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RE: EMIGRAZIONI RAVVICINATE DEL TERZO TIPO (part 2)

in #italia7 years ago

Ci spostiamo da sempre per motivi economici; questo ha poco a che fare, secondo me, con paesi che fanno rispettare più o meno i diritti dei lavoratori, ha più a che fare con paesi che riescono a crescere più o meno economicamente.
Ma tu sei in Italia o sei già andata all'estero?

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Esistono varie scuole anche sulla causa delle emigrazioni. Nel corso di demografia sociale e mobilità ne espongono oltre 5 e le suddividono per categoria (micro, macro, intermedie). Tra l'altro ogni scuola suggerisce, a causa dei suoi ingredienti, come incentivare o inibire il fenomeno. Tratto dai miei appunti:

Micro

  • Teoria neoclassica (1950): mercato dei salari macro, bilancio costo benefici micro. In questo caso l'individuo fa una specie di analisi dove calcola se conviene emigrare o meno, tramite un integrale che considera dati e probabilità. La trovo abbastanza meccanica.
    Qui per modificare gli effetti basta agire su: probabilità di trovare lavoro, il reddito nel paese d'origine o nel paese destinatario, cambiare i costi psicologici del trasferimento.
  • New economics of migration (1950): non più l'individuo fa l'analisi ma la famiglia, cercando di diversificare il portafoglio dei propri figli. Massimizza le capacità reddituali della famiglia, minimizza i rischi.

Macro

  • Teoria del doppio mercato del lavoro: il salario riflette anche il prestigio sociale; non si lavora solo per il reddito ma per lo status sociale.

Intermedie

  • Teoria del sistema globale, di origine sociologica: il modo di produzione capitalistico crea un legame fra uno stato-corporazione e un territorio. Ad esempio le multinazionali che vanno a produrre nei paesi in via di sviluppo.
  • Teoria delle reti: rapporti interpersonali che collegano migranti e non migranti, trascurano le leggi.
  • Teoria delle istituzioni (organizzazioni). SI rifà alle organizzazioni che permettono o non permettono la mobilità. In Italia ne abbiamo diverse.
  • Teoria della cumulazione delle cause: 6 cause e collegamento occupazione-etnia (ad esempio egiziano = pizzaiolo, indiano = mungitore nel mantovano, filippina = domestica, etc.)
  • Teoria dei sistemi migratori: 4 elementi.

Nella lezione a cui ho assistito mancava la teoria ecologica, che però hanno citato nello spiegare le migrazioni preistoriche.

Ok... ma io parlo dei fattori umani...tutte queste teorie sempre razionalizzanti restano, come se si parlasse di cose, come si fanno a valutare costi e benefici escludendo emozioni, relazioni, diversità.... il punto (il mio per lo meno) è proprio considerare la prospettiva da un ottica abbastanta diversa da quella di chi lo studia il fenomeno, ovvero l ottica di chi il fenomeno lo vive...
Poi ovviamente come ho sottolineato le mie sono riflessioni determinate da esperienze personali... forse non tanto generalizzabili, ma nonostante questo, probabilmente per molti saranno anche piuttosto rappresentative.

dei liberali quantificano tutto. Dal valore aggiunto dei servizi della natura al costo psicologico del lasciare la propria terra.

Dubito della validità della misurazione del costo psicologico, a meno che non sia fatta da un luminare, e lui stesso si terrebbe cauto nel dare dati su variabili di questo tipo. Non siamo macchine, ne numeri caro Gabriele, cmq ti invito a tal proposito a leggere qualcosa del libro
"doppia assenza. Dalle illusioni dell'emigrato alle sofferenze dell'immigrato" di
Abdelmalek Sayad

