì, per l'ovvio motivo che ognuno di noi ha le proprie competenze e la propria formazione; quindi se io non so niente di economia non posso certo andare a contestare che il curatore abbia selezionato un determinato post per il vecchio Podium ma, sapendone abbastanza di arte e letteratura lo posso fare per quanto riguarda il nuovo Postit (visto che abbiamo le categorie). Quello che voglio dire è che col Postit tutti i difetti saltano fuori...
Se io vedo sul Postit un presunto "cervo astratto" che non ha nulla di astratto inizia a saltarmi la mosca al naso; se io vedo che vengono selezionati in continuazione determinati racconti che hanno valenze artistiche prossime allo 0 qualche domanda, me lo concederai, inizio a farmela. E se sicuramente non posso avanzare nessun dubbio sull'abnegazione, sulla dedizione al lavoro e sull'onestà da parte degli stessi curatori (infatti non l'ho mai fatto), posso avanzarli sulla loro preparazione e sulla qualità che essi dovrebbero garantire ma che, a quanto pare, non hanno fatto, spesso e volentieri. Non si tratta solo del cervo astratto, cito quella perché era straordinaria: una sostanziale ammissione di totale ignoranza artistica!
Vorrei fosse chiara una cosa: sto parlando di eventi che vanno al di là della soggettività che potreste tirare in ballo a questo punto. Io so (concedetemi questo furto letterario).
Per utilizzare un sistema alla Postit devi avere selezionatori davvero preparati, non gente improvvisata, o soltanto appassionata; per determinati argomenti questo è troppo poco! Questo è valido se il nostro obbiettivo è legato a produrre cose qualitativamente sempre migliori, se questo non è il nostro obbiettivo allora tutto il discorso cambia.
Ecco, io credo che prima di parlare dei punti che hai citato tu bisognerebbe cercare soluzioni per quanto riguarda questo aspetto. Altrimenti la "cappa dei curatori" agirebbe come filtro della qualità sì, ma al contrario. Ne è ulteriore prova un fatto che ora citerò. Qualche tempo fa avevamo un fotografo in gruppo che era molto, ma molto bravo (forse il migliore che ho visto su SPI), bene, indovina che ha fatto appena ha capito l'andazzo? Se n'è andato... come dargli torto?
Insomma a un certo punto la questione va al di là del mero beneficio economico; chi tiene a un argomento e magari ci ha speso anni e anni di studio, lavoro, impegno, e se lo vede stuprare e svilire senza ritegno alcuno finisce per sentirsi offeso personalmente, in un certo senso.
Soluzioni? Niente di circostanziato, posso soltanto dire che tutti gli elementi che ho mi portano a ipotizzare qualcosa di diverso dalla ricerca della qualità...
Poi chiaramente io sono solo uno dei tanti e magari il mio parere per i più conterà meno di 0 e allora pazienza. So anche che qualcuno prenderà male queste parole, mi dispiace di questo, siete anche liberi di insultarmi, ma le dico lo stesso perché so di essere nel giusto e perché SPI, nonostante tutto, continua a sembrarmi una buona idea, se non altro come concetto generale di "community degli italiani".
Chiedo scusa anche a te @marcodobrovich se ho utilizzato tutto questo spazio senza parlare di ita-travel ma, come ti dissi già nell'altro post se ti serve una mano per mandare avanti le idee che hai io ci sono.
:)
Ciao @voiceoff, buongiorno!
Ho spiegato tante volte il mio punto di vista. Ma tutti gli interventi e i commenti, molto davvero pertinenti, in questo mare magnum si perdono e ci si ritrova a ripetere le stesse cose. Ne parlavo con @martaorabasta qualche giorno fa. Si lamentava proprio di questo. E io sostenevo che a mio avviso sarebbe stato utile investire una parte delle risorse della nostra comunità come compenso per qualcuno incaricato di creare un archivio ragionato di tutte le riflessioni che si sono succedute e accavallate in questi mesi. In modo da non disperdere un grosso, grossissimo capitale di pensiero ed avere materiale con il quale poter lavorare in modo pertinente per elaborare progetti coerenti ed efficaci per lo sviluppo della nostra comunità...
Ma torniamo al punto. Se ti vai a vedere la copia del documento strategico che delineava i possibili sviluppi delle attività della nostra comunità su Steemit e di cui PostIT è stato il primo risultato vedrai che sul tema della qualità ho speso un numero esagerato di pagine.
In sostanza, credo che, a valle di quelle considerazioni, non abbia corrisposto un adeguato atteggiamento critico in merito a come orientare l'attività dei curatori e che, soprattutto, non si sia comunicato in modo esplicito e chiaro che la qualità, pur importante, non era elemento strategico di primo livello per strutturare le azioni necessarie allo sviluppo della nostra comunità.
Ciò premesso, anche volendo accettare il discorso della qualità, sono abbastanza grandicello per non aspettarmi che la giuria del premio sia tutta composta da iper esperti e competenti e da conoscere certi meccanismi inconsci o meno che tendono a favorire le figure e i volti più noti. E non mi scandalizza affatto. Entro certi limiti, è nelle cose.
Aggiungo però che, avendo lavorato spalla a spalla per molti mesi con molti dei curatori, posso dire che molti di loro sono molto competenti nei rispettivi ambiti, colti, professionali, onesti, ben educati, flessibili e sufficientemente eclettici per potersi muovere con ragionevole destrezza in un quadro piuttosto poliedrico di temi da dover selezionare. QuIndi, all'interno della logica della selezione, quanto di meglio potevamo sperare.
Il vero problema, torno a ripetere, è che PostIT doveva servire (anche) ad abbandonare la logica del premio al migliore.
Non ci siamo riusciti. Colpa nostra. ne paghiamo le conseguenze.
Ma sono certo che si supererà anche questa.
Tu Marco sei come la Panda, se non ci fossi, bisognerebbe inventarti.
Detto questo, questa è certamente una buona idea, perché potrebbe portare nuova attenzione sulla nostra comunità, soprattutto in questo periodo, tristemente famoso per i recenti accadimenti.
Sulla sostenibilità della crescita concordo sia sul fatto che non si possa far entrare cani, porci e baghini, come certamente hai ragione tu che non possiamo rimanere dentro a queste mura, spiragli di apertura verso la comunità internaizionale ci vogliono, dobbiamo cercare di attirare l'attenzione degli stranieri sulle nostre pubblicazioni, oppure essere molto più attivi tra di noi, in un modo o in altro la nostra interazione deve crescere, come la visibilità e tanti altri particolari.
Sto cercando di aprirmi verso nuovi mercati, come quello del running, del poker e di tante iniziative legate alle scommesse gratuite su Steemit, è un bacino di utenza potenzialmente elevato, con diversi ottimi utenti, e nella vita non si sa mai cosa possa scaturire, certamente qualche buona decina/centinaia di SBD nella nostra comunità, che non fanno mai male, interazioni a parte.
Il tuo dinamismo è sempre lodevole e degno di sottolineatura, resteem d'obbligo.
Ehilà, @mad-runner, qué tal?! Grazie!
Sai che quando chiesero a Giorgetto Giugiaro (GIorgietto GIugiaro!) quale fosse la macchina che amava di più tra quelle da lui progettate rispose la Panda? Ma come, rispose il giornalista, così tozza, lenta... Ricordo che rispose qualcosa tipo "E' fatta per andare in città; non è necessario che sia ergonomica, ma comoda. Non necessario che vada a 150 Km/h..."
Ecco, io credo che, pensando ad un progetto, occorra pensare a cosa serva: se è funzionale agli obiettivi.
Purtroppo non è facile gestire una comunità sul web. Anzi, è difficilissimo. Ciò premesso, credo che uno dei limiti di questa gestione sia stato quello di adottare delle strategie e degli strumenti che non erano esattamente funzionali a raggiungere gli obiettivi.
E che, forse, come spesso accade, all'inizio non fossero nemmeno chiari gli obiettivi (il ché è comprensibile), ma che non ci sia stata sufficiente flessibilità per correggere la rotta in corso d'opera.