Io sono all'estero, ma preferirei stare nella mia terra natia se ci fossero i presupposti... ciò di cui parlo è proprio di quella porzione di italiani che in Italia soffrono di una mancata realizzazione, professionale ed economica e all'estero... pure.
Ma almeno hanno un lavoro e una maggiore stabilità economica. Di chi, come me (e ce ne sono parecchi) in italia non è messo nelle condizioni di lavorare dignitosamente, farsi un mutuo, crearsi una famiglia;
all'estero si perché con un lavoro "qualunque" se stabile e a tempo indeterminato puoi per esempio chiedere un mutuo, piuttosto che decidere di mettere su famiglia.
I primi e fondamentali articoli della costituzione italiana sono solo una presa in giro se a tanti non è data possibilità di scelta, o meglio la possibilità di scegliere c è ma rispetto a quali alternative?
Per lo meno in Sicilia la situazione dilagante, è che: o sei estremamente fortunato, o hai amicizie, o ti "accolli" condizioni assurde, o non lavori o parti... ovviamente eccetto alcune categorie professionali, che soffrono molto meno

Nel mio post precedente ho provato a descrivere le premesse di queste riflessioni:
https://steemit.com/italia/@aditili/emigrazioni-ravvicinate-del-terzo-tipo-part-1

Non parlo dei motivi economici, ma di quelli motivazionali e umani, delle opportunità di sperimentazione e crescita che una nazione offre ai suoi componenti (ovvero a se stessa)...

L'ho letto: è veramente un punto interessante quello che esponi, sulla crescita delle persone e della nazione che compongono.
Il mio commento di prima nasceva solo da una frase che mi aveva fatto riflettere.

Ps quale frase di preciso?
Ps2 l importante per me in fin dei conti è proprio che il mio post faccia riflettere...
Ps3 grazie mille per il tuo interesse, e se anzi hai altre osservazioni... rendiamo l argomento ancora più interessante! 😘

la mia rimane sempre una riflessione basata, non su uno studio scientifico o un campione rappresentativo, ma su osservazioni ed esperienze personali, mie e delle persone che ho incontrato "nel tempo e nello spazio" non ho considerato tutte le variabili in gioco, ma ho volutamente puntato il dito su una condizione di estrema incapacità e arretratezza unica nel suo genere (considerato che siamo una delle "potenze mondiali"...
Il G7 2017 si fece in Italia, a Taormina, nella regione in cui più della metà dei giovani sono emigrati (di tutti e 3 i tipi), e i giovani rimasti rientrano nelle condizioni precedentemente descritte.
Un paese in cui i dati statistici sulla crescita e il lavoro dei giovani come si puo notare dalle immagini del post precedente, sono completamente fuorvianti insieme a tante altri tipi di informazione... la situazione è molto più grave da quel che si vede da dentro... mi sono ritrovata a chiacchierare sia in Inghilterra che a malta con Serbi e Bulgari esattamente degli stessi problemi... mentre con inglesi e maltesi, increduli non riescono a credere che la realtà italiana si stia abbassando a tanto.

Per tutti quei diritti certi, ovvi e dati per scontati negli altri paesi europei e fino a qualche tempo fa anche nel nostro, ma che adesso sono calpestati, maltrattati e quando rispettati, rappresentano eccezioni per cui “doversi ritenere fortunato”.

Giustissimo! Ma infatti ho più volte sottolineato che parlavo della mia storia, delle mie esperienze, delle mie ossevazioni e riflessioni, senza pretesa esplicativa del fenomeno in sé... ma continuo a ripetere, che esse sono piuttosto rappresentative situazione al Sud italia in particolare in Sicilia dove l emigrazione (all estero o al nord Italia) è altissima: esempio ieri i miei ex compagni del liceo si sono riuniti, di 30 erano in 8 gli altri tutti fuori a lavorare.
In famiglia da me di 8 cugini solo due vivono a Palermo, di cui uno è probabilmente si trasferisca prima dell estate, e potrei continuare ancora e ancora... e nella maggior parte dei casi il problema comune è quello di cui parlo qui... ma sicuramente non è così in altre aree di italia.
Ma a prescindere. Questa è la mia storia io mi sentivo Andromeda, e mi ci sento tutt ora anche se da altri punti di vista 😅