Ma credo nella buona fede e nella buona volontà, dunque sono fiducioso. E so che nella comunità siamo in tanti pieni di entusiasmo e voglia di fare. E, dunque, ce la faremo. ;)
un grazie monumentale per l'idea, per gli spunti, per il certosino lavoro, per la sottosezione che ci riguarda... pronti a collaborare a 360°, come per l'elenco del venerdì con i post con tag ita si può fare lo stesso col tag ita-travel se può essere utile, per poi suddividerlo nelle sezioni da te pensate
Grazie a te, @road2horizon. Se il progetto parte, su sei uno di quelli che mi piacerebbe coinvolgere e sui quali spero di poter contare! ;)
È sicuramente un buon modo per vedere quanto di buono è stato creato. A quando una steembasket reunion?? Cominciamo a essere tanti!
Come ho appena scritto in risposta ad un commento di @etn0, sto pensando di organizzare una convention di 2 giorni in cui dibattere e condividere un Manifesto che tracci le linee guida della nostra comunità: chi siamo, dove vogliamo andare, in che modo. E se ne esca sapendo ciascuno quale sarà il suo ruolo, attivo o meno che sia, e quali saranno i compensi e come verranno distribuiti i rewards... In massima chiarezza, trasparenza e libertà.
Se la cosa passa, caro @airmatti, noi ci vediamo la sera prima e ci facciamo un partitone da paura! ;)
La cosa mi sembra interessante e spero di poterci essere anche se la vedo dura nei prossimi mesi! Ma se capita le scarpe sono pronte!!
🤪
Ottimo lavoro, Marco!
Community e viaggi sono due temi a me molto a cuore, quindi parteciperò volentieri agli sviluppi!
Un caro abbraccio da @amico!
Grazie @amico. Speriamo che si individui, tutti assieme, come farlo funzionare e rendere il progetto produttivo, a vantaggio di tutti.
Io ho piena fiducia e vedrai che tutto andrò per il meglio: abbi fede, fratello! ;)
;)
Ciao @marcodobrovich, sempre avanti e noi a rincorrere... 😓 mi fai un piacere? Invece di scrivere un post di 1 km dopo 2 settimane di silenzio potresti scriverne 10 da 100 metri un giorno sì e un giorno no? Non perché sono un velocista ma perché la mia lunga distanza sono proprio i cento metri.
Tante cose interessanti, anche leggendo il tuo commento a charlesx e il commento di @voiceoff.
Ci sono molte cose in comune con i miei progetti e sicuramente, secondo me, ci sarà da lavorare a livello di progettazione, io penso che i progetti editoriali, ma tu lo sai già, devono essere pensati a 360°, steemit, fuori da steemit, siti web, fuori dal web, libri, eventi, ecc. Questo ritengo essere l'unico modo per raggiungere investitori.
Qualche mese fa mi sono confrontato con alcuni amici sul settore "turismo" ed avevamo pensato a come si poteva raccontare l'italia in modo innovativo e costruendo relazioni oltre che contenuti (contenuti che rappresentano relazioni è ciò che più si avvicina al web), erano uscite idee interessanti, che casomai racconterò... avevamo pensato di focalizzarsi sull'Italia proprio per diventare (su un argomento più limitato) più facilmente un punto di riferimento online (naturalmente molto rivolto al pubblico non italiano, con l'inglese come prima lingua e anche le altre se possibile).
I progetti che invece ho già presentato e che voglio portare avanti riguardano la narrazione del presente (narrazione culturale e giornalistica) ma focalizzando l'attenzione sul cambiamento culturale in atto. Questi primi cambiamenti, nella politica, nel mondo professionale, nel modo dell'associazionismo e del no profit sono ancora timidi tentativi, io mi aspetto nei prossimi anni un vero e proprio ciclone, e noi dovremmo essere in prima linea nel raccontarlo. Questo mi affascina moltissimo, e dovremmo farlo sperimentando nuove forme comunicative, abbandonando la facile (e sempre di più inefficace) retorica del marketing, in questo credo che la qualità (di cui parla @voiceoff nel suo commento) possa ritornare ad avere un ruolo di primo piano, anche se ciò dovesse significare la mia inadeguatezza a livello di autore (troverò sempre un ruolo in cui dare una mano).
Ma la qualità dell'autore (del professionista in genere) si misura anche semplicemente dalla sua onestà intellettuale, non mi invento un sapere che non ho utilizzando una retorica da quattro soldi, ma dico semplicemente quello che so e ammetto semplicemente quello che non so. In una lettera ad un amico Wittgenstein candidamente ammetteva di non poter parlare di Kant poiché aveva cercato di leggerlo ma non aveva capito niente.
Ma questa onestà intellettuale di norma viene considerata debolezza. Ecco come nasce l'idea di poter gestire una comunità web da soli e senza averne le competenze.
"...avevamo pensato di focalizzarci sull'Italia proprio per diventare (su un argomento più limitato) più facilmente un punto di riferimento online (naturalmente molto rivolto al pubblico non italiano, con l'inglese come prima lingua e anche le altre se possibile)..."
Oh, yeah!
E, inoltre, si: gestire una comunità web è complesso. ;)
Ottima iniziativa davvero!!!!!
Se si ha voglia di fare, ce la faremo, uniti.
Questa è una gran bella idea
Grazie @pawpawpaw!
Penso che presto potremo iniziare a fare la conta e vedere chi ci sta. Poi organizzare le squadre e vedere chi fa cosa e come...
Se vuoi capire meglio ciò di cui parlo, vatti a leggere il mio post di lancio di ita-news...
Pragmatismo e intelligenza sono dalla tua parte Marco. Nei momenti di difficoltà ti ho sempre visto in prima fila... sono convinto che sarai in grado di stimolare e trovare le modalità più appropriate per far venir fuori il meglio anche da questa parentesi.
Come si scriveva una volta:
con stima etn0 👍
Caro @etn0, ti ringrazio.
Anche tu non scherzi, però eh... Sei sempre sul pezzo, a seguire, a commentare... E' il lavoro complessivo di tutti noi, un po' più attenti e attivamente coinvolti, a fare la differenza. E grazie al cielo non siamo pochi.
Sai cosa ho in mente? Lo dico qui, a te, in anteprima: di organizzare una convention di 2 giorni in cui dibattere e condividere un Manifesto che tracci le linee guida della nostra comunità: chi siamo, dove vogliamo andare, in che modo. E se ne esca sapendo ciascuno quale sarà il suo ruolo, attivo o meno che sia, e quali saranno i compensi e come verranno distribuiti i rewards... In massima chiarezza, trasparenza e libertà.
Dico che il futuro del fare azienda può passare da strutture che possiamo immaginare oggi impostate su questa modalità.
E credo che sia presente una base consapevole delle prospettive, che magari come me intravede solo ma non sa come cogliere a pieno (o si sta limitando a coglierle solo all'interno di queste quattro fragili mura).
È probabile però che ad alcuni infastidisca anche solo il fato che io abbia utilizzato, poco sopra, il termine azienda al posto di gruppo, comunità consorzio per la vendita o altro.
Dico, Marco, che steemit è un limite. Se ci fermiamo solo sulla sua struttura, per molti versi arcaica, ma soprattutto chiusa. Ed un rischio, se la vediamo come unica piattaforma dove monetizzare e costruire il ns portafoglio. Ma questo lo sai già.
A mio avviso sarebbe bello e interessante. La tua proposta rivela ancora una volta la tua capacità progettuale e organizzativa.
Bisognerebbe capire però in quanti si vorrebbero mettere in lista per parlare sul palco... Non so se ho usato l'immagine giusta per spiegare cosa intendo? Non perché non sia giusto che ognuno esprima la sua opinione. Ma perchè purtroppo se la esprimiamo tutti il progetto diventa piuttosto un casino 😀
Temo che in due si dibatte e si condivide, in 100 è meglio illustrare un idea e domandare chi vuole seguirla. È una mia personale opinione, che può essere del tutto errata.
Detto questo, le tue idee, ti anticipo già, io le seguo. Sono in una fase in cui (prima ancora degli ultimi episodi) stavo prendendo delle decisioni. Per ora le mantengo, ma siccome non è escluso che mi cambi anche la vita lavorativa da qui al prossimo anno... chissà
Leggiti le risposte che ho dato ai commenti di @mad-runner e@charlesx, @etn0... ti fai un’idea un po’ più completa di cosa penso...
Per il resto (per dirla tutta!) dopo aver elaborato il progetto strategico da cui è nato PostIT e che prefigurava quanto ho poi indicato nel post di lancio di ita-news, mi è stato chiesto in modo piuttosto deciso di farmi da parte perché non era ben tollerato il fatto che avessi adottato un sistema di elaborazione del documento che, pur partendo dal contributo di tutti, aveva visto all’opera solo me. ...in soldoni: non credo al sistema assembleare per elaborare progetti!
Ma credo (so per averlo fatto e per aver visto che funziona) che se si organizza una convention nella quale i temi e i tavoli di discussione sono predefiniti e gli interventi pianificati, ne possano venire fuori ottimi spunti. Alla fine il progetto accoglie i suggerimenti, viene adottato dall’assemblea e poi si parte...
Il post introduttivo di Ita-news era un discreto sunto di idee e contributi provenienti da diversi utenti, in effetti quindi l'obbiezione che hai ricevuto può lasciare spiazzati (non conosco tutta la dinamica dell'incontro).
Devo dire che dopo le domande fatte su discord da utopian ieri sera, io lo sono molto: spiazzato.
Perché da come avevo capito ci avevo delegato dei voti. Al di là delle relazioni questo se fosse così rappresenterebbe un rapporto di partnership. Il fatto che non sia stato avvisato delle scelte "strategiche" in atto (che tra l'altro riguarderebbero l'utilizzo dei suoi voti) è una cosa che non capisco bene.
Infatti...
io vorrei partecipare...
ah...ma ci sono già :)
e di questo ti ringrazio.
Se vuoi ho altri 2 post travel
https://steemit.com/ita/@ciuoto/canada-a-trip-and-some-stories-from-another-world-episode-1
al quale aggiungerò qualche episodio e
https://steemit.com/ita/@ciuoto/ich-liebe-berlin
Da oggi ho cominciato a fare resteem di tutti i post pubblicati dalle ore 00:00 del 11.06.2018. Se pubblichi nuove cose, ci finiranno! ;)
Ho fatto resteem sulla pagina ita-travel
Riguardo alla questione di ieri @bhuz & @thenightflier penso sappiano benissimo che la maggior parte di noi li stima ed è riconoscente di ciò che hanno fatto e fanno per la nostra comunità.
Purtroppo ci sono alcuni che espongono le loro idee in maniera inadeguata e a quanto pare li hanno fatti "stizzire", spesso, dalla mia esperienza personale, per pochi ci rimettono sempre tutti, sembrerà ingiusto ma è una misura drastica che a volte si è obbligati ad adottare e ritengo più che comprensibile.
Capisco la loro presa di posizione e penso che nei loro panni avrei fatto lo stesso, come ho detto ieri in chat con il lavoro che faccio (Operatore socio sanitario in una comunità psichiatrica) mi sento insultare e sminuire tutti i giorni, per quanto si possa essere formati a riguardo non ci si fa mai l'abitudine, a volte ti viene voglia di mandare tutti a quel paese e mollare tutto.
Spesso dove lavoro entrano nuovi utenti, alcune sono purtroppo persone con problemi seri, dopo 10 anni che mi trovo in comunità vorrebbero insegnarmi a fare il mio lavoro..e lì sbotto...è una cosa che non accetto e per la quale rimango male...
Quando mi capita di arrivare al limite stacco e sparisco nel nulla, ricarico le pile e ragiono sul fatto che sono soltanto parole, fanno male certo, ma sono solo parole, spesso di persone che non hanno alcuna idea di tutto il lavoro che c'è dietro, alla comunità nel caso di night & bhuz, nel mio nel cercare di migliorarmi giorno per giorno per saper affrontare problematiche e personalità con le quali devo e dovrò confrontarmi.
Con questo non voglio paragonare gli utenti di SPI agli utenti della comunità psichiatrica.
Sono però convinto che in tutti noi c'è un po' di follia, d'altronde gli utenti della comunità dove lavoro prima di trovarsi lì dentro erano liberi nella società e potrebbero tranquillamente arrivare su Steemit, niente di male, anzi, le considero persone normalissime che hanno problemi di salute, cerco di andarci d'accordo , cosa che spesso mi riesce, quando non ci riesco mi sforzo, però tutto ha un limite e prima o poi, volente o nolente, lo si raggiunge.
Ora mi sembra di aver capito che questo limite è stato da loro raggiunto, come dici saggiamente tu:
Caro @dexpartacus, più che un filo di follia, parlerei di una certa soggettività alla quale corrisponde il bisogno di sentirsi riconosciuti. Questo, di per se, è già un problema.
Poi se ci metti anche che alcune persone aprono bocca e gli danno fiato, senza ragionare, senza capacità di ragionare... E che ci sono persone egoiste che pensano solo ed esclusivamente (in maniera miope, tra l'altro) ai loro interessi immediati... E che ci sono persone maleducate, che insultano... E persone piene di se che pensano di avere ragione a prescindere e che non ti ascoltano... E che sul web è tutto così difficile...
Si, un bel problema...
Gestire una comunità è difficile. Ancor più difficile una comunità eterogenea come questa. E @bhuz e @thenightflier lo fanno bene. E con impegno: pensa alle ore che @thenightflier dedica a questo progetto: H 18, tutti i giorni, sabati, domeniche e festività incluse! Dalle 6 di mattina (ok, diciamo, operativo, dalle 7) fino a mezzanotte. Su tutti i canali Discord, coordinando curatori, asilo, voti, rispondendo singolarmente a tutti... Un mostro. Io (che non sarei minimamente capace di farlo) non lo farei per meno di 15.000 euro al mese! Encomiabile!!
Ma gestire una comunità implica anche delle responsabilità. E, tra queste, c'è anche quella di saper mantenere saldo il controllo dei nervi: un generale non si può permettere di lasciare il campo di battaglia perché alcuni soldati disertano o boicottano o tramano alle spalle. No, non può.
Dunque comprendo che, dopo un anno di lavoro durissimo e stancante, @bhuz e @thenightflier siano sfiancati. Forse dovevano trovare qualcuno che gli desse una mano, forse dovevano delegare, non so... Io non sono un generale.
Ma non condivido affatto che si lasci il campo così. E che non si diano spiegazioni.
Non c'è nessun ammutinamento in atto. Ci sono malumori (peraltro molto contenuti) e niente più. Non si butta il bambino con l'acqua sporca... E c'è un sacco di gente sana, onesta e che si è data da fare, che merita una spiegazione.
Penso che siano stanchi. E, forse, anche un po' sfiduciati. E che si sentano soli ad affrontare mille problemi e incompresi. Ma un vero capo resta saldo al comando. Non abbandona la nave. ...che, peraltro, non sta nemmeno affondando...
Sono propenso a pensare che abbiano solo bisogno di staccare un po' per recuperare lucidità e forze. E che torneranno tra noi più attivi e presenti che mai. Questo penso e questo mi auguro.
E sono certo che accoglieranno tutti il loro ritorno a braccia aperte. E non solo per i soldi. Questo penso.
Grazie del tuo intervento. ;)
Mi è venuto questo paragone perché molte dinamiche su ciò che è accaduto mi ricordano proprio il lavoro che faccio purtroppo, la
è uno dei problemi che hanno i ragazzi con cui ho a che fare, oltre a molti degli altri problemi che hai elencato...
Le spiegazioni le daranno a tempo debito penso, personalmente preferisco questo silenzio a frasi dettate dall'ira momentanea che potrebbero non chiare ed essere fraintese, diamogli il tempo di riflettere per spiegarci con calma cosa è veramente successo.
...mi auguro lo stesso!
Grazie a te per i tuoi spunti di riflessione! :)
"...personalmente preferisco questo silenzio a frasi dettate dall'ira momentanea..."
Yes. Me too. ;)
Ciao Marco, nel farti i complimenti per la tua abnegazione (monumentale), ammetto che sono saturo e non voglio dilungarmi molto.. intervengo solo perchè ho visto che hai fatto resteem di alcuni miei post e quindi è doveroso lasciarti almeno un commento.
Sarò breve: sono sostanzialmente sono in linea con i commenti di @sardrt e @voiceoff.
Un caro abbraccio, Carlo
Siamo almeno in quattro sulla stessa lunghezza d'onda, allora! ;)
Grazie Carlo. Un abbraccio a te.
Ottima idea e ottimo lavoro, Dob.
Grazia @pataxis.
In realtà, il lavoro di "elaborazione del progetto" era già stato fatto molto tempo fa. Ce ne sono i prodromi già nel documento strategico che elaborammo a monte del lancio di PostIT. L'idea già c'era...
E' il lavoro che è stato duro. Quello si. Selezionare manualmente tutti i post, dividerli, scansione e lavorare le foto, impaginare,... tutto da solo... Che culo!
Ma ho pensato che fosse importante fornire un esempio concreto di quello di cui andavo parlando da tempo...
I ragazzi, con le loro sensibilità e capacità, sapranno certamente rendere il tutto veloce, agevole, profittevole... ...se il progetto raccoglie consensi, adesioni e ...un gruppo di lavoro... ;)
Ciao Marco, i tag esistono proprio per raggruppare i post di un certo tipo. Con Steemit se si effettua la ricerca con ita-travel si troveranno tutti i post italiani al riguardo, quindi diciamo che un raggruppamento c'è già di default (PostIT serve a premiare i migliori di un giorno, e anche se quelli che non vengono scelti non vi compaiono con la ricerca del tag si trovano lo stesso).
Può essere una buona iniziativa per dare più visibilità e avere un contenitore di tutti i post di viaggio, al tempo stesso non vedo il collegamento con quello che è successo ieri (ita-travel si propone come witness? come altro?). Riguardo alla parte su PostIT io penso che sia migliorato tanto nel tempo, se c'è altro che si può fare perché no, ma cambiare la definizione di chi viene premiato non so quanto possa servire, diventa come smettere di usare la parola handicappato e usare diversamente abile, prima o poi anche quella avrà l'accezione negativa del caso e anche se è più smielata non cambia la sostanza.
Eccomi Charlie!
I tag esistono perché li immaginammo e selezionammo per tale scopo, ma per tale scopo non sono mai stati sfruttati (nel senso di messi a rendita). Sono fin qui serviti solo per migliorare gli strumenti di selezione e semplificare il duro lavoro dei curatori.
La mia (implicita) domanda è: ma si può pensare di far girare meglio i tag e fare in modo che raccolgano consensi, voti, commenti, in un campo più vasto di quello costituito dalla nostra comunità? E magari oltre i confini di Steemit? Secondo me si. Ma mi dovete aiutare voi, che siete più giovani e esperti, a capire attraverso quali strumenti tecnologici. Sui contenuti e il sistema di come coinvolgere investitori, invece, ho le idee piuttosto chiare... ;)
In merito al sistema premiale, ...nel post ci ho girato troppo intorno, non si capisce bene cosa intendo: è fuffa, è niente. ...in termini di obiettivo, intendo. Quando pure vincessi due volte a settimana 20 SBD, fanno 80 SBD al mese, ovvero 1000 SBD all'anno... Ma di che parliamo? Gli obiettivi di guadagno (loì è il vero premio!) hanno qualche zero in più!
Tu sei uno serio e, per quanto tu possa essere bravo e veloce, non ci metti meno di due ore a concepire un post, scriverlo, scegliere le foto, impaginarlo... Sette post a settimana = 14 ore. Ammesso che vinci (ah, questo termine!) due volte a settimana, ti porti a casa 40 SBD. ma diciamo anche 60. ...cioè lavori per circa 4 SBD l'ora. Ridicolo!
Tu, ci scommetto, sogni di metterti in tasca 50 SBD a post, e magari per 5 post a settimana! Allora si...
E, allora, bisogna trovare altre strade.
PostIT funziona, Funziona benissimo. Ma deve servire ad altri scopi.
Non chiediamo a PostIT quello che non ci può dare.
Infine: le parole non sono "niente"; hanno un peso. Usarle in modo appropriato aiuta a capire meglio la realtà. Quello che elargisce PostIT non bisogna chiamarlo "premio" non per nascondere una realtà (non lo chiamiamo premio, ma in realtà è un premio), ma perché non è un premio. :)
Grazie del tuo intervento. Sei un amico.
Sicuramente belle prospettive, ma per avere voti dell'entità che dici tu ci vogliono supporti molto pesanti, ne avevamo una parvenza con bhuz prima che decisse di ritirarsi (alcuni post mi arrivavano tranquillamente a 50-60 quando votava anche lui). Adesso le balene sono molto combattute e si spera che crescendo insieme e soprattutto sperando in un incremento di prezzo nei prossimi mesi/anni il valore salga anche grazie al lavoro di tutto e non solo perché si trovano appoggi esterni.
Ben venga tutto quello che aumenta le opportunita per gli scritti italiani, spero solo che frammentare troppo le iniziative non porti a tanti "piccoli" che alla fine diminuiscono i supporti degli altri.
Diciamo che, semplificando, occorre muoversi su due livelli.
Da un alto l'attività istituzionale, rivolta a consolidare e far crescere la nostra comunità. In quanto a questo SteemPostITalia ha fatto e potrà fare ancora molto bene. PostIT è uno strumento all'interno del quadro di attività rivolte a questo.
Dall'altro lato c'è un attività verso l'esterno. Che significa?
Significa che PostiIT non c'entra niente. Significa aprire altre pagine (ad esempio la pagina/profilo ita-travel), farcirla di contenuti provenienti da Steemit, arricchirla di contenuti che vengono da fuori, diventare interessanti per un investitore (ad esempio, che ne so, The North Face, e fargli investire dei soldi su un progetto articolato.
Nel 1997 preparai un progetto per l'Acqua Minerale San Benedetto, chiesi un appuntamento, andai a Verona, mi incontrai con l'Amministratore Delegato, glielo presentai e gli prospettai questo quadro: 2 miliardi e mezzo di lire di investimento nel triennio 1998-2000 a fronte di queste operazioni, a fronte delle quali si ipotizzano, credibilmente, questi ritorni in termini di immagine e di incremento di vendite. Lo analizzò, lo approvò e finanziò l'impresa.
Era un progetto sul territorio.
Oggi bisogna andare a proporre progetti sul web.
Tutto qua.
Altro che balene... Se le magnamo le balene! ;)
👍sono in sintonia totale.
ci sono alcuni settori in crescita, e quindi diverse potenziali aziende, che potrebbero ascoltare. Ne sono convinto
👍🏻
D'accordo su tutto 🙂👍
My love!
Il fatto di aver avuto un’idea simile (anche se molto meno specifica) alla tua mi emoziona!! 😄🎉
Ho appena finito di scrivere il post introduttivo dell’indice giornaliero di cui parlavo ieri... mi manca solo di creare il profilo...
Guardati nel post di lancio di ita-news che ho linkato nel post tutti i profili che sono già registrati. Magari ne trovi uno utile tra quelli... ;)
Troppo tardi 😝
Vuol dire che nascerà qualche bella collaborazione. ho già qualche idea... Daje!!
Tutta la mia stima per ciò che fai
Grazie @nicolini. TI ho visto imbronciato ieri, nella discussione in chat... Siamo un bel gruppo, ce la faremo. ;)
No e se ti è sembrato ti chiedo scusa , era solo dovuto al fatto che non avevo informazioni su come ci si doveva comportare per via di quanto accaduto e malgrado educatamente chiedevo numi non ricevevo risposta , tutto qui.
C'era un bel caos, ieri sera... SI, probabilmente ti ho male interpretato. Ho notato però che eri uno di quelli che si esprimeva educatamente e cercava di capire... Alla prossima. Daje!
Bella idea! Un tema che mi interessa!
Seguo la pagina e vedrò di tenermi aggiornato!
Leggiti il post di lancio di ita-news che ho linkato nel post. Ci sono tanti altri profili da attivare. Magari potresti trovare interessante uno di quelli ed iniziare a lavorarci... ;)
Mi interessa parecchio ita-leisure.. ma “le abbiamo messe al sicuro” significa che sono già dei profili Steemit?...perchè ho provato a cercarlo ma nulla...
Tra l'altro ti ringrazio della citazione nel post, scusa ma mi era sfuggito perchè il mio nick è con una esse in più del dovuto... ;)
Queste sono tutte le pagine che ho salvato. Ne avevo parlato nel post di lancio di ita-news...
Prima o poi bisognerà iniziare a fare le squadre (chi si occupa di cosa) e iniziare a lavorarci...
Ciao @marcodobrovich, grazie mille per il tempo che dedichi nel cercare soluzioni nuove per sopperire magari a problemi della piattaforma.Trovo la tua idea utile ed intelligente. Spero che riesca a crescere e che sia utile a più persone possibili! Seguirò il progetto cercando di sostenerlo nel mio piccolo.
Grazie ancora!
Grazie a te, sid